Terminano gli indugi ed i tempi di test, la SBK 2020 inizia da Phillip Island. Tante le incognite, soprattutto su un tracciato molto complicato per le gomme. Jonathan Rea ha immediatamente dimostrato che il giro secco non è un problema, ma le Yamaha sono in palla e Leon Haslam punta in alto con la nuova Honda del team HRC. Confermato il flag to flag per la Supersport.

FINALMENTE!

Ringraziando il mondiale EWC, che ci ha comunque concesso una gara (la 8H di Sepang) nel periodo invernale, finalmente la pausa del freddo sta allentando la sua morsa. La SBK ricomincia da Phillip Island per inaugurare questo 2020 tutto all'insegna delle incognite, che quest’anno sono veramente tante. Una sola certezza, Jonathan Rea è li ed è pronto a dimostrare che il sesto titolo consecutivo non è in dubbio.

NON SARÀ UN DUETTO

Questa volta però difficilmente vedremo un duetto composto da due piloti in lotta per il titolo. Alvaro Bautista, entrante in Honda HRC, sta avendo più di una difficoltà con la nuova CBR, viste soprattutto le prestazioni poco esaltanti dei test appena terminati. Al suo posto è subentrato uno Scott Redding che però non corre da due anni in Australia e che potrebbe avere qualche problema in più con il consumo degli pneumatici della sua Ducati Panigale V4R. Per i compagni di squadra, se Chaz Davies sembra ancora lontano dalla competitività che aveva con la V2, Leon Haslam sembra aver immediatamente trovato l’anima gemella nella nuova CBR, ed a Phillip Island “Pocket Rocket” è sempre andato forte.

YAMAHA DA TITOLO COSTRUTTORI

Della partita sarà sicuramente anche Yamaha, anche se non è ancora ben chiaro con quale pilota. Alla guida del plotone blu nei test si sono alternati Toprak Razgatlioglu (nel day-1) e Loris Baz (nel day-2), mentre Michael VD Mark è stato lasciato indietro dai compagni di marca. Ci vorrà tempo per Gerloff e Caricasulo per arrivare al livello degli altri alfieri della Yamaha, tutto al contrario di Kawasaki, che sembra giocare con una sola punta. Lowes si è reso autore di una brutta scivolata nei test, con moto distrutta, ma senza conseguenze per il pilota, mentre è andato abbastanza bene Sandro Cortese (perla di Lucio Pedercini).

SUPERSPORT: CONFERMATO IL FLAG TO FLAG

Nella 600 Supersport la situazione è molto diversa. C’è come al solito una Yamaha a comandare la lista dei tempi, ma la differenza dagli avversari è di più di mezzo secondo. La R6 è quella del team Evan Bros ed il pilota è Andrea Locatelli, mentre il primo sfidante risponde al nome di Randy Krummenacher in sella alla MV Agusta che prende dal pilota il numero 1. Gli “altri” non sono molto distanti, il best di Jules Cluzel è di soli 3 millesimi peggiore rispetto a quello del campione in carica, mentre Corentin Perolari segue con un’altra Yamaha a 2 decimi. In una griglia Iwata-centrica, la miglior Kawasaki è quella di Oettl, che fa molto meglio del favorito (sulla carta) Lucas Mahias. Per la Supersport, in Australia si aggiungerà l’incognita del flag to flag: Pirelli non vuole correre rischi ed imporrà una finestra di giri per il cambio delle gomme in pitlane. Federico Caricasulo ricorderà bene questa procedura...

 SBK 2020 PHILLIP ISLAND – ORARI IN TV

SKY Sport MotoGP HD

Sabato 29 febbraio

2:15-2:40 – Superpole SBK

2:55-3:20 – Superpole SSP

5:00 – Gara 1 SBK

Domenica 1 marzo

2:00 – Superpole Race

3:15 – Gara Supersport

5:00 Gara 2 SBK

TV8 (da confermare)

Sabato 29 febbraio

14:00 – Gara 1 SBK (differita)

Domenica 1 marzo

4:05 – Superpole Race (differita)

5:00 Gara 2 SBK (diretta)

Alex Dibisceglia