Romain Grosjean è ritornato alla guida di una monoposto da corsa nei test IndyCar privati presso il Barber Motorsports Park (Birmingham, Alabama). Per il ginevrino si tratta del ritorno in pista dopo il terribile incidente occorso in Bahrain nel terzultimo appuntamento della stagione 2020 di F1.

Primi passi negli USA

La nuova avventura di Grosjean nella Serie USA prende il via in un test sullo stesso tracciato che ospiterà il season opener del 18 aprile. Romain guiderà la vettura #51 per il Dale Coyne Racing, con Ed Jones come compagno di squadra. Per il pilota proveniente dalla F1 la stagione si limiterà ai tredici appuntamenti su tracciati stradali e cittadini, lasciando da parte, per una scelta "di famiglia", le gare sugli ovali.

Per il primo approccio con la nuova Serie, Romain ha potuto utilizzare il casco con la livrea speciale preparata per l'ultimo GP di F1 in carriera, sfortunatamente mai sfoggiata in pista sino a quel momento. Grosjean ha potuto assaggiare per la prima volta le vetture IndyCar, sicuramente più semplificate rispetto ad una F1, ma che richiedono un approccio ed un impegno fisico differente.

Le dichiarazioni

Dopo il test con la Dallara - Honda, il ginevrino ha dichiarato ad indycar.com: "È una macchina diversa, una posizione di guida diversa, ma, a parte questo, tutto sembrava fantastico e normale. Devo solo abituarmi a una macchina nuova. Mi ricorda i tempi del passaggio dalla Formula Renault alla F3 e GP2. L'aderenza meccanica della macchina è stata davvero buona. Il modo in cui lavora la squadra è davvero buono, è differente (rispetto alla F1, ndr), ma va bene. Il tentativo di adattarmi è andato abbastanza liscio."

In merito al test ha commentato: "Dopo il primo run i miei bicipiti hanno iniziato a farmi male e ho pensato: 'OK. Ora siamo in ballo.' Si 'sente' davvero la macchina. (...) Si possono effettivamente usare linee diverse, mentre in F1 devi stare aderente alla traiettoria ideale per come funziona l'aerodinamica. Ho fatto un errore questa mattina e sono andato in testacoda (alla curva 1, ndr). Sono rimasto bloccato nella ghiaia. Uscire di pista ha delle conseguenze e devi rimanere nei limiti, cosa che mi piace sempre."

Per quanto riguarda l'infortunio alla mano sinistra, Grosjean ha detto: "E' andata bene. Ho avuto un grande strappo nell'ultimo run della mattina ed è stato un po' doloroso. Me l'aspettavo. So che non si è completamente ripresa ed è sensibile."

Un approccio easy

In pista Grosjan ha potuto incrociare qualche protagonista della Serie, dato che i test privati prevedevano la seguente line-up:

  • AJ Foyt Racing: Sebastien Bourdais, Dalton Kellett
  • Dale Coyne Racing: Romain Grosjean, Ed Jones
  • Ed Carpenter Racing: Conor Daly, Rinus VeeKay
  • Rahal Letterman Racing: Graham Rahal, Takuma Sato
  • Team Penske: Scott McLaughlin, Josef Newgarden, Simon Pagenaud, Will Power

Romain è rimasto piuttosto colpito dall'atmosfera rilassata nel paddock IndyCar: "Quando sono arrivato ieri, sono rimasto piuttosto sorpreso di vedere che le macchine sono state sistemate qui e non ci sono garage chiusi o tende. Mi piace veramente. Nella corsia dei box stavo parlando con Sebastien Bourdais e si è aggiunto Takuma Sato, con cui abbiamo fatto una bella chiacchierata accanto alla sua monoposto. Si parla in pista, e ogni volta che togli il casco sembra che tutti siano amichevoli ed amino parlare e chiaccherare."

Risultati test

Debutto di Romain Grosjean in IndyCar a parte, i test privati al Barber Motorsports Park hanno visto svettare Rinus Veekay, davanti a Sebastien Bourdais e Graham Rahal.

Luca Colombo

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