A causa della separazione tra Maverick Vinales e Yamaha la girandola del mercato MotoGP è entrata nel vivo con lo spagnolo pronto a salire subito sulla Aprilia. Maverick libero dal contratto con Yamaha proverà nei prossimi giorni a Misano l'Aprilia RS-GP. Nel caso di buone sensazioni nei test Vinales potrebbe tornare in gara con la moto di Noale nel finale di stagione. Il terremoto in Yamaha riapre quindi le porte della MotoGP ad Andrea Dovizioso che potrebbe subentrare a Franco Morbidelli nel team Petronas SRT.

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LA ROTTURA VINALES-YAMAHA

Un Agosto rovente quello della MotoGP ma questa volta non parliamo delle temperature in pista. In realtà le frizioni tra Yamaha e Maverick Vinales partono già da questa primavera. La squadra giapponese ed il pilota spagnolo avevano trovato un gentlemen agreement per terminare la collaborazione al termine della stagione invece che a fine 2022. Tutto sembrava destinato a finire senza frizioni con Vinales destinato a lasciare Yamaha dopo Valencia.

Il martedì dopo il GP di Stiria però è arrivato il comunicato del Vinales Racing Team (squadra gestita dal padre di Vinales che corre nel WorldSSP, ndr) che comunicava la separazione dalla collaborazione tecnica con Yamaha Racing. Solo 24 ore più tardi è arrivato il comunicato di Yamaha per il secondo GP al Red Bull Ring che sospendeva Vinales accusandolo di aver volontariamente danneggiato la moto mettendo in pericolo lui ed i colleghi. La frattura a questo punto era totale e non sono bastate le scuse, che sono parse più di facciata che reali, di Vinales.

Lo scorso venerdì infine la storia tra Yamaha e Maverick Vinales è finita con la separazione immediata tra le parti. Nel passato recente in MotoGP una separazione a stagione in corso era già avvenuta con Johann Zarco che lasciò KTM a metà stagione nel 2019 tornando nel finale di stagione come sostituto nel team LCR Honda e poi in pianta stabile da inizio 2020 nel team Ducati Pramac.

APRILIA: ARRIVA VINALES E UN NUOVO MOTORE

Il giorno dopo Ferragosto, il lunedì successivo al GP d'Austria del RedBull Ring, è arrivato l'annuncio del matrimonio con Aprilia per la stagione 2022. Le cose da allora sono cambiate come abbiamo visto, Vinales ha rotto definitivamente con Yamaha arrivando alla rescissione del contratto. Questo consentirà a Maverick Vinales di provare subito la RS-GP. Il primo test potrebbe arrivare già prima della fine di agosto o al più tardi nei test IRTA di inizio settembre a Misano Adriatico. Per Vinales in caso di risultati positivi nei test potrebbe tornare in pista con i colleghi per le ultime gare della stagione. Aprilia avendo ancora tutte le concessioni ha la possibilità di far disputere sei wildcard ai propri collaudatori. In questo modo Vinales potrebbe tornare in gara da metà settembre a Misano fino all'ultima gara della stagione di Valencia.

Vinales non sarà l'unica novità che Aprilia porterà in pista nei prossimi giorni ma arriverà anche un nuovo motore più potente e, sperano a Noale, più affidabile dell'attuale unità montata sulle Aprilia RS-GP. La moto veneta negli ultimi anni, dall'arrivo di Romano Albesiano in poi, è crescita sensibilmente fino a sfiorare il roccambolesco podio nella gara austriaca. Buone notizie quindi anche per Aleix Espargarò che ritroverà come compagno Maverick Vinales e una RS-GP ancora più competitiva.

YAMAHA È EMERGENZA PILOTI

La rescissione di Maverick Vinales a stagione in corso, l’infortunio di Franco Morbidelli e l’addio di Valentino Rossi a fine stagione aprono una crisi piloti in Yamaha. La casa giapponese ha tamponato l’infortunio di Franco mettendo Cal Crutchlow sulla moto di Petronas ma la rescissione di Vinales libera una nuova sella. La casa dei tre diapason a Silverstone porterà quindi Cal nel team ufficiale lasciando Petronas SRT in difficoltà. La scelta del team malese è stata quella di promuovere Jack Dixon in MotoGP per il round inglese. Per l’inglese è un ritorno alle 1000, che aveva già guidato ai tempi del BSB. Da Aragon dovrebbe tornare a disposizione Franco Morbidelli.

Il “Morbido” però potrebbe, il condizionale al momento è d’obbligo, essere dirottato a tappare la sella del team ufficiale qualora Cal che aveva scelto il ruolo di collaudatore per stare più tempo con la famiglia decida di non continuare fino a fine stagione. Questo ricreerebbe l’emergenza pilota in Petronas SRT con Dixon che qualora non garantisse le prestazioni necessarie potrebbe tornare in Moto2. Alla finestra ecco dunque un volto noto del motomondiale che in questa stagione è rimasto senza sella: Andrea Dovizioso.

DOVIZIOSO SI PROPONE A YAMAHA

Ad aggiungersi alla lista degli interessati alla sella del team Yamaha Petronas SRT ecco spuntare Andrea Dovizioso. Il pilota di Forlì che in questo 2021 è tornato in pista grazie ad Aprilia con qualche giornata di test, ha declinato la proposta di Aprilia di sostituire Lorenzo Savadori nel GP d’Austria. È lo stesso Espargaro si è detto dispiaciuto che il Dovi non abbia voluto correre sostituendo Savadori. Anzi, le sue parole sembravano tutt’altro che amichevoli: “Dice di sentirsi un pilota, pensavo di vederlo qui”. Queste le parole di Aleix prima del GP d’Austria che suonano come una frattura tra Aprilia e l’italiano.

Andrea Dovizioso ed il suo manager Simone Battistella non hanno perso tempo e mentre rifiutavano la sella della RS-GP parlavano con i vertici del team SRT per sostituire Franco Morbidelli in procinto di passare nel team ufficiale come sostituto di Maverick Vinales. Per il Dovi ci sarebbe la possibilità quindi di terminare la stagione MotoGP sulla Yamaha Petronas SRT e prenotare un posto per la stagione 2022.

LE SCELTE PER IL FUTURO DI YAMAHA

Sistemato il 2021 per Yamaha si apre il capitolo dolente 2022. Ad oggi l’unica certezza è Fabio Quartararo. Il francese leader del mondiale e lanciato verso la conquista del suo primo titolo iridato. La VR46 sta lavorando per definire i dettagli del passaggio di Franco Morbidelli nel team Factory al fianco di Fabio Quartararo. Il team SRT che nella prossima stagione perderà lo sponsor Petronas e che disporrà di due M1 Spec-B è quindi alla ricerca di due piloti per sostituire i due italiani.

Una sella sembra ormai destinata a Darryn Binder dopo il test di Brno con una Yamaha R1 preparata da YART. Il pilota sudafricano potrebbe come Jack Miller passare direttamente dalla Moto3 alla MotoGP. Mentre la seconda come detto è contesa da Andrea Dovizioso e Iker Lecuona silurato da KTM ma che potrebbe trovare nel team Petronas un team dove proseguire la sua carriera in MotoGP. Si è parlato anche di Danilo Petrucci per quella sella ma il destino del ternano è più probabile che sia nel WorldSBK. Altro pilota in lizza è appunto Jack Dixon che se dovesse ben figurare a Silverstone meritandosi la conferma fino a fine stagione ha buone possibilità di rimanere in MotoGP.

Insomma la situazione in Yamaha è tutto tranne che definita ed a oggi sono più i dubbi che le certezze. Certezze che si  moltiplicano pensando all’addio dello sponsor petrolifero e che le moto a disposizione del team SRT saranno due Spec-B. Quello che è certo è che qualche pilota rimarrà scottato e sarà costretto a ripiegare su altre categorie.

SAVADORI FUTURO IN WORLDSBK?

A farne le spese in questa girandola è il nostro Lorenzo Savadori che terminerà così la sua prima ed unica stagione in MotoGP. Una stagione non fortunata per il campione italiano SBK in carica che ha iniziato la stagione con un infortunio alla spalla e che nel GP di Stiria ha rimediato anche la frattura del malleolo mediale. Sava è stato operato con successo a Parma dal Prof. Enrico Vaienti, alla presenza del Dott. Simone Zasa direttore della Clinica Mobile. Lorenzo dovrebbe ritornare in pista già a Silverstone il prossimo weekend, per lui però la prima stagione in MotoGP sarà quasi sicuramente anche l'ultima. Già nella pausa estiva è stato protagonista di un test ad Aragon con una Aprilia RSV4 in configurazione WorldSBK. Che Aprilia voglia tornare anche nel mondiale delle derivate di serie non è un segreto.

Dopo che BMW si è opposta alla possibilità di far correre la moto veneta con il motore 1100cc a Noale non si sono persi d'animo e stando alle nostre fonti si è rimessa a lavoro sul V4 da 1000cc che non sarà di derivazione MotoGP. La RS-GP è infatti passata dal V di 72° al motore a V di 90° ad inizio della scorsa stagione (stessa configurazione di Ducati e Honda, ndr). Più probabile che la base sia il V4 di 65° uscito di listino nel 2020 con diverse novità, quelle si ereditate dalle ultime evoluzioni della RS-GP oltre che ovviamente all’omologazione Euro5. Questo motore pare stesse girando già prima dell'estate sul banco prova. E' possibile che il test di Sava fosse un test generale per la nuova RSV4 1000 che potrebbe debuttare ad EICMA a novembre.

Mathias Cantarini