F1 | GP Abu Dhabi, parlano i team principal. Zak Brown: "Non butteremo il titolo piloti"
A Woking è tempo di decisioni difficili: Zak Brown non esclude gli ordini di scuderia

Il weekend conclusivo del campionato F1 è ormai cominciato. Le monoposto sono scese in pista per le FP1 e le FP2, dandoci un quadro iniziale di come potrebbe svolgersi domenica il Gran Premio di Abu Dhabi. È arrivato quindi il momento di fare sul serio, per tutti quanti. I calcoli ora non sono più un optional, ma una necessità per capire come gestire la corsa e un mondiale intero.
Zak Brown: "Non butteremo il titolo piloti"
La tensione che si respira ad Abu Dhabi rende immediatamente chiaro cosa sia in gioco: l’ultimo atto di un mondiale, che vede Lando Norris, Oscar Piastri e Max Verstappen racchiusi in una manciata di punti. In questo clima, Zak Brown ha scelto di non nascondersi. Il CEO McLaren ha dichiarato apertamente che la squadra è pronta a utilizzare ordini di scuderia se dovessero rivelarsi necessari per conquistare il titolo piloti. Una posizione netta, che conferma quanto alta sia la posta in palio e quanto a Woking non si voglia lasciare nulla al caso.

Zak Brown ha spiegato che l’approccio al weekend sarà “fair” per entrambi i piloti. Nessun pregiudizio a favore di uno dei due finché la gara non prenderà una piega precisa. Ma il concetto chiave è un altro: McLaren non si preclude alcuno strumento strategico.
Finché entrambi saranno matematicamente in lotta, avranno piena libertà di correre. Ma se nel corso del weekend dovesse emergere chiaramente che uno dei due è in una posizione migliore per puntare al titolo, prevarrà il buon senso: l’obiettivo è massimizzare le chance della squadra nel mondiale piloti. Non butteremo il titolo piloti per un sesto o settimo posto o per un quarto e quinto. Tutte le decisioni vengono condivise in anticipo con i piloti, così da avere un quadro chiaro del piano gara.
Dietro questa scelta c’è un ragionamento semplice: McLaren non può permettere che una gestione poco accorta all’interno del box possa compromettere l’opportunità più concreta degli ultimi quindici anni.
Norris: “A situazione invertita farei passare Piastri”
La dichiarazione tuttavia apre scenari delicati. Norris e Piastri hanno ripetuto più volte che nulla è stato discusso in modo ufficiale, ma entrambi sanno bene che la situazione potrebbe chiedere decisioni rapide e non piacevoli. Norris, leader del mondiale, non ha mai preteso pubblicamente un trattamento preferenziale, ma è consapevole che una chiamata strategica potrebbe decidere una carriera.
Non ne abbiamo parlato. Non credo che glielo chiederei nemmeno, non penso sia una richiesta giusta. Se finisse così e Max diventasse campione, allora complimenti a lui. Io a ruoli invertiti lo farei passare, perché io sono fatto così, ma non pretendo che Oscar faccia lo stesso.

Piastri, in piena lotta iridata, rischia di trovarsi nella scomoda posizione di dover cedere una posizione proprio nel momento in cui la competitività della McLaren gli avrebbe dato la chance di giocarsela fino in fondo.
Brown, in ogni caso, ha ribadito che McLaren non sta facendo alcuna “retromarcia” rispetto alle proprie politiche: non è un cambio di filosofia, ma un’applicazione pragmatica a un contesto estremamente specifico.
Cerchiamo di lavorare come abbiamo fatto nel resto della stagione e di non pensare troppo al risultato finale. Sono fiducioso che se verrà chiesto a Oscar di lasciar strada a Lando, lo farà. I nostri piloti hanno sempre aderito ai desideri del team, così come noi lo abbiamo fatto con loro. Non ho dubbi che anche qui entrambi i piloti continueranno a correre in modo brillante, nel pieno interesse del team.
Abu Dhabi: la gara decisiva
Il weekend di Yas Marina diventa quindi un esame di maturità per il team papaya. McLaren ha costruito una delle sue annate più solide dell’ultimo decennio, ora però serve l’ultima mossa, quella più difficile: convertire la pressione in lucidità.
L’obiettivo è cristallino. Se ci sarà un’opportunità per blindare il titolo, McLaren non la sprecherà.
Questo finale di stagione è come una partita decisiva: ci godiamo il momento. Gareggeremo puliti, con intelligenza, e sarà una battaglia sana fino alla fine
Non sarà un percorso semplice, né indolore. Ma per Zak Brown la questione è semplice: i titoli si vincono quando si ha il coraggio di prendersi la responsabilità delle proprie decisioni.
Simone Cigna