Marquez vs Bezzecchi, la lotta che accende il Sachsenring
Marquez vs Bezzecchi, la lotta che accende il Sachsenring ! Credits: Ducati Corse / MotoGP

Sprint bagnata, Sprint… combattuta: quella andata in scena al Sachsenring, infatti, è stata una gara breve di MotoGP decisa all'ultimo giro, con un super Marc Marquez che, pur faticando più del previsto, alla fine ha avuto la meglio su un super Marco Bezzecchi, a lungo in testa alla Sprint del GP di Germania.

Marquez in modalità Sachsen-King

Sotto la pioggia tedesca, nulla sembrava poter fermare Marc Marquez… tranne sé stesso. Scattato bene dalla pole position, lo spagnolo è finito clamorosamente lungo alla prima curva, perdendo diverse posizioni. Tuttavia, l'otto volte Campione del Mondo non ha perso la calma e, giro dopo giro, ha ritrovato il ‘suo’ ritmo, andando così a cogliere la decima vittoria stagionale nelle Sprint. 

Al termine della gara, ai microfoni di SkySport, lo spagnolo ha spiegato cos'è successo nella prima parte di gara:

In generale ho fatto fatica sia nella prima curva che nei primi 2/3 giri, non riuscivo a mandare in temperatura la gomma. Alla prima curva avevo in mente di staccare tardi, andare dentro forte e girare tardi perché sapevo che così avrei rischiato meno, qui può sempre arrivare qualcuno all’interno a cui si chiude l’interno ed è un attimo finire a terra. Purtroppo questa strategia non mi è riuscita bene, ma dopo piano piano mi son trovato bene. Ho preso forse un po’ troppi rischi per recuperare Bezzecchi, ma oggi ci stava perché è il compleanno del capo [Gigi Dall’Igna] ed è per lui [ride]!

Tornando poi sulla partenza - l'unico vero ‘errore’ commesso fin qui - Marc non si è nascosto:

Come ho detto ho staccato tardi, non ho preso bene i riferimenti, ma la velocità era giusta. Ho lasciato un po’ il freno davanti perché pensavo di poterla fermare di più nell’ultima parte, ma non è stato così perché entrambe le gomme non erano in temperatura. Ho visto che la moto di iniziava a muovere e si bloccava dietro, ho lasciato andare e sono andato largo. Potevo tenerla più stretta? Sì, ma con più rischi e in quella curva che è un po’ in discesa si sarebbe chiuso il davanti.

Alla fine è arrivata l'ennesima vittoria in una Sprint, ma con più rischi del solito. Un aspetto che Marquez non vuole sottovalutare, pur riconoscendo i passi avanti fatti in condizioni di bagnato:

Oggi siamo contenti del risultato, ma ho preso troppi rischi. Come sapete sto lavorando sul mio autocontrollo e sul rimanere calmo, oggi anche un secondo posto sarebbe stato buono perché ho rischiato di cadere diverse volte, anche quando ho passato Quartararo si è visto che ero molto al limite… Oggi soprattutto nei primi due giri ho rischiato parecchio, ma poi ho detto ‘devo andare come so io, se cado non importa’ e alla fine mi sentivo sicuro e quel che è più importante è che sentivo la moto e che abbiamo fatto un passo importante sul bagnato, cosa che a Le Mans e Silverstone non è successa.

Rischi che il ‘Cabroncito’ ha corso ben consapevole delle conseguenze, tanto nel bene quanto nel male, come ha lui stesso ammesso: 

Mi fa più paura cadere e farmi male, non per il dolore, ma per l’idea che potrei perdere delle gare. Oggi ero molto concentrato ed è la cosa più importante, e come mi ha detto un amico ‘hai vantaggio per gestire, ma anche per usarlo’: non voglio usarlo per cadere, ma se succede almeno siamo ancora davanti per un po’…

Bezzecchi ci crede, ma non basta

Dall'altre parte ecco Marco Bezzecchi, secondo al traguardo nonostante una Sprint condotta in testa dall'inizio al penultimo giro, fino all'attacco decisivo di Marc Marquez. Scattato dalla prima fila, il riminese si è subito messo davanti a tutti, macinando giri veloci a raffica, ma tutto ciò non è bastato davanti all'incredibile rimonta dello spagnolo. 

Un passo impossibile da tenere, coma ha ammesso lo stesso ‘Bez’ al termine della Sprint ai microfoni di SkySport: 

Sicuramente mi sarei divertito di più se ci fosse stato un giro in meno…In generale sono contento, è stata una bella gara. Onestamente alla fine ero un po’ impiccato con la gomma dietro, soprattutto nel T3 dopo la curva 8 quando inizia la salita, spinnavo tantissimo e non riuscivo a prendere velocità, lì ho iniziato a perdere piano piano e Marquez mi ha passato. Avevo 1.1” su Quartararo, poi quando mi hanno dato Marquez a 1.5” ho detto ‘ok, ora bisogna spingere forte’ perché sicuramente lui stava venendo su forte. Lì ho fatto subito il mio miglior giro, però io più di così non ne avevo, quello era il problema, non avrei potuto fare di più e non sarebbe bastato per essere più veloce di lui. Forse con un po’ più di grip sarei andato un po’ più forte, però alla fine sono andato così.

L'alfiere della Casa di Noale, ancora a podio dopo l'ottimo weekend di Assen, ha poi raccontato cos'è successo all'ultimo giro, quando Marquez ha portato a termine il sorpasso decisivo: 

Lui è stato bravo perché non ha lasciato subito i freni, nel senso che non mi si è affiancato subito, ha lasciato i freni un po’ dopo ‘spingendomi’ un po’ a sinistra e lì ho dovuto lasciare un po’ i freni anche io. Speravo di poter incrociare ma sono andato largo anche io. Sapevo che stava arrivando, e pure forte, ho staccato più forte che ho potuto ma era già lì…

Giorgia Guarnieri

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