La nuova puntata della rubrica "Musica e motori" esplora la storia ipercinetica dei video musicali, cercando quei clip in cui il mondo del motorsport ha avuto modo di trovare il suo spazio: "Supreme" di Robbie Williams rappresenta uno dei momenti più alti tra i risultati di questa ricerca.

Parole e musica

Siamo nel 2000 e Robbie Williams esce con il suo terzo album solista: "Sing when you are winning". L'inglese ha abbandonato ormai da un lustro i Take That e, sganciato dalle dinamiche delle boy-band, sta cercando di consolidare una cifra stilistica propria.

"Supreme" è il terzo singolo estratto dall'album: nonostante il sarcasmo amaro del testo, è una canzone d'amore. Dal punto di vista musicale si possono cogliere diverse citazioni, tra le quali spicca un richiamo, nemmeno troppo vago, a "I will survive" di Gloria Gaynor.

"Gentlemen racers"

Fin qui non c'è nulla che possa interessare un pubblico appassionato di motorsport. La musica, è proprio il caso di dirlo, cambia radicalmente il giorno in cui viene lanciato il videoclip legato al singolo.

Sull'abusatissimo campionamento digitale della puntina che va a "prendere" un vinile in rotazione sul piatto, partono le immagini. Quello che scorre sullo schermo è inequivocabilmente una griglia di partenza di un GP dell'epoca in cui... il sesso è sicuro, ma non le corse in automobile.

Il video, intitolato "Gentlemen racers", è un tributo alla Formula 1 degli Anni Settanta e ad uno dei suoi migliori interpreti: sir Jackie Stewart. L'arrangiamento un po' vintage del pezzo e quel riferimento ad un brano immortale della Regina della discomusic si sposano alla perfezione con le sequenze proiettate.

Trama

Robbie Williams interpreta Bob Williams, un personaggio di fantasia che compete con Jackie Stewart per il campionato del mondo di F1 del 1969.

La sfida tra i due è un serrato testa a testa, ma Williams ha un grave incidente che blocca la sua attività in pista. Bob tornerà miracolosamente alle gare, in tempo per disputare il GP decisivo.

"The winner takes it all": così riassumerebbero la situazione gli ABBA. Una sfortunata coincidenza, legata ad un problema intestinale, vede Bob rimanere chiuso nel caravan parcheggiato nel paddock. Tagliato fuori dalla corsa senza nemmeno partire.

Le sequenze finali ci raccontano come Jackie Stewart abbia vinto il titolo mondiale, mentre Bob Williams, nonostante il suo misterioso DNS nella gara decisiva, sia diventato un noto chitarrista blues.

La parola al regista

Il regista del video è Vaughan Arnell ed il concept alla base del filmato è quello di ottenere un prodotto che assomigli ad un documentario, con Robbie Williams nei panni di uno sportivo riconoscibile.

Ad essere sinceri, questo concept non è esattamente una novità: nel video di "She's the one" il cantante si è calato nel mondo del pattinaggio sul ghiaccio. Per "Supreme", però, ci sono due sostanziali differenze.

La prima riguarda il contesto: la scelta ricade sulla Formula 1 dei cavalieri del rischio e di tutto il contorno che quell'epoca incarnava (donne, glamour, basettoni e capelloni, incidenti, ma soprattutto vivere sul filo del rasoio). Tutto questo fornisce una forte caratterizzazione al prodotto.

Il secondo riguarda l'utilizzo di filmati dell'epoca, lasciando agli effetti speciali il compito di calare il cantante in quel contesto.

Un risultato esaltante

Il risultato è quanto di meglio ci si possa aspettare da un video musicale (tra l'altro confezionato nel periodo di maggiore influenza di MTV a livello globale) che descrive il mondo della Formula 1, fotografato in un'era più distante, ma di sicuro riconoscibile da chiunque.

Chiaramente non ci sono riferimenti ad assetti, pressione delle gomme o rapporti del cambio, ma il montaggio con l'utilizzo dello split screen (usato in pellicole come "Le Mans" o "Bullitt"), dei titoli di giornale e la faccia da schiaffi di Robbie Williams che ricorda vagamente Francois Cevert fanno il loro lavoro, regalando un volo di tre minuti in una nostalgica leggenda automobilistica.

Robbie Williams e la Formula 1

Nonostante il risultato finale di questo videoclip sia molto apprezzabile dal pubblico della massima formula, Robbie Williams non è un fan della Formula 1.

Il cantante inglese è stato nel cartellone di un paio di eventi musicali a margine della Formula 1 (avrebbe dovuto essere il main act del concerto post-GP in Australia quest'anno), ma non sembra impazzire per questo mondo. Del resto Bob Williams alla fine è diventato un famoso chitarrista blues: come si dice, ad ognuno il suo...

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Luca Colombo

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