L'ufficialità di Carlos Sainz jr come pilota Ferrari dal 2021 conclude il valzer di speculazioni sull'identità del sostituto di Sebastian Vettel a Maranello, lasciando il via libera ad un'altra domanda: Carlos è la scelta giusta per la Ferrari del futuro?

Un nuovo ciclo... con Leclerc

In mancanza della sfera di cristallo, per cercare di dare una risposta a questa domanda dobbiamo prima di tutto capire qual è la strategia impostata dalla Ferrari per il futuro.

Innanzitutto prendiamo in considerazione le parole di Mattia Binotto riportate nel comunicato stampa: "Siamo impegnati in un nuovo ciclo con l'obiettivo di ritornare al top in Formula 1. Sarà un lungo viaggio, non privo di difficoltà, in particolar modo data la situazione finanziaria e regolamentare attuale che sta subendo un cambiamento improvviso, e richiederà di affrontare una sfida in maniera differente rispetto al recente passato."

In secondo luogo sottolineiamo come il futuro della Ferrari si chiami Charles Leclerc. Il rinnovo contrattuale del monegasco, per modalità e contenuti, è una dichiarazione lampante di come gli uomini di Maranello abbiano già implicitamente puntato su di lui.

Carlos Sainz Vázquez de Castro vs FDA

Fino a ieri, per quanto il toto-Ferrari del dopo Vettel sia sostanzialmente una speculazione, tolti gli scenari impossibili o improponibili, i candidati principali alla Rossa erano tre: Sainz, Daniel Ricciardo e Antonio Giovinazzi.

Lasciando Giovinazzi in casa Alfa Romeo Sauber, il sostituto di Seb è stato scelto da fuori. In altre parole viene lasciato a mezz'aria un quesito sull'effettivo apporto che la FDA può dare alla causa.

In effetti, a ben vedere, Sainz arriva in Ferrari dopo un 2019 in cui si è segnalato come best of the rest alla guida di una McLaren - Renault e con un bagaglio di esperienza che nessuno nell'Academy di Maranello può vantare.

Nell'ottica di un team giovane e "in crescita" la scelta dello spagnolo e della sua esperienza, che Leclerc attualmente non ha, è sicuramente un win-win, ma la sottile questione sulla FDA potrebbe generare qualche instabilità interna.

Le caratteristiche favorevoli

Gli addetti ai lavori parlano di Sainz come un pilota solido, tranquillo e in grado di dialogare costruttivamente con la squadra, gli ingegneri e i media.

Inoltre, se consideriamo i fattori età, denaro e il fatto che il ritorno nelle posizioni altissime "sarà un lungo viaggio non privo di difficoltà", lo spagnolo ha il profilo professionale più aderente rispetto a quello di Ricciardo.

L'australiano, non è una novità, vuole rapidamente una monoposto per puntare al Titolo. Per non parlare del fatto che a Maranello c'è già chi implicitamente sarà il cavallo su cui puntare.

Considerazioni finali

Ora come ora Sainz ricalca quello che la Ferrari stava cercando per sostituire Vettel e lanciarsi con un piano futuro di ampio respiro.

Guidare la Ferrari è sicuramente un sogno per tutti i piloti in Formula 1 e pochi, tra questi, hanno l'onore di farlo.

La scuderia di Maranello, però, è nota per essere un tritacarne. Non c'è bisogno di sottolineare che tale eventualità è ancora più amplificata per un pilota che arriva in un team dove c'è già un pilota numero uno che conosce bene i meccanismi della squadra.

Carlos avrà bisogno di essere mentalmente forte per tenersi in linea di galleggiamento.

Se in Ferrari saranno in grado di fornire una vettura veloce e competitiva nel 2021 e nel 2022 riusciranno a cavalcare i cambiamenti regolamentari, potenzialmente potremmo trovarci all'alba di una collaborazione molto redditizia.

Se così non fosse e le cose dovessero prendere una piega più problematica... non c'è bisogno neanche di dipingere il quadro.

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Luca Colombo