Dopo le emozioni delle tre gare dello Slovakia Ring, il FIA World Touring Car Cup (WTCR) si sposta in Ungheria per la quarta delle sei prove in programma. Le emozioni e l'incertezza hanno spopolato in Slovacchia, pista in cui abbiamo assistito alle affermazioni delle Audi del Comtoyou Racing e della Hyundai ufficiale dell'olandese Nick Catsburg. La casa di Ingolstad ha confermato la propria performance nei curvoni slovacchi che hanno regalato la prima vittoria in questo 2020 all'olandese Tom Coronel ed al francese Nathanael Berthon.

Alla vigilia delle tre prove dell'Hungaroring, il transalpino Yann Ehrlacher guida la classifica con 113 punti. Il portacolori di casa di casa Cyan Racing Lynk & Co approda nell'impianto magiaro con 21 lunghezze di margine da Coronel e 31 sul giovane belga Gilles Magnus (Comtoyou Racing).

Nella manifestazione di Budapest ci si attende una prestazione di spicco da parte del padrone di casa Norbert Michelisz. Il campione in carica di casa Hyundai insegue il primo successo stagionale nella pista che gli ha regalato la prima affermazione nel WTCC.

Ungheria: Honda cerca il riscatto, Cupra insegue a distanza

Attenzione anche alle Honda, limitate in Slovacchia da moltissimi imprevisti. Nestor Girolami, argentino dell'ALL-INKL.COM Münnich Motorsport, ha perso molti punti nella graduatoria generale dopo aver distrutto la vettura in occasione della seconda prova quando, all'uscita di curva 1, è stato spinto contro le barriere dall'Alfa Romeo del francese Jean-Karl Vernay.

Discreto fine settimana per Esteban Guerrieri. Il compagno di team e connazionale di Girolami, appare l'unico alfiere Honda in grado di contrastare il Cyan Racing ed Audi. Al momento le vetture più in difficoltà sono le nuove Cupra. Mikel Azcona, undicesimo in campionato, è il primo dei piloti della compagine spagnola da cui ci si attenderebbe di più.

Evidenziamo invece l'assenza dell'olandese Nick Catsburg. Il portacolori di Hyundai non sarà in Ungheria per la concomitanza in America nell'IMSA con Corvette. Al suo vedremo il debutto dell'austriaco Nico Gruber.

Luca Pellegrini