Se la terza posizione in campionato è già una brutta notizia, Jonathan Rea e la sua Kawasaki non sono mai stati tanto lontani dal neocampione WorldSBK. Con questa Ducati, questo Bautista e questo Razgatlioglu, Rea da solo non basta più a fare la differenza

COME CON LA HONDA

La stagione 2022 di Jonathan Rea e della Kawasaki in WorldSBK si può definire fallimentare. Si può? Perchè fare terzo alla fine dell’anno dietro a gioielli come Razgatlioglu e Bautista è un traguardo che BMW e Honda cercano da tempo. Proprio Honda può raccontare una storia strana: nel 2014 Jonathan Rea aveva meno distacco da Guintoli con la vetusta CBR di quanto ne abbia accusato quest’anno con la Kawasaki contro la Ducati. Manca ancora una gara alla fine del campionato, ma Rea deve arrivare davanti a Bautista in tutte le gare per poter evitare questo record negativo.

SI VEDE IL LIMITE

Un punto in comune di tutte le stagioni passate per Rea era il fatto che lui e la Kawasaki sembravano lontane dal limite anche quando lottavano per il titolo WorldSBK. Jonathan è un pilota che è caduto relativamente poco in gara negli ultimi 10 anni, ma le sei cadute negli ultimi due parlano di una crescita degli avversari. Non è che Jonathan abbia perso smalto, anzi con tutta probabilità sta scoprendo ora quanto forte possa andare. Ma la Yamaha ha fatto un passo avanti importante, come dimostra Locatelli insieme a Razgatlioglu essendo costantemente a bordo top5. Ducati dal suo ha ritrovato il peso piuma di Bautista, che mette in imbarazzo i cavalli delle giapponesi già nei primi metri fuori dalle curve. E la Kawasaki?

POCHI AGGIORNAMENTI PER IL 2023

Preoccupa molto il fatto che nel 2023 la casa di Akashi non preveda grandi aggiornamenti. Le Superbike sono un mercato ormai elitario, e l’Euro5 sta sicuramente fermando i reparti R&D dallo spendere troppo budget su un settore “di nicchia”. Discorso diverso per USA ed altri paesi extra-europei, dove le norme anti inquinamento non sono così stringenti. Ma al contrario di Ducati, che evolve la sua già affilata V4R, dal Giappone non arrivano proiettili se non da Honda, che sistema la lunghezza della sua CBR. Si prospetta quindi una stagione 2023 del WorldSBK difficile per Rea e la Kawasaki, che però potranno contare sul regolamento. Intanto ci godremo Phillip Island, nell’attesa di quei 500 giri che mancano alla ZX-10RR. Ma basteranno?

Alex Dibisceglia

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