F1 | Sainz: “I risultati provano che ho fatto la scelta giusta"
Lo spagnolo ha fatto il punto sulla campagna 2025 con la scuderia di Grove, dall'ambientamento fino ai podi passando anche per l'approccio con James Vowles

Tra le grandi sorprese di questo Mondiale di Formula 1 2025 ha spiccato sicuramente la Williams, scuderia capace di passare dal nono posto dell’anno scorso al quinto posto nel Mondiale Costruttori appena concluso. Protagonista della rinascita del team britannico è stato sicuramente Carlos Sainz, l’ex pilota Ferrari che si è raccontato in esclusiva su F1.com per fare il punto dopo il suo primo anno con l’outfit di Grove.
Dopo quattro anni alla corte di Maranello in cui è riuscito a conquistare quattro vittorie sulla Rossa (di cui due nel 2024 a Melbourne e Città del Messico), lo spagnolo ha dovuto “reinventare” la propria carriera dopo essere stato messo alla porta dal Cavallino Rampante per l’arrivo di Lewis Hamilton. Seppur attirato in estate dalle sirene di Audi e Alpine, Carlos ha deciso di puntare sul progetto di James Vowles: una scelta che ha pagato dato che ha concluso l’anno con i due podi di Baku e Lusail e 64 punti conquistati (9° nel Mondiale Piloti) che hanno contribuito al quinto posto nel Mondiale Costruttori, miglior risultato della Williams negli ultimi 10 anni.
Bilancio positivo del 2025 per Sainz: “Avrei firmato per questi risultati, volevo una rivincita”
Un bilancio positivo per lo stesso Sainz, che ha espresso la soddisfazione non solo per i risultati della scuderia di Grove in questo 2025, ma anche per la sensazione di riscatto nei confronti di chi non si è fidato dello spagnolo.
Se mi avessero detto ad inizio anno che la Williams avrebbe concluso al quinto posto nel Mondiale Costruttori, fatto un passo in avanti, si sarebbe avvicinata ai top team e avrebbe conquistato un paio di podi, io avrei firmato. E’ stato un buon anno in generale. Inoltre, quando ho firmato con la Williams nell’estate 2024, se avessi detto che mi stavo unendo a loro perché avrebbero raggiunto questi risultati, la gente non mi avrebbe creduto. Ora ho i risultati per spiegare il motivo sul perché ho scelto questo team: volevo una rivincita.
Non è stato però tutto rose e fiori tra lo spagnolo e la scuderia di Grove, con Sainz che ha avuto grandi difficoltà ad adattarsi al nuovo ambiente per gran parte della stagione 2025. Dopo Monza il bilancio era di soli 16 punti conquistati dopo altrettanti gare (con due ottavi posti a Jeddah e Imola come migliori risultati) mentre il suo compagno Alexander Albon era già a 70 punti. Ma per Carlos si era trattato di un processo che ha affrontato già tante volte tra Renault, McLaren e Ferrari e che si è visto ancora di più in una griglia con tanti debuttanti e trasferimenti.
Credo che nessuno abbia mai tirato in ballo questo argomento. Quando sono andato dalla Toro Rosso alla Renault, poi alla McLaren e così via, tutti mi dicevano: “Si, ma voi siete piloti di F1, potete farcela”. Il fatto è che molti piloti hanno recentemente cambiato team e tutti (anche i migliori) hanno realizzato che ci vuole tempo per adattarsi ha provato il mio punto. La verità è che quando sei nuovo nel team e contro gente come Albon alla Williams, Leclerc alla Ferrari o Verstappen alla Red Bull, partirai sempre indietro a loro perché conoscono la macchina fino in fondo e sono già al limite. Quando sei in un nuovo team poi devi fare anche tutte le ore extra al simulatore e le visite alla fabbrica, senza contare tutte le attività marketing per gli sponsor. Così ti ritrovi sovraccarico di cose da fare e gestire questo, insieme alle aspettative in pista, non è facile. Per avere successo in F1 bisogna trovare un equilibrio che durante i primi sei mesi in una squadra si fa fatica ad avere. Bisogna dunque essere pazienti e fidarsi del processo sapendo che prima o poi arriverà quel click.

Il “click” arrivato a Baku: “Colta la chance, mi sono sentito bene dopo sei mesi lontano dal podio”
Scintilla che per Sainz è arrivata al 17° appuntamento della stagione nel GP dell'Azerbaijan, dove ha conquistato la prima fila in una qualifica bagnata dietro solo a Verstappen e l’ha convertita in uno splendido terzo posto in gara per il primo podio della Williams da Spa 2021 col secondo posto di Russell (se consideriamo solo le gare effettivamente disputate, a Grove il podio mancava addirittura dal 2017 col terzo posto di Lance Stroll sempre a Baku).
In seguito Carlos si piazzerà tra i primi 3 anche nella Sprint di Austin e nella gara di Lusail, ma la gara nella capitale azera è stata sicuramente l'highlight della stagione per il pilota madrileno.
Ci sono due cose che mi sono piaciute riguardo a Baku. Ovviamente la prima era dare ai meccanici e a tutta la Williams il loro primo podio dopo tanti, tanti anni. Poi si trattava di dare un po’ di convalida per me. Era stata una prima metà di anno molto impegnativa, continuavo a dire alla stampa che ero veloce e che sarei arrivato anche se i risultati non mi davano ragione. Così, quando c’era l’opportunità di fare podio l’ho colta al volo, così da dire: “Questo è quello per cui sono venuto qui”. Inoltre mi sono sentito bene a lottare di nuovo per un podio, dopo sei mesi lontano da quella zona pensi se sarai arrugginito o nervoso, ma ho colto la chance ce l’ho fatta.
Carlos punta al 2026: “Non so dove saremo, ma sono positivo e fiducioso sui progressi del team”
Tornando indietro ai suoi primi mesi, Sainz ha lodato la leadership di James Vowles e il modo in cui il team principal si è approcciato a lui e a tutti i membri della scuderia di Grove.
Dopo un finale difficile nel 2024, James aveva detto: “La macchina del prossimo anno sarà più veloce, sarà un buon passo in avanti”. Il momento in cui abbiamo messo la monoposto in pista a Bahrain ho realizzato quanto grande fosse il progresso fatto dal team. Ma nonostante le cose positive che ho visto nelle aree dove il team era più vicino al top di quanto mi sarei aspettato, James mi ha anche detto che avrei visto anche i grandi difetti che il team aveva al momento (i processi, gli strumenti, le simulazioni...). Ha parlato in modo sensato è stato realistico. Sotto questo senso ho apprezzato il management, inclusi James e Dorilton Capital, sono stati super onesti con me.

Volgendo la sguardo al nuovo regolamento tecnico in atto dal prossimo anno (e ufficializzato pochi giorni fa), Carlos si è detto fiducioso del lavoro del team anche se regna l’incertezza assoluta sulle forze in campo che saranno nella tappa d’apertura di Melbourne.
Il team sta crescendo ed è fondamentale proseguire quella traiettoria continuando a progredire per non entrare in stallo con la crescita che stiamo mostrando. Detto questo, tale progresso potrebbe essere diverso il prossimo anno perché con questo grande cambiamento regolamentare diventerà imprevedibile vedere dove saranno tutti. Io comunque mi fido di quello che sta facendo il team, mi fido di tutti gli sforzi riposti nella monoposto del 2026 attraverso le sessioni al simulatore e il lavoro di sviluppo. Mi sento positivo: sono felice e fiducioso, ma impossibilitato a dire altro se non che non so dove saremo.
Andrea Mattavelli