Se nella top class del Motomondiale c’è fermento per la promozione di Quartararo ed il rinnovo di Viñales, dare Valentino Rossi come in ritiro dalla MotoGP alla fine del 2020 è prematuro. I comunicati congiunti di Lin Jarvis e del Dottore danno ad intendere che ci sarà una M1 ufficiale nel team Petronas per lui nel 2021, magari affiancato dal fratello Luca Marini

MI CHIAMO ROSSI, VALENTINO ROSSI

Apriti cielo, il rinnovo di Maverick Viñales di inizio settimana e la firma di Fabio Quarataro per il biennio 21/22 come pilota ufficiale Yamaha hanno aperto una girandola di speculazioni che ha immediatamente avuto bisogno di essere indirizzata verso una notizia che il popolo motociclistico non ama. Sono anni che si parla del ritiro dal circus della MotoGP di Valentino Rossi, ma questo ritiro tarda ad arrivare. Che il 2020 sia l’anno giusto per smettere?

È PRESTO PER DARLO RITIRATO

Ebbene l’indirizzo di questa giostra di rumors lo ha dato prima Lin Jarvis e poi Valentino Rossi, in un comunicato congiunto che andiamo ad analizzare con calma. Iniziando dal Project Leader della Yamaha MotoGP, Jarvis ha dichiarato:  “Com’è ben noto Valentino ha espresso la decisione di valutare la sua competitività nel 2020 prima di prendere qualsiasi scelta per il suo futuro. Noi rispettiamo questa idea e l’abbiamo accettata. Abbiamo totale fiducia nelle sue capacità e lo sosterremo al meglio nel prossimo campionato. Ma, allo stesso tempo, dovendo pianificare il nostro futuro, abbiamo dovuto prendere delle decisioni, dando spazio ai nostri giovani talenti. Senza dubbio è una strana sensazione iniziare una nuova annata sapendo che Vale non sarà più con noi nel 2021, ma noi ci saremo ancora per lui, qualunque cosa deciderà. Se vorrà continuare a correre gli forniremo una M1 ufficiale e il migliore supporto tecnico. Se, invece, preferirà ritirarsi, espanderemo la nostra collaborazione con la VR46 Academy con lui”.

ROSSI ASPETTA SEI MESI

Per quanto riguarda il Dottore, Valentino ha espresso così il suo pensiero: "Per motivi dettati dal mercato piloti, la Yamaha mi ha chiesto di prendere una decisione in merito al mio futuro. Coerentemente con quello che ho detto durante l'ultima stagione, ho confermato loro che non volevo affrettare alcuna decisione e che avevo bisogno di più tempo. Yamaha ha agito di conseguenza ed ha concluso le altre trattative che aveva in corso. È chiaro che dopo gli ultimi cambiamenti tecnici e con l'arrivo del nuovo capo tecnico, il mio primo obiettivo è essere competitivo quest'anno e continuare la mia carriera in MotoGP anche nel 2021. Prima di farlo, devo trovare le risposte che solo la pista e le prime gare possono darmi".

LA CHIAVE È ALLA FINE

"Sono contento che, se dovessi decidere di continuare, la Yamaha è pronta a supportarmi sotto ogni aspetto, dandomi una moto ed un contratto factory. Nei primi test farò del mio meglio per fare un buon lavoro insieme al mio team e farmi trovare pronto per l'inizio della stagione". Valentino Rossi ha chiosato così su un suo eventuale ritiro dalla MotoGP, ma queste parole lasciano spazio a svariati scenari. Con il supporto di Yamaha, avere un ultimo anno nel team Petronas con una moto ufficiale permetterebbe a VR46 di correre senza pensieri o sviluppo. In più, sarebbe un ottimo gancio alla Marc Marquez per aiutare il passaggio del fratello Luca Marini alla MotoGP, con un coach direttamente su pista. Non male come prospettiva.

Alex Dibisceglia