Continua ad allungarsi senza apparente sosta la lista dei rally mondiali cancellati in questo 2020. Dopo la disputa dei primi tre appuntamenti iridati, il WRC pare ancora lontano dalla sua ripresa effettiva. Nelle scorse ore è stato infatti cancellato anche il Rally del Galles, che si sarebbe dovuto svolgere nel weekend del 29 ottobre- 1° novembre.

CANCELLAZIONE INEVITABILE

Troppo rigide le misure restrittive imposte dal governo locale per via dell'emergenza sanitaria, prolungate anche per i prossimi mesi. A dare l'ufficialità sono stati gli stessi promoter dell'evento con un comunicato ufficiale, tramite la voce di David Richards, presidente di Motorsport UK (organo governativo del motorsport britannico) e organizzatore del Rally del Galles

"Non è una decisione che abbiamo preso a cuor leggero. Avendo collaborato con il governo gallese in maniera piuttosto stretta nel corso di queste settimane, per noi è stato chiaro come il nostro Paese debba continuare a lottare in maniera forte contro la pandemia da COVID-19. Il governo ha deciso di dare assoluta priorità alla sicurezza sanitaria della popolazione. Ma anche dei piloti, dei team, dell'intero personale del WRC, dei commissari e degli spettatori, senza contare i tanti volontari che condividono la passione per questo sport".

GIA' CINQUE EVENTI ANNULLATI

Con questo annullamento sale a cinque il numero dei rally attualmente non disputati in questo 2020. Prima era toccato al Rally del Portogallo ed al Safari, che sarebbe dovuto tornare quest'anno dopo una lunga assenza, seguiti dal Rally di Finlandia e da quello di Nuova Zelanda.

Una situazione a dir poco delicata quella del mondiale rally 2020, che vede l'Argentina e la Sardegna attualmente posticipati, ed il Rally di Turchia tutt'altro che certo. E, a giudicare dalla situazione in Sudamerica, anche l'appuntamento argentino sembra a forte rischio. Un po' lo stesso discorso vale per il Giappone, con tutto il Circus ancora titubante di fronte a trasferte extra-europee. Di "sicuro" dovrebbe quindi restare la sola Germania ed un potenziale recupero del Sardegna. Il tutto sperando che si possa effettuare il maggior numero di gare possibili, per "salvare" una stagione che potrebbe non essere lontana dal dichiararsi finita in anticipo.

Alessio Sambruna