Le brutte notizie non arrivano mai da sole: nel giro di due giorni, il WRC si è ritrovato senza ben due gare. A saltare, causa Coronavirus, sono stati il Rally della Finlandia e quello della Nuova Zelanda. Ora, tra gare posticipate e un calendario ancora da sistemare, di ufficializzate restano solamente quattro prove. Turchia, Germania, Galles e Giappone: questi gli ultimi rally superstiti. Con Argentina e Italia-Sardegna rinviati a data da destinarsi.

Il Mondiale Rally, come tutta la specialità, è forse la categoria più a rischio nel panorama motoristico. Correre sulle strade di tutti i giorni implica una gestione difficile dell’evento, tra affluenza e limitazione di spettatori. Diventa così impossibile creare un evento con le dovute precauzioni imposte dall’attuale situazione sanitaria.

A farne le spese, nella giornata di ieri, è stato il Rally di Finlandia. Il round iridato si sarebbe dovuto svolgere nel secondo weekend di agosto. Ma l’attuale incertezza sanitaria ha costretto l’organizzatore AKK Sports a gettare la spugna, in nome della sicurezza. Laconico il commento del promoter Jani Backman: “È stata una decisione fatta in nome della responsabilità e sicurezza su tutte le persone coinvolte nell’evento. I preparativi erano già iniziati, nonostante l’incertezza, per questo è ancora più triste quest’annuncio.”

Il Rally della Nuova Zelanda sarebbe stato un gradito ritorno, dopo sette anni, nel Mondiale, ma purtroppo bisognerà rimandare le celebrazioni all’anno prossimo. Anche in questo caso, gli organizzatori hanno ritenuto che non ci sarebbero state le condizioni minime, in termini di sicurezza, dovute alla pandemia di Coronavirus. Michael Goldstein, AD del Rally, ha così dichiarato: “Non possiamo permetterci di far entrare nel nostro paese migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. A settembre c’è il rischio che la situazione globale non sia ancora rientrata. Nell’ultimo anno abbiamo fatto i salti mortali per poter ospitare il WRC, ma con questa situazione è impossibile.”

Ora per Yves Matton sarà un lavoro duro: trovare il giusto compromesso, fra gare e sicurezza, per far disputare un campionato mondiale degno di tale blasone. Sulla carta ci sono ancora sei eventi da disputare, fra cui il nostro Rally di Sardegna da ricollocare. Oliver Ciesla, promoter del WRC, si è detto fiducioso: “Stiamo lavorando sulle restanti gare del campionato. Quando tutte le opzioni saranno accuratamente valutate comunicheremo il nuovo calendario.”

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Michele Montesano