Fra cancellazioni e rinvii solamente il WRC continua a correre e, nel Rally del Messico, a fare la parte del leone è Sébastien Ogier. Il pilota di casa Toyota sta letteralmente comandando i giochi in un rally che vede una netta debacle Hyundai. Ottima la performance di Teemu Suninen che, con la sua Ford, occupa la seconda posizione in classifica generale. A seguire un sempre più consistente Elfyn Evans sfavorito dall’ordine di partenza. Anche il Mondiale Rally non è esente dalla pandemia mondiale del Covid-19: gli organizzatori hanno deciso di cancellare, per precauzione, il prossimo Rally di Argentina.

Sua maestà Seb domina il rally

Cambiano le vetture ma Ogier non si smentisce mai: il pluri-iridato, dopo due gare di apprendistato, si è subito cucito la Yaris addosso. Infatti, complice le disavventure altrui, sta comandando abilmente sugli sterrati messicani. Mai una sbavatura, una condotta di gara intelligente e priva di rischi, per il francese che cercherà, nella tappa odierna, di chiudere anzitempo i giochi. Ottima la performance di Suninen che con la sua Ford, complice un ordine di partenza favorevole, sta facendo vedere di che pasta è fatto, chiudendo a poco più di tredici secondi dal leader. Il finlandese ha alternato SS in cui è andato più veloce ad altre in cui ha perso leggermente terreno dal battistrada. Terzo l’attuale leader di campionato Evans, che ha pagato uno scarso feeling con la sua Toyota. Inizialmente il gallese ha cercato di contenere i danni e portare a casa il risultato, ma poi, complice i ritiri degli avversari, si è ritrovato in zona podio pronto a dare una zampata decisiva in ottica classifica generale.

Debacle Hyundai

Il quarto posto provvisorio di Tanak non dice tutta la verità. Infatti l’estone è l’unico superstite del team coreano. Dopo aver danneggiato la sospensione posteriore destra nella SS4, il campione in carica ha proseguito al piccolo trotto prima di ricevere le cure nel parco assistenza. Ha ripreso a martellare fino a conclusione di giornata, ritrovandosi in quarta posizione immediatamente nei tubi di scarico della Yaris di Evans. Decisamente peggio ai suoi compagni: Dani Sordo, dopo pochi chilometri, si è fermato per riparare il manicotto del radiatore, per poi alzare definitivamente bandiera bianca, nel pomeriggio, per via del motore surriscaldato. Stessa sorte per Thierry Neuville: dopo un’ottima prima parte di giornata in cui stava occupando stabilmente la terza posizione nella SS9, un guasto elettrico ha messo fuori gioco la sua i20. Un duro colpo per il belga soprattutto in ottica mondiale.

Ford fuoco e fiamme

Detto della bella performance di Suninen, in casa Ford hanno avuto di che preoccuparsi. Al termine della settima prova, la famosa El Chocolate, la Fiesta di Esapekka Lappi e Janne Ferm ha avuto un principio di incendio. Il navigatore ha immediatamente cercato di spegnere le fiamme aiutato dai commissari. Tutto inutile: Lappi ha ripreso la marcia e le fiamme hanno letteralmente avvolto la vettura che è andata completamente distrutta. Fortunatamente tutti sono usciti illesi ma la paura è stata tanta. Vista la gravità della situazione gli organizzatori hanno deciso di annullare la speciale successiva, per permettere il totale ripristino della sicurezza. A chiudere la classifica del WRC il terzo pilota Gus Greensmith, sesto e autore di una buona gara di adattamento.

Situazione WRC2

A comandare le danze è la Skoda Fabia R5 di Pontus Tidemand che precede di più di cinquanta secondi la Hyundai i20 R5 di Nikolay Gryazin. Peccato per il figlio d’arte Oliver Solieri che, dopo un ottimo avvio, è stato costretto a fermarsi alla PS3 per via di un guasto alla sua Polo.

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Michele Montesano