Credits: Pirelli
Credits: Pirelli

Nemmeno il tempo di arrivare in Europa che Toprak Razgatlıoğlu e BMW hanno già vinto la scommessa dello scorso Giugno. La coppia inedita formatasi a metà della scorsa stagione WorldSBK ha suscitato più dubbi che certezze. Dopo le buone promesse nell'inverno e a Phillip Island, Gara 1 del Montmeló ha definitivamente consacrato il #54.

Una gara anomala: la gestione gomme chiave nella vittoria

Gara 1 in quel di Barcellona è stata molto impegnativa per le coperture Pirelli. La casa costruttrice italiana ha portato delle nuove soluzioni per questo weekend, generando così più di qualche problema ai vari piloti in un tracciato notoriamente abrasivo come quello del Montmeló. È proprio la gestione a gomme finite il tallone d'Achille della BMW M1000RR, che con Toprak Razgatlıoğlu ha già dimostrato di essere davvero competitiva nel giro secco. L'unica incognita riguardava proprio la gestione delle coperture, nella quale la Ducati Panigale V4R era considerata decisamente migliore.

Proprio in questo fondamentale si è decisa Gara 1 WorldSBK in Catalunya: Razgatlıoğlu, dopo una buona partenza nella quale ha mantenuto la testa della corsa conquistata in Superpole, è retrocesso velocemente. Prima Sam Lowes, caduto pochi giri dopo aver preso la testa della corsa, poi Nicolò Bulega e Andrea Iannone. L'ex Yamaha si è ritrovato ad inseguire, cominciando la sua rimonta da lontano, come spiega il turco ai microfoni di Motosprint: “Ero dietro a Iannone quando l'ho visto rallentare il suo ritmo, così ho deciso di rimettermi in 2ª posizione”. Dal 11° al 20° giro è partita la caccia di Razgatlıoğlu nei confronti di Nicolò Bulega, il quale ha sofferto un calo della sua SCX al posteriore senza eguali: il rookie di Ducati aveva la corsa nelle mani, ma gli ultimi cinque passaggi sono stati fatali. Razgatlıoğlu ha cominciato a recuperare almeno mezzo secondo al giro nei confronti del rivale, arrivando al 20° e decisivo giro appiccicato alla V4R. È in curva 5 che il #54 sferra il colpo del K.O. tecnico al #11, andando così a vincere.

Una gestione perfetta per Razgatlıoğlu

Quella di oggi è la 40ª vittoria di Toprak Razgatlıoğlu nel WorldSBK, andando così a vincere con il terzo marchio nelle derivate di serie (2 successi con Kawasaki, 37 con Yamaha e uno con BMW, ndr). Il turco ha fatto della gestione delle coperture Pirelli il suo punto di forza, come ha spiegato nel post-gara.

Ero partito forte, ma dopo la caduta di Lowes sono stato superato anche da Bulega. Ho provato a seguirlo per un paio di giri, tenendo controllo l'usura delle gomme. Quando è arrivato il crollo di Bulega ho iniziato a pensare alla vittoria. Negli ultimi giri ho spinto molto, rischiando anche di cadere, ma sono riuscito a superarlo. Al momento del sorpasso ho sorriso dentro il casco: non vedevo l'ora che arrivasse la bandiera a scacchi.

Buona la seconda per il turco: è già storia con BMW

Al secondo weekend alla guida della M1000RR, Toprak Razgatlıoğlu ha battuto ogni record di celerità con la casa tedesca. La vittoria a Monaco di Baviera mancava da Portimão 2021 con Michael van der Mark, anche se in quell'occasione si trattava di una Superpole Race (bagnata per giunta, ndr). Per trovare una vittoria di manche, bisogna tornare indietro di ben 11 anni. Era il 1 Settembre 2013 quando Chaz Davies trionfò al Nürburgring in Gara 2, giusto un anno dopo la prima vittoria della S1000RR conquistata da Marco Melandri un anno prima a Donington Park. 

Come già accennato nel titolo, quella tra Toprak Razgatlıoğlu e BMW è una scommessa già vinta. Il marchio tedesco non vinceva da quasi tre anni, non avendo mai trovato un pilota degno degli investimenti fatti dal punto di vista tecnico. Dall'altro lato, Razgatlıoğlu cercava un costruttore che gli desse la piena fiducia per cercare di contrastare il dominio Ducati. Una vittoria non mette di certo la coppia BMW-Razgatlıoğlu nelle condizioni di favoriti per il titolo, ma sicuramente il turco va contato per la vittoria ogni weekend. 

Valentino Aggio

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