F1 | Helmut Marko vuota il sacco dopo l'addio a Red Bull: "Horner? Un bugiardo"
L’ex consulente Red Bull rompe il silenzio: accuse pesanti all’ex team principal e uno sguardo amaro su un Mondiale perso per un soffio
Helmut Marko ha deciso di parlare senza più filtri. A pochi giorni dall’ufficializzazione dell’uscita anticipata dalla Red Bull, concordata con il gruppo austriaco dopo oltre vent’anni di collaborazione, l’82enne ex-consulente e responsabile del vivaio ha puntato apertamente il dito contro Christian Horner, riaprendo ferite mai del tutto rimarginate all’interno del team di Milton Keynes.
In un’intervista concessa all'olandese De Limburger, Marko ha raccontato un rapporto ormai deteriorato negli ultimi anni, fatto – a suo dire – di “tattiche scorrette” e di una gestione del potere che si sarebbe progressivamente spostata lontano dall’Austria. Pur respingendo l’idea di una vera e propria guerra personale, l’austriaco non ha nascosto come la rottura con Horner sia stata inevitabile: “Con Dietrich Mateschitz ho fondato la Red Bull Racing nel 2005. Noi prendevamo le decisioni, il potere era in Austria. Dopo la sua scomparsa, tutto è cambiato”.
Le accuse: “Horner ha tentato di farmi fuori”
Secondo Marko, la svolta risalirebbe già al 2022, quando Horner avrebbe iniziato ad avvicinarsi al socio thailandese Chalerm Yoovidhya, intuendo il peggioramento delle condizioni di salute di Mateschitz. “Dopo la morte di Didi, Christian ha fatto di tutto per prendere il controllo con l’appoggio di Yoovidhya. Da parte austriaca ho cercato di impedirlo”, ha spiegato, arrivando ad accusare l’ex team principal di aver tentato più volte di estrometterlo.
Tra gli episodi più controversi, Marko cita le voci circolate nel 2024 su un presunto ritardo nello sviluppo della power unit 2026 e sul rischio di perdere Ford come partner tecnico. “Non ho mai detto nulla del genere. Horner voleva usare quelle indiscrezioni per farmi sospendere”, ha ribadito, sostenendo che solo l’intervento di Max Verstappen a Gedda avrebbe evitato il peggio.

Il rimpianto Mondiale: “Così Max ha perso il quinto titolo”
Proprio Verstappen è al centro della riflessione più pesante di Marko: secondo lui, la decisione di licenziare Horner è arrivata troppo tardi. “Le prestazioni stavano calando. Se avessimo agito prima, avremmo rimesso tutto in carreggiata e Max avrebbe vinto il quinto Mondiale consecutivo. Ne sono assolutamente convinto”. Un’affermazione che pesa, considerando i soli due punti che hanno separato l’olandese dal titolo perso contro Lando Norris dopo una rimonta clamorosa.
Alla fine, anche il rapporto tra Horner e Yoovidhya si sarebbe incrinato. “Siamo riusciti sempre più spesso a dimostrare che mentiva su molte cose. Quando anche Chalerm se n’è reso conto, ha cambiato idea”, ha rivelato Marko, spiegando come questo abbia portato alla separazione definitiva tra Red Bull e il manager britannico lo scorso luglio.
Un'era che finisce con molte ombre
Nei giorni scorsi, lo stesso Marko ha salutato la squadra con un’uscita presentata ufficialmente come “di comune accordo”. Una definizione che l’austriaco ha liquidato con sarcasmo: “Pure sciocchezze”. Parole che certificano un clima tutt’altro che disteso e che raccontano, forse meglio di qualsiasi comunicato, il tramonto di un’era dorata segnata da successi in pista ma anche da profonde fratture dietro le quinte.
Marco Privitera