Lucas Blakeley vince il Gran Premio del Brasile e si avvicina alla conquista del titolo piloti; alle sue spalle giungono Rasmussen e Boroumand, che completano il podio al termine di una battaglia entusiasmante.

SUL FILO DEI MILLESIMI: BLAKELEY SI PRENDE LA POLE

Battaglia serrata sin dalle qualifiche, nelle quali Blakeley e Ronhaar chiudono la sessione con lo stesso tempo; tuttavia, all’olandese della Haas vengono assegnate tre posizioni di penalità per un impeding nei confronti di Rasmussen durante il Q2. Diventa quindi una prima fila tutta McLaren, con Blakeley che difende la leadership dopo una partenza su pista scivolosa. Alle spalle delle due vetture di Woking un ottimo Fabrizio Donoso sulla Ferrari. Quest’ultimo è alle prese prima con Ronhaar, in cerca della rimonta, ed in seguito con l’Alfa Romeo di Longuet, il vincitore di Suzuka.

Con l’arrivo dell’asciutto, Boroumand è costretto a ritardare il suo pit stop di un giro per dar spazio al suo compagno di squadra in testa. Ragion per cui, il leader del campionato ha potuto gestire un vantaggio di due secondi sulla coppia Boroumand-Rasmussen in lotta per la seconda posizione. Il sorpasso decisivo dopo una bella manovra in precedenza da parte di Rasmussen, in stile Schumacher-Zonta-Hakkinen, è arrivato nel corso del giro 33 dei 36 previsti: la Red Bull del danese, con l’ausilio del DRS, ha sopravanzato la McLaren numero 7. Con la seconda posizione acquisita, il danese della Red Bull si presenta all’ultimo round di Abu Dhabi come inseguitore più vicino. Malgrado ciò, il vantaggio di Blakeley è salito a quota 21 lunghezze, e ciò garantisce maggiori sicurezze al pilota McLaren per l’ultima gara del campionato.

RONHAAR NE ESCE CON LE OSSA ROTTE

Lo sconfitto di Interlagos è Thomas Ronhaar. Il rookie della Haas chiude solo sesto, alle spalle di Donoso (quinto, ossia miglior risultato stagionale per lui) e Longuet. Gara complicata dunque per il portacolori del team gestito da R8G, specialmente in condizioni di asciutto. Sebben non sia stato confermato ufficialmente, la sua gara poteva far presagire ad un assetto improntato per le condizioni da bagnato. L’altra Alfa Romeo di Bereznay ha chiuso in settima posizione, portando entrambe le auto nei punti. Le Mercedes di Opmeer e Benham terminano in ottava e nona posizione, ma mai in lotta con il gruppetto davanti, mentre Sebastian Job chiude la zona punti.

Rasmussen e Ronhaar sono chiamati alla vittoria a Yas Marina per avere ancora una chance di titolo. Il resto, però, è nelle mani di Blakeley, che con quattro vittorie stagionali si appresta a diventare il quarto campione diverso di F1 Esports Series.

 

Antonio Fedele