Il ritorno della Ferrari a Le Mans in veste ufficiale, a cinquant'anni di distanza dall'ultima apparizione, rappresenta una svolta di fondamentale importanza per il Cavallino. Una notizia che conferisce un grande impulso al nuovo corso del WEC e che consentirà alla Casa di Maranello di battersi per il successo assoluto nella gara di durata più prestigiosa al mondo. Uno sguardo rivolto al futuro e, al tempo stesso, un ritorno alle origini, poiché "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano".

UNA SVOLTA EPOCALE

La data odierna sarà ricordata come quella di un ritorno epocale della Ferrari ai massimi livelli delle competizioni Endurance. L'annuncio con il quale è stato ufficializzato l'ingresso del Cavallino nel WEC a partire dal 2023, con una propria Hypercar che andrà a sfidare direttamente Toyota e Peugeot, ha da subito scatenato l'entusiasmo di fans e addetti ai lavori.

Merito del nuovo regolamento tecnico che andrà a caratterizzare il WEC, il quale consentirà ai costruttori presenti nella classe Hypercar di progettare interamente il proprio prototipo. Una condizione essenziale posta dal Cavallino per poter dare il via libera al progetto, sul quale a Maranello stanno già lavorando da mesi. Al tempo stesso, l'introduzione del budget cap in Formula 1 ha reso possibile allocare delle risorse in una struttura parallela. La quale andrà progressivamente a potenziarsi, in vista del debutto in pista.

I SUCCESSI A LE MANS

Di certo, è impossibile non pensare al lungo rapporto che lega la Ferrari alle corse di durata, ed in particolar modo alla 24 Ore di Le Mans. Il primo successo nella classica francese è datato 1949, con il duo formato da Luigi Chinetti e Peter Mitchell-Thomson che portò in trionfo il modello ribattezzato "166". L'impresa fu poi bissata nel 1954, con Gonzalez e Trintignant (allora protagonisti anche in Formula 1) che conquistarono il successo con la 375 Plus.

Seguirono poi altre nove vittorie, sino all'ultima datata 1965, divenuta poi oggetto della trama del film "Le Mans '66 - La grande sfida" che evidenziò quello che sarebbe stato il dominio Ford negli anni a venire. Dopo l'abbandono della competizione nel 1973, la Ferrari si è poi tolta diverse soddisfazioni anche negli anni più recenti nelle classi GT. Questo affidandosi comunque a team clienti e comunque senza mai impegnarsi ufficialmente al pari di Toyota, Audi, Porsche e le altre grandi Case pronte a contendersi il successo nell'assoluta.

Adesso, la nuova svolta. Una sorta di "ritorno al futuro", per una sfida tutta da scrivere.

Marco Privitera