Stefano Domenicali, CEO della Formula 1, ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport di quello che secondo lui è il futuro della classe regina.

POWER UNIT IBRIDE

Per il manager originario di Imola, la linea da seguire è quella dell'ibrido, che andrà a braccetto con la ricerca di nuovi carburanti all'insegna dell'ecosostenibilità e del carbon free. Guardando ai vari team, Domenicali ha definito Red Bull come una garanzia che da tanti anni è legata alla categoria e che, grazie al congelamento delle power unit, si occuperà anche dello sviluppo del propulsore dopo l'addio di Honda.

La scelta dell'azienda austriaca, che in F1 ha ben due team, secondo il manager può essere un incentivo per team privati che in qualche modo vorranno avvicinarsi alla categoria, consentendo di sopravvivere per più di due stagioni.

PILOTI E BUDGET CUP

Segue dunque uno sguardo ai piloti, sempre più giovani, grazie ai quali l'interesse verso la categoria è crescente. Questi piloti hanno permesso alla Formula 1 di studiare strategie di comunicazione diverse, in modo da attirare l'attenzione anche di un pubblico più giovane che si affaccia per la prima volta alle corse automobilistiche.

Si è quindi parlato di costi e budget cap: la F1 non ha messo al centro i ricavi, ma il tetto di spesa per contenere i costi. Aspettiamoci dunque penalità per team che spenderanno troppo per sviluppare telaio e power unit, ma occhio anche agli stipendi troppo alti.

SPRINT QUALIFYING 

Ancora una volta poi si è toccato l'argomento della sprint qualifying, che avrà luogo in tre appuntamenti di questo mondiale (tra cui Silverstone e Monza). L'obiettivo è quello di non fossilizzarsi su un format consolidato, che potrebbe diventare vecchio, e rivitalizzare il venerdì che è la giornata più "piatta". In caso di successo la sperimentazione andrà avanti anche per la prossima stagione, senza però coprire l'intera stagione: pare che ancora una volta saranno banco di prova dei GP storici o su circuiti adatti, escluso dunque il cittadino di Monaco.

LA TV DEL FUTURO

Dulcis in fundo si è parlato anche dei media che seguono il mondiale di F1: se ieri a trasmettere le gare erano le TV in chiaro, oggi le gare sono visibili solo dalle pay TV e domani sarà la volta dell'OTT, su cui la classe regina sta già puntando tramite F1 TV e DAZN in alcuni Paesi. L'obiettivo, per Domenicali, resta quello di mantenere la Formula 1 al centro dell'attenzione, adattandosi ai nuovi modi di fruire dello sport.

Beppe Dammacco

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