Credits: Ducati Corse / X.com
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A Borgo Panigale si rinnova l’appuntamento di fine anno “Campioni in Festa” di Ducati, per festeggiare l’ennesima annata di grandi successi e tracciare la rotta per la prossima stagione. Spazio anche per l’incontro tra i piloti e i media, con Pecco Bagnaia che è stato sicuramente tra i più attesi ai microfoni dopo una stagione MotoGP 2025 decisamente sotto le aspettative.

Sulle difficoltà con la GP25: “Involuzione cominciata da Jerez, la vittoria in Giappone mi ha tolto i riferimenti”

Il pilota di Chivasso, che si appresta ad iniziare nel 2026 il suo sesto anno in tuta rossa, spera dunque di poter mettersi alle spalle un’annata difficile, conclusa solamente al quinto posto con 288 punti e due vittorie conquistate ad Austin e Motegi. Fondamentale sotto questo punto di vista la giornata di test post-season di Valencia, come dichiarato dallo stesso Pecco a proposito delle prime sensazioni provate in sella al prototipo della GP26:

A Valencia fortunatamente le condizioni della pista erano buone e siamo riusciti ad andare avanti con il lavoro, mi sono trovato bene con diverse parti. Alcune sono già migliori rispetto a quelle della moto 2025, mentre su altre ci si dovrà continuare a lavorare, ma per me è comunque una buona base per partire.

Tornando allo scorso anno, Bagnaia ha fatto il punto sui problemi riscontrati e su quello che secondo lui è stato l’errore principale del 2025:

E’ stata una stagione che sicuramente ha messo me e tutta la squadra a dura prova. Abbiamo provato a fare il massimo, non è mai stato facile individuare quale fosse il problema principale, quindi abbiamo anche un po’ girato in tondo. Sicuramente ho imparato a lavorare meglio in situazioni di difficoltà e a trovare il problema principale. L’errore è stato quello di partire con l’idea che il mio potenziale sulla 2024 fosse veramente alto e quindi di ricercare non l’adattamento, ma lo stesso feeling trovato con la GP24.

Riesaminando la stagione appena passata, Bagnaia ha parlato anche delle grandissime difficoltà patite nella fase centrale dopo un inizio sempre in zona podio, individuando due gare chiave per le sue difficoltà:

Sicuramente c’è stata un’involuzione durante la stagione, la gara in Giappone mi ha fatto godere di brutto togliendomi però riferimenti per le gare successive, in cui speravo di potermi ripetere. Le difficoltà principali però sono cominciate da Jerez dove su una pista che conosco molto bene non riuscivo più a fare le stesse cose di prima. 

Bagnaia Ducati Garage MotoGP 2025
Credits: Ducati Corse / X.com

Pecco su Bulega: “Troppo buono? Quando c’era da aprire i gomiti non mi sono mai tirato indietro”

Passando al tema off season, il torinese due volte Campione del Mondo MotoGP ha ammesso di aver sfruttato il (breve) periodo di riposo dalle gare per resettare tutto e prepararsi al prossimo anno:

In palestra ho passato due ore al giorno a riguardare sessioni e gare di quest’anno, specialmente quelle che sono andate male. Non ci si rilassa mai veramente, ma ci voleva questo stacco dalla pista pur rimanendo molto concentrato sulla prossima stagione. Onestamente la mia serenità è sempre stata abbastanza intatta nelle situazioni in cui mi sono trovato bene. So che il potenziale c’è, la velocità non manca, bisogna lavorare per ritrovare le sensazioni che sono mancate nell’ultimo periodo. Per me è facile fare il reset, sono già pronto per ripartire.

A proposito di fattore mentale, gli è stato anche chiesto sul consiglio fornito di recente di Jorge Lorenzo (diventato coach di Vinales) di trovarsi uno psicologo. Questa è stata la risposta di Pecco:

Si dicono tante cose nel paddock, molte persone hanno i propri pareri ed è giusto che ognuno abbia il suo punto di vista.

Bagnaia ha risposto anche alle affermazioni di Nicolò Bulega, il quale ha sostenuto come lui sia stato troppo…buono in certe occasioni:

Quando c’era da aprire i gomiti non mi sono mai tirato indietro, quindi non credo ci sia questa necessità.

Per finire, a Bagnaia è stato chiesto se dopo Valencia la nuova moto assomigliasse di più alla GP24 con cui si era trovato bene o alla GP25 con cui ha avuto tantissimi alti e bassi. E per il momento, il pilota di Chivasso non si è sbilanciato:

E’ difficile fare un paragone adesso, bisogna aspettare i test invernali in Malesia ma soprattutto quelli in Thailandia, perché Sepang è una pista in cui andavo veloce anche quando non mi trovavo al 100%, quindi dobbiamo aspettare Buriram. La base era molto buona, però non sappiamo ancora a cosa assomigli la nuova moto.

Andrea Mattavelli