ll 2021 per il motorspot si è concluso, il 2022 è alle porte. La 12h del Golfo del prossimo gennaio inaugurerà la prossima annata agonistica che tra poco più di un mese regalerà le prime emozioni con la Rolex 24 at Daytona dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship.

Il mondo delle ruote coperte si prepara per intraprendere una nuova era, una vera e propria rinascita con dei regolamenti studiati con cura per ascoltare le richieste dei costruttori, i veri protagonisti che spesso qualcuno dimentica.

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Una rinascita che ci fa sognare

La rinascita delle gare di durata ci fa semplicemente sognare. La possibilità di competere per le più importanti gare del mondo con la medesima auto è un aspetto oltremodo importante che ha riportato alcuni costruttori che si erano dedicati ad altro (Formula E in primis). Audi e Porsche sono i primi a rientrare in gioco con la LMDh, Ferrari si rimetterà in azione insieme a BMW ed agli americani (Cadillac/GM) che ovviamente non restano a guardare.

Acura, Peugeot, Toyota, Glickenhaus e dal 2024 Alpine sono altre case annunciate al via, mentre Lamborghini è attesa ad un annuncio ufficiale. LMDh ed Hypercar si sfideranno sulle piste di tutto il mondo con delle tecnologie completamente differenti.

Non conosciamo molti altri dettagli, i vari brand restano abbastanza nascosti. Nel frattempo rimangono parecchi dubbi sui francesi di Peugeot. Un'isolata voce locale ha rivelato che il progetto potrebbe non essere pronto per la 24h di Le Mans del 2022, un fatto che non è stato confermato dalla casa che recentemente ha effettuato la prima vera prova su strada. Non sono mancate le news con un ala posteriore che ha sorpreso tutti (un aspetto che non era visibile nella versione presentata a Monza in occasione della 6h del FIA WEC).

Attenzione anche ad altre possibili sorprese per la prossima annata. ByKolles e DragonSpeed sono attese nel 2022 in veste privata. Alpine cerca nel frattempo confermarsi in un Mondiale che si appresta ad un campionato oltremodo interessante. Il problema restano i consumi per i transalpini, contro Toyota non c'è partita in una prova superiore alle 6h a meno di problemi dei rivali.

Non solo Europa

Nel FIA World Endurance Championship c'è voglia di preparare al meglio il 2023, in North America tutti operano nella medesima direzione. Action Express, JDC-Mustang Sampling Racing, Shank Racing, Wayne Taylor Racing e Chip Ganassi Racing si apprestano a dare battaglia nell'attesa del ritorno di Penske che con Porsche gareggerà a partire dal 2023.

Qualcosa si sta muovendo anche negli USA con un campionato che vedrà al via la nuova interessantissima GTD PRO, realtà che di fatto appresta a rimpiazzare la storica GTLM che ha segnato un'era tra American Le Mans Series e l'attuale WTSC.

Il mondo si evolve e dopo il passaggio da GT1 a GT2 (GTE) è arrivato il salto in GT3, affidate solamente ai professionisti. La GTD PRO e la GTD tradizionale continuano a riscuotere interesse per le prove di durata ed in molti casi per l'intera annata. Ritroveremo con delle speciali deroghe le Corvette, riavremo a tempo pieno Rahal con le inedite M4 GT3, auto che per ora abbiamo visto solo in determinate occasioni tra NLS, 24h Series e l'ultima tappa europea del GT World Challenge.

LMP2 crescita per LMDh

In IMSA e nel WEC si sta avendo una crescita esponenziale per quanto riguarda la LMP2. Questa situazione, a dire il vero, riguarda principalmente il Mondiale in quanto in America questa categoria ha meno voce in capitolo.

Penske, AF Corse e Iron Lynk/Prema si stanno avvicinando al mondo dei prototipi con il chiaro intento di preparare il programma con Porsche e Ferrari, rispettivamente con LMDh ed Hypercar. WRT, invece, è attesa ad una conferma dopo aver dominato la scena in LMP2 chiudendo una stagione perfetta al debutto a tempo pieno nei prototipi.

Il FIA World Endurance Championship, l'European Le Mans Series e la 24h di Le Mans sono solo tre dei nuovi trofei che si sono inseriti nella bacheca della squadra belga che dal 2023 potrebbe diventare una delle formazioni di riferimento per Audi Sport tra IMSA ed Europa. Non sarà facile riprendersi per la compagine di Vincent Vosse che dovrà evitare quanto accaduto nel 2021 con United Autosports, squadra americana che nel 2020 aveva ottenuto il medesimo palmares di WRT.

Corvette GTE PRO nel 2022

Le novità non riguardano solo le LMDh/Hypercar, LMP2 o LMP3. Occhi puntati l'anno prossimo sulla presenza fissa di Corvette nel FIA World Endurance Championship in GTE PRO, categoria vinta nel 2021 da Ferrari dopo un controverso finale della stagione in Bahrain.

Il marchio americano, casa che ha vinto negli ultimi due anni la GTLM con la coppia Garcia/J. Taylor #3, si appresta al debutto a tempo pieno con la C8. R dopo un'occasionale apparizione nel 2021 durante la 6h di Spa-Francorchamps e la partecipazione alla 24h di Le Mans.

Potrebbero esserci quindi cinque auto per l'intero campionato ed almeno tre costruttori, una fase di transizione in vista del 2024 quando il WEC accoglierà le GT3. La lunga storia delle GTE sta per arrivare al termine della propria corsa, in America il capolinea è già giunto alla fine del 2021. Cambieranno però molte cose nel Mondiale ed a Le Mans. Ricordiamo infatti il piano, più o meno discutibile, di avere in griglia solo delle formazioni PRO-Am al posto degli ufficiali che al momento militano in GTE PRO.

2022: GT3 padrone del mondo

Abbiamo parlato di GT3, non possiamo riprendere un articolo della scorsa estate con una specifica domanda. Le GT3 conquisteranno il mondo? La risposta è ovviamente positiva nel bene o nel male ed i dati sono sotto gli occhi di tutti.

La Michelin Le Mans Cup (categoria ACO), il GT World Challenge (Europe/America/Asia/Australia), ADAC GT Masters, IMSA WeatherTech SportsCar Championship, British GT Championship, DTM, ACI GT ed International GT Open hanno in dotazione questo tipo di categoria che se proprio vogliamo possiamo allargare anche alla GT300 che milita regolarmente nel SuperGT.

Il WEC attende questi gioielli che sono senza dubbio la tipologia di auto da corsa più diffusa al mondo, un successo globale che è destinato a crescere. Le GT3 hanno conquistato il favore di tutti, ma era anche ipotizzabile. La scelta è la medesima del mondo del turismo (TCR), l'obiettivo è di correre ovunque con la medesima auto risparmiando notevolmente sui costi che sono sempre da tenere in considerazione.

DTM svetta in Germania e non solo

Si, il finale del Norisring non ha lasciato una buona immagine della serie, ma non possiamo non evidenziare l'evidente successo di una categoria che in caso contrario sarebbe morta. Gerhard Bergher ed i suoi uomini hanno vinto una scommessa cruciale ed ora nel 2022 sono attese delle importanti conferme.

Il brand DTM è ancora forte, l'identità è rimasta nonostante un significativo cambio d'auto che a molti ha fatto storcere il naso. Porsche arriverà il prossimo anno con SSR Performance, 20 auto a tempo pieno sullo schieramento non sono un'utopia, ma una certezza con ben quattro Lamborghini di GRT che si uniscono ad Audi, Mercedes, Ferrari e BMW (attesa di conferme che quasi certamente arriveranno).

La situazione è abbastanza chiara ed al momento non appare delle migliori per due categorie in particolare: ADAC GT Masters e GT World Challenge Sprint Cup. La prima ha perso nel giro di poche settimane SSR, KÜS Team 75 Bernhard e Grasser Racing, due squadre importanti che hanno deciso di cambiare rotta. La 'League of Super Sport Cars' perde per il momento dei nomi significativi che potrebbero farsi risentire all'interno di una categoria di primo profilo che nel 2021 ha premiato l'Audi con Feller/Mies (Land).

Il secondo è il GTWC Europe Sprint che a differenza dell'Endurance Cup soffre da una stagione. Attendiamo di scoprire cosa ci riserveranno i primi mesi del 2022 in termini d'annunci, ma qualcosa sta cambiando a favore di un DTM nuovo che ha riportato tanto spettacolo ed incertezza insieme alle note polemiche del championship decider.

Non si possono fare errori (BOP)

Il BOP non si può sbagliare, un aspetto determinante per il futuro della nuova era del motorsport. Tutto è da valutare e soprattutto nel FIA WEC ci sarà da stare attenti visti i problemi evidenti che ci sono stati in quel del Bahrain tra Ferrari e Porsche. 

Non sarà facile bilanciare LMDh ed Hypercar, un passaggio necessario per il futuro di una golden era che stiamo aspettando da anni. La storia può essere scritta, ma non si possono fare errori perché almeno per il WEC l'importante alternativa si chiama IMSA che non ha competizioni di minor prestigio rispetto al Mondiale. Parliamoci chiaro Le Mans è tutto, il resto in certi casi lascia a desiderare e l'impegno economico per tutte le prove non è da sottovalutare.

A proposito di Le Mans...

A proposito di Le Mans attenzione ai posti. La situazione è abbastanza complessa ed i tanti iscritti in LMP2 stanno mettendo in difficoltà gli organizzatori ed i team che vogliono militare a Le Mans senza correre l'intero WEC.

Gli inviti si stanno riducendo, un posto sul 'Circuit de la Sarthe' non è assolutamente scontato e l'Asian Le Mans Series 2022, ad esempio, concederà per la classe GT (GT3 in questo caso) un solo pass per la maratona francese 2022 e non 4 come dodici mesi fa.

Potrebbe sembrare banale, ma non è un caso se G-Drive Racing si impegnerà nel 2022 nell'intero WEC dopo aver perso il biglietto automatico per Le Mans in base ai risultati dell'European Le Mans Series. Lo stesso discorso vale per Corvette che 'rinuncia' ad una vettura a tempo pieno nell'IMSA per un secondo slot nel mitico impianto transalpino.

La situazione è destinata a 'peggiorare' nei prossimi anni e sarà sempre più importante gareggiare a tempo pieno in un WEC che già ora ha problemi di spazio con 34 posti massimi (in base alla pit lane del Fuji) e delle richieste che sono già superiori. Si cercano soluzioni, ma attenzione che nel 2023 non ci saranno più una manciata di auto nella classe regina, ma più di 15 unità.

2022: cambio piloti categorie dopo due anni, attenzione alla Gold Cup

In occasione della prossima stagione sono tantissimi i cambi di 'categoria' per i piloti che gareggiano nel mondo delle ruote coperte in seguito al 'blocco' dovuto all'emergenza sanitaria che tante polemiche ha creato (giustamente).

Sembra un fatto banale, ma essere un Gold o gareggiare da Silver è molto differente, cambia tutto nella composizione degli equipaggi che negli ultimi anni si sta dimostrando sempre più cruciale. Vedremo cosa porterà la nuova Gold Cup, inedita classe che sarà protagonista in primis nel Fanatec GT World Challenge Europe powered by AWS. SRO lancia una proposta oltremodo intelligente che potrebbe a breve essere presa in considerazione anche per altre serie per determinare la composizione delle tante line-up.

In ogni caso tra Gold, Platinum, Silver e Bronze tutto è pronto o quasi per un 2022 da non perdere. Il 2021 è stato un anno di transizione, il prossimo ci terrà incollati al televisore perché potremo vivere le prove generali di un motorsport che sarà tra poco più di 12 mesi entrerà in una nuova dimensione.

Luca Pellegrini