MotoGP | Rumors VR46-Aprilia: matrimonio strategico o azzardo?
Le voci su un possibile addio del team di Valentino Rossi a Borgo Panigale dal 2027 aprono nuovi scenari nel mercato piloti e negli equilibri della MotoGP

A poche settimane dalle conclusione del Mondiale MotoGP 2025, nel paddock della classe reginale voci non sono mai…andate in vacanza. Alcune nascono timidamente, altre si rafforzano fino a diventare insistenti, anticipando cambiamenti imminenti. Tra di esse, secondo un’indiscrezione lanciata da Misterhelmet Magazine, ci sarebbe il possibile passaggio del team Pertamina Enduro VR46 al fianco di Aprilia a partire del 2027: uno scenario senza dubbio affascinante e che appare tutt'altro che irrealizzabile.
VR46 alla corte di Aprilia. E Ducati?
Finora il rapporto tra VR46 e Ducati é stato visto come la scelta più logica e produttiva: una moto dominante, una struttura tecnica solida e una storia di successi che hanno reso Borgo Panigale il riferimento della MotoGP moderna. Il salto da team emergente a consolidato è avvenuto in un contesto favorevole, con pacchetti tecnici capaci di garantire crescita costante e performance di tutto rispetto. Tuttavia, questo sistema ha generato divari interni. Con due Ducati ufficiali e sei moto sparse nei tre team satellite, l’attenzione alle prestazioni e ai risultati ha finito per essere distribuita in maniera non del tutto omogenea. Il team Pertamina Enduro VR46 Racing Team ha spesso dovuto ricoprire un ruolo secondario rispetto al team Gresini ed ai fratelli Màrquez, ed in particolar modo in questa stagione che li ha visti terminare al primo ed al secondo posto in classifica. Guardando al 2027, anno della rivoluzione tecnica, il cambiamento rischia di diventare un limite strategico: Ducati potrebbe ridurre il numero di team satellite e concentrare le risorse disponibili. In questo scenario, per il team giallo-fluo l’idea del cambiamento, seppur rischiosa, potrebbe offrire maggior spazio di crescita e libertà strategica, e dunque anche un rilancio delle sue ambizioni.

Bagnaia tra Ducati e Aprilia: rischio o opportunità?
Indirettamente, si trova ad un bivio anche Pecco Bagnaia. In una stagione da incubo e con una prospettiva incerta nella prossima, il torinese sta ovviamente valutando varie opportunità. Un'eventuale mossa del due-volte iridato nella classe regina avrebbe un peso enorme a livello sportivo, mediatico e simbolico: se dovesse sposare il progetto di Rossi, tornerebbe alla proprie origini ma lasciando una realtà che lo ha visto conquistare due mondiali. Abbandonare Ducati sarebbe una scelta per lui dettata dal desiderio di intraprendere una nuova sfida e tornare ad essere protagonista nella classe regina. Dall’altra parte, restare a Borgo Panigale rappresenterebbe la garanzia di avere una moto competitiva ed una struttura collaudata, elemento che oggi gli altri team non posso offrire con certezza. Il tutto dovendo però fare i conti con una presenza a dir poco “scomoda” come quella di Marc Marquez, diventato in breve tempo il punto di riferimento a livello prestazionale del team ufficiale.
Il 2027 promette inoltre di portare instabilità anche nel mercato piloti; molti contratti scadranno a fine 2026 e questo creerà una piccola rivoluzione. Nomi come Quartararo, che sembrerebbe essere pronto a lasciare Yamaha, o Martin (incerto fin da subito sul progetto Aprilia) e Acosta, anche lui alla ricerca di nuove opportunità, potrebbero essere protagonisti in un vortice di opportunità e cambiamenti. Ducati potrebbe perfezionare la stagione della rivoluzione tecnica, quella del 2027, puntando sul monopolio Màrquez, mentre Aprilia avrebbe l’occasione di rafforzare la propria centralità tecnica e mediatica con l’ingresso di VR46, capitalizzando dati, reputazione e visibilità, costruendo un progetto più autonomo e meno vincolato dalle gerarchie dei team ufficiali.
Aprilia come polo del “Made in Italy”
Per Aprilia, avere il team VR46 tra le proprie fila significherebbe arricchirsi di un importante potenziamento a livello tecnico e sportivo. Non sarebbe solo una questione di moto in più sulla griglia con il nome Aprilia: ma il benefit sarebbe in termini di esperienza, visibilità, reputazione e ingaggi.
Se le voci dovessero trovare conferma nei prossimi mesi, il passaggio in Aprilia garantirebbe al team VR46 ottime prospettive, mentre la Casa di Noale potrebbe trarre vantaggio anche dalla risonanza mediatica garantita con l’arrivo della squadra di Tavullia. VR46 non sarebbe più solo un team che "cambia sponda”, ma diventerebbe protagonista di una rivoluzione vera e propria, con la possibilità di ridefinire le gerarchie della griglia e aprire una nuova pagina nella storia recente della classe regina.
Greta Carrara