F1 | L’indiscrezione olandese: Horner pronto a ripartire da Alpine
Il manager inglese starebbe valutando l'ingresso nel team di Enstone, acquistando anche diverse quote societarie.

In questi anni Der Telegraaf, importante organo di stampa olandese molto vicino al clan Verstappen in F1, ci ha abituato a diversi scoop rivelatisi poi attendibili. L’attenzione dei maggiori cronisti di Amsterdam, oggi, si sta concentrando in particolare sull’ex team principal Red Bull Christian Horner, il quale starebbe lavorando per mettere insieme una cordata di investitori per acquistare le quote attualmente detenute da Otro Capital in Alpine, pari al 24% del totale.
Un rientro in grande stile
La separazione tra Horner e Red Bull aveva fatto molto rumore all’interno del paddock F1, tant’è che anche in queste ultime ore vi abbiamo reso conto della coda di veleni tra il manager inglese e il superconsulente Helmut Marko, peraltro anch’egli giubilato dal team di Milton Keynes. Chris non è certo una persona facile da gestire, può anche non risultare particolarmente simpatico, ma sicuramente è uno dei manager di più grande successo degli ultimi vent’anni nel Circus. Per questo, praticamente tutti gli addetti ai lavori sono certi che il suo sia solo un arrivederci, sicuramente non un addio.
Le notizie arrivate in questi giorni dall’Olanda sembrerebbero avvalorare questa ipotesi. Horner, però, non sarebbe solo interessato ad un ruolo da team principal, ma vorrebbe entrare in un team come membro del board, acquistando quote societarie. E la squadra in questione sarebbe quella oggi gestita dall’amico Flavio Briatore, Alpine, che nella prossima stagione si troverà a correre con le power unit Mercedes (ci torneremo). Per entrare in società, almeno stando a quanto riportato dal De Telegraaf, starebbe cercando di mettere insieme una cordata di investitori in grado di acquistare il 24% delle quote societarie del team di Enstone, attualmente detenute da Otro Capital. È infatti cosa nota che il fondo americano, tra i cui investitori figurano star come il golfista Rory McIlroy e l’attore Ryan Reynolds, abbia messo sul mercato la propria quota.
Sarebbe senza dubbio un gran colpo per Horner, che potrebbe anche tornare operativo in sede e al muretto già da aprile 2026, una volta esaurito il proprio periodo di gardening, obbligatorio per regolamento quando si termina un rapporto con un team in F1. Ma sarebbe altrettanto una bella mossa per un team come Alpine, disperatamente ultimo nel 2025.
Una sfida complicata ma non impossibile

Facciamo subito una doverosa premessa: al momento stiamo viaggiando serenamente nel campo delle ipotesi. Da parte dello stesso interessato non ci sono conferme in merito; neppure smentite, a dire la verità, e questo rende la situazione ancora più interessante. Certo, vedere Christian Horner in un muretto (o in un box) con una divisa diversa da quella di Red Bull sarebbe qualcosa a cui dover fare l’abitudine, ma per lui ciò rappresenterebbe una sfida molto intrigante.
Innanzitutto, si troverebbe ad entrare in una realtà molto diversa da quella a cui era abituato, e che non sta affrontando un momento facile. Alpine, da diretta emanazione del marchio Renault nel mondo delle corse, è diventata il fanalino di coda del gruppo, e il board del team con Flavio Briatore in testa ha deciso di effettuare, per il 2026, una vera e propria rivoluzione, spegnendo di fatto i propulsori fabbricati a Viry-Chatillon per abbracciare le prestazioni e l’affidabilità di Mercedes. Una scelta dura, che ha fatto storcere il naso a molti, ma che potrebbe essere interessante.
Tra il serio e il faceto, però, ci viene da fare una considerazione, pensando a Horner in divisa Alpine. L’inglese, infatti, se l’operazione andasse in porto, si troverebbe a dover trattare, o comunque ad avere rapporti “stretti” con la sua nemesi, il suo rivale di sempre, Toto Wolff. Sarebbe una ironia della sorte per nulla scontata, considerando che i due in questi anni sono stati un po’ i Pat Garrett e Billy the Kid del Circus (decidete voi i ruoli di ognuno, per carità).
Al di là di tutto, sarebbe certamente un’altra bella storia da raccontare, e il ritorno di Horner certamente contribuirebbe a dare ulteriore pepe ad una stagione già di per sé cruciale. Per Alpine, però, sembra proprio che il lavoro da fare sia tanto, e difficilmente un riassestamento a livello societario potrà bastare.
Nicola Saglia