F1 | GP Las Vegas: venerdì tra alti e bassi per i contendenti al titolo
Non il miglior inizio di weekend per Verstappen e le McLaren

Che il GP di Las Vegas potesse essere poco favorevole alla McLaren si sapeva già dalla vigilia; che anche la Red Bull di Max Verstappen non sia al top suona già però un po' più strano viste le caratteristiche della pista. Per quel poco che è emerso dalle due sessioni di prove del giovedì americano, sembra che ci sia ancora molta incertezza sui valori di forza tra i tre piloti al vertice del mondiale.
McLaren, occhio alle gomme
È vero, Lando Norris ha concluso al comando la seconda sessione di prove libere, con 29 millesimi di vantaggio sulla Mercedes di Antonelli: ma è anche vero che il leader del mondiale è stato uno dei pochi che è riuscito ad effettuare un tempo valido con le gomme morbide, prima che la sessione venisse interrotta per un problema ad un tombino. Ha la stessa valenza la quattordicesima posizione di Piastri, che appunto manca di una simulazione di qualifica.
Più indicativa forse la FP1, seppur disputata su una pista molto sporca: le basse temperature del circuito di Las Vegas hanno infatti causato un graining preoccupante sulle vetture di Woking, che hanno terminato la sessione in sesta e in ottava posizione. La MCL35 è solitamente una macchina che si esalta in condizione di caldo estremo grazie ad un'ottima gestione degli pneumatici: non sorprende quindi che su quella che si prospetta essere la gara più fredda dell'anno, sia Norris che Piastri potranno cadere in una debalce.
Verstappen, lotta con Ferrari e Mercedes
D'altro canto, non sembra che neanche a Verstappen le cose vadano benissimo, seppur comunque meglio di quanto visto in McLaren. L'olandese ha chiuso quarto nella prima sessione, mentre nelle FP2 non ha effettuato neanche lui un giro cronometrato con le Soft. Le carte per giocarsela ci sono, la Red Bull è andata molto bene su piste simili come Monza e Baku, e per Verstappen quella di Las Vegas rappresenta l'ultima chiamata prima di essere escluso matematicamente dalla lotta al titolo.
Tuttavia, non sembra esserci una grande supremazia nei confronti degli avversari: il #1 dovrà infatti lottare su una buona Ferrari (Leclerc ha chiuso al comando nelle FP1, sebbene abbia avuto problemi al cambio nelle FP2) e con una Mercedes che in condizioni di freddo si è sempre ben comportata. Una situazione che potrebbe essere ideale per Norris, a cui a questo punto basterebbe che sia Verstappen che Piastri non vadano troppo bene per portare a compimento la sua corsa al mondiale.
Giornata indecifrabile
Resta quindi molto difficile tirare delle somme dopo questa prima giornata a Las Vegas. La sensazione è che possa esserci molta incertezza viste le condizioni particolari della pista, e che probabilmente inizieremo ad avere un quadro chiaro della situazione solo al termine delle qualifiche. Ferrari e Mercedes potrebbero essere pronte ad inserirsi nella lotta, ma non è da escludere neanche il coinvolgimento di situazioni anomale, come il meteo o i tombini, che ancora una volta hanno causato problemi, sebbene, a differenza del 2023, nessuna macchina stavolta sia stata danneggiata. In questo mondiale che sembra non voler giungere a conclusione, tocca attendere ancora un altro giorno prima di scoprire chi riuscirà ad emergere tra i tre contendenti.
Alfredo Cirelli