Amici di LiveGP.it appassionati di Motociclismo e di Superbike in particolare, benvenuti alla prima puntata della rubrica “Top e Flop” incentrata sul round australiano del Mondiale 2020 andato in scena lo scorso weekend sul tracciato di Phillip Island.

Ecco dunque i Top e Flop di questo primo round stagionale tra "sportellate", cadute, problemi tecnici e vittorie inaspettate (o previste).

Top 

Alex Lowes: chi lo avrebbe mai detto? Esordio davvero con il botto per il nuovo pilota Kawasaki, che esce da Phillip Island da leader della classifica dopo aver centrato la seconda vittoria in carriera in gara-2 davanti al compagno di box Jonathan Rea.

Toprak Razgatlioglu: sfortunato in gara-2 con il ritiro per mancanza di benzina, anche per il turco è stato un buon esordio in sella alla Yamaha R1, con la terza vittoria in carriera in gara-1 in volata su Lowes e Redding.

Scott Redding: chi si aspettava un esordio alla Bautista è rimasto deluso. Scott ha fatto un buon debutto nel Mondiale portandosi a casa tre terzi posti in tutte e tre le gare. Non ha voluto strafare, preferendo la tattica attendista per poi sferrare gli attacchi nei finali di gara.

Leon Haslam: il suo ritorno in Honda è decisamente più dolce rispetto al debutto del compagno di box Bautista. Leon è migliorato dai test ufficiali ed in gara ha saputo stare con i primi. La moto non è ancora al livello di Kawasaki, Ducati e Yamaha, ma il pilota c’è e può far tanto.

Maxi Scheib: debutto da ricordare per il cileno sulla Kawasaki di Orelac e su una pista che non aveva mai visto in vita sua. Una buona dose di punti in tutte e tre le gare per cominciare al meglio la stagione.

Tlop (a metà tra un top ed un flop)

Jonathan Rea: inizio in salita per il campione del mondo in carica, complice lo zero di gara-1 causa furioso recupero dopo uscita di pista causata da Sykes. Vince la Superpole Race, ma in gara-2 viene battuto dal suo nuovo compagno di box, tutt’altro che remissivo come i predecessori.

Alvaro Bautista: non certo il miglior inizio di stagione possibile per lo spagnolo, schiacciato dal peso di dover essere l’anti Rea anche in questa stagione. Alla fine porta a casa punti importanti per il suo campionato, ma non riesce a fare quel click che ha fatto Haslam.

Flop 

Tom Sykes: fai la pole con record della pista e poi ti sciogli come neve al sole attivando la modalità gambero? Non ci siamo proprio, caro Tom. Va bene essere veloci sul giro singolo, ma se poi in gara non duri non andrai molto lontano quest’anno…

Michael Van Der Mark: surclassato dallo scomodo compagno di box Razgatlioglu, Magic Mickey non ha disputato proprio il suo miglior weekend in quel di Phillip Island facendosi sempre beffare per il podio sul più bello.

Chaz Davies: continuano le difficoltà di adattamento del gallese alla Panigale V4R. Chaz non riesce ad essere incisivo come il suo nuovo team mate Redding e si becca una manica di secondi al traguardo trovandosi a lottare con Baz, Rinaldi e Laverty.

Eugene Laverty: non è mai stato in grado di battagliare per posizioni più alte, segno che ancora non sente tra le mani la sua BMW. Ma è soltanto il primo round e c’è tempo per recuperare e rimediare…

Federico Caricasulo: debutto in Superbike più complicato del previsto per il Carica. Gerloff gli è costantemente davanti e il buon Federico si ritrova a lottare per un misero punticino con Laverty, Takahashi e compagnia.

PREMIO CARENATA CON CADUTA

Leon Haslam: la carenata rifilata al malcapitato Rinaldi è da antologia per un pilota (sempre) corretto come Haslam. Risultato? Rinaldi out ed Haslam per campi alla curva 10.

PREMIO CARENI TU CHE CARENO ANCHE IO 

Jonathan Rea: nella stessa gara è stato capace di dare e ricevere delle carenate, prima la subisce da Sykes e poi la rifila al malcapitato Caricasulo alla curva 4 mentre è intento a recuperare.

Con questo è tutto per la prima puntata della nuova veste per la nostra rubrica delle pagelle. Appuntamento alla prossima che, salvo sorprese, dovrebbe essere post gara del Qatar.

Marco Pezzoni