Le classifiche dicono che il fanalino di coda della stagione F1 del 2020, così come avvenuto nel 2019, è la Williams: come vedremo nelle pagelle, la stagione della scuderia di Grove è stata difficilissima e, tutto sommato, di migliore qualità rispetto allo scorso anno.

Team: voto 5

Ci vuole un bel coraggio a dire che il 2020 della Williams mostri dei caratteri di qualità migliori rispetto al 2019. Lo scorso anno, infatti, le classifiche dicevano ultimo posto con un punto, mentre questa stagione la posizione rimane la stessa e lo score dice zero.

Il 2020 non è stato per niente facile in quel di Grove, con gli effetti finanziari del Covid-19 amplificati dalla repentina decisione del title-sponsor Rokit di abbandonare la scuderia. Alla luce di tutto questo (e di quanto visto negli ultimi anni), l'uscita di scena della famiglia Williams (di cui si segnala il ricovero in ospedale per Sir Frank verso la fine dell'anno) dall'organigramma assume i contorni di un passaggio obbligato per tenere il team in linea di galleggiamento.

Tecnicamente parlando, la monoposto di quest'anno è decisamente meglio del precedente modello, pur mantenendo inalterate alcune caratteristiche concettuali. Lo zero in classifica Costruttori viene giustificato dalle poche "giornate imprevedibili" del 2020 sullo stile GP Germania del 2019. In Williams, però, montano una PU Mercedes e questo basta per metterli nel gruppo delle insufficienze.

George Russell: voto 6,5

Per il secondo anno consecutivo, ci troviamo a tessere le lodi di un ragazzo che ha delle ottime potenzialità, limitate dal mezzo che guida. Il valore aggiunto durante le classifiche non può essere trascurato, ma in gara tende a perdersi. L'errore dietro la safety-car ad Imola fa crollare inevitabilmente la valutazione, ma ci può stare, considerando la monoposto che guida. Ad un certo punto la sua presenza per il 2021 è stata messa in discussione, ma la F1 non si può privare del suo talento: il terzo anno, però, diventerà cruciale per la sua carriera futura.

Nicholas Latifi: voto 6

Il canadese, al suo primo anno nella massima Formula, non da modo di criticare il proprio operato. La linearità rappresenta il suo punto di forza e, se proprio dobbiamo muovere una critica, forse il rimane fin troppo su una "linea media". Sappiamo tutti che il simpatico Nicholas non sia ai livelli di Russell, ma in fondo fa onestamente e diligentemente il proprio dovere, guadagnandosi una sufficienza piena.

Jack Aitken: S/V

Aitken guadagna il volante della Williams in occasione del GP di Sakhir, come sostituto di Russell. Sale su una monoposto non certo velocissima e naviga costantemente nelle retrovie fino al momento del ritiro. Nulla da aggiungere sul lavoro svolto, ma il contesto nel quale si inserisce non ci fornisce abbastanza dati su cui elaborare una valutazione.

Luca Colombo

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