F1 | Mercedes, la grande assente del weekend di Abu Dhabi
Solo un quinto posto finale con Russell per il team di Brackley, che può comunque festeggiare la seconda piazza nel Costruttori.

Nella notte di Abu Dhabi che ha incoronato Lando Norris campione del mondo F1 c’è stata un’assenza che, quasi paradossalmente, si è fatta parecchio notare. Stiamo parlando ovviamente del team Mercedes, che era atteso come arbitro della sfida finale e che invece ha marcato visita, con Russell quinto sotto la bandiera a scacchi ma mai della partita e Andrea Kimi Antonelli addirittura 15°.
Russell: “Una gara terribile”
La giornata di sabato aveva già rivelato una squadra dai due volti, con il giovane bolognese escluso al termine dell Q2. Mezzo decimo di secondo era infatti stato sufficiente a lasciarlo fuori dalla top ten in una sessione dai distacchi molto risicati, dopo che il primo spezzone di qualifica lo aveva visto addirittura terzo sotto la bandiera a scacchi. La domenica, poi, per Kimi è stata ancora più opaca e senza particolari spunti, nonostante il tentativo di cambiare le carte in tavola partendo con gomme dure. Un posteriore eccessivamente scivoloso gli ha tarpato le ali, e anche quando poi è passato alle medie ha potuto fare ben poco per rimediare alla situazione creatasi.

I problemi del bolognese sono stati in parte riscontrati anche dal leader della squadra George Russell, il quale però era riuscito in qualifica ad istallarsi in quarta posizione, alle spalle dei tre contendenti per il campionato. Lo start del Gran Premio, però, per la Mercedes #63 non è stato certo felice, con Leclerc e Alonso che hanno infilato Russell già in corrispondenza della prima staccata del tracciato di Yas Marina, non certo lontana dalla linea di start. A poco sono valsi poi il sorpasso sullo spagnolo al giro 8 e la sosta, avvenuta sei passaggi più tardi, per montare le gomme dure. La vettura non aveva ritmo, e Russell si è trovato a chiudere alle spalle di Leclerc, pur avendo provato in alcune occasioni a portare un attacco che non è andato a buon fine. Un finale di stagione diverso da come in tanti se lo aspettavano, a partire dagli stessi uomini di Toto Wolff.
È stata una gara terribile. Semplicemente, non abbiamo avuto ritmo in nessun momento della gara, dall’inizio alla fine. Ho chiuso quinto, è vero, ma è sicuramente il massimo di quello che potevamo fare oggi con questa macchina.
Un secondo posto che soddisfa poco, ma è il massimo
Il finale di Yas Marina non è stato certo soddisfacente per Mercedes, che sperava perlomeno di portare entrambe le macchine in zona punti. Il team di Brackley, però, ha potuto consolarsi con il secondo posto tra i Costruttori, ottenuto alle spalle dell’imprendibile McLaren e davanti agli eterni rivali di Red Bull, certamente non aiutati dal fatto di giocare a una punta sola. Al di là di tutto, visti i valori in campo e la superiorità tecnica mostrata dalle due vetture orange, fare più di così era sostanzialmente impossibile, almeno dal punto di vista della classifica riservata ai team. Certo, ora è il momento di cambiare pagina, soprattutto pensando a quanto avverrà nel 2026; lo ha sottolineato lo stesso Russell.
Chiaramente si vuole sempre cercare di chiudere ogni gara il più avanti possibile, ma per questi round finali avevamo solo un obbiettivo, e cioè assicurarci il secondo posto nel Campionato Costruttori. Penso che siamo tutti soddisfatti che questo ciclo tecnico sia arrivato al termine, perché è stato durissimo per tutti se non per Red Bull e McLaren. Siamo entusiasti di poter ripartire da un foglio bianco.
Il 27enne di King’s Lynn ha centrato il punto: questo secondo posto per Mercedes potrebbe essere il preludio per un balzo in avanti importante nel corso della prossima stagione. In tanti, infatti, danno la vettura di Brackley, e in particolare la sua PU, come favorite per il nuovo ciclo tecnico della F1 che si aprirà con il 2026. Ovviamente è ancora molto, troppo presto per poter parlare e farsi un’idea di quella che sarà la situazione, ma pare ormai sicuro che la motorizzazione tornerà ad avere un ruolo preponderante, e da questo punto di vista le voci che circolano sembrerebbero essere preoccupanti per gli avversari di Mercedes. Ora si tratta più che altro di mettere insieme “i pezzi” in fabbrica e poi arrivare a Barcellona e fare un lavoro il più possibile pulito; allora sì che tutti potremo farci un’idea più chiara.
Nicola Saglia