© Ferrari Media Centre
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È dominio Ferrari AF Corse alla 6 ore di Spa-Francorchamps del WEC: la casa del Cavallino Rampante vince in entrambe le categorie sul circuito belga, conquistando una doppietta in classe Hypercar, mentre nella LMGT3 chiude al primo e al terzo posto.

A vincere la corsa è stata la 499P #51 di Alessandro Pier Guidi-James Calado-Antonio Giovinazzi, alla seconda vittoria consecutiva dopo quella di Imola, che ha preceduto la vettura gemella #50 di Nicklas Nielsen Nielsen-Miguel Molina-Antonio Fuoco. Terzo posto per l'Alpine #36 di Mick Schumacher-Frederic Makowiecki-Jules Gounon.

In classe LMGT3 successo per la 296 di Vista AF Corse #21 di Alessio Rovera-Simon Mann-Francois Herriau, precedendo la Ford Mustang #88 di Proton Competition condotta da Stefano Gattuso-Gianmarco Levorato-Dennis Olsen, mentre terza è l'altra Ferrari di Vista AF Corse, la #54 di Francesco Castellacci-Thomas Flohr-Davide Rigon.

Doppietta Ferrari in Hypercar

Il risultato era quello pronosticato dopo le qualifiche, ma è arrivato in maniera certamente più tirata di quanto ci si aspettasse: la Ferrari ha conquistato una doppietta anche a Spa, ottenendo la terza vittoria nelle prime tre gare del Mondiale Endurance 2025. A vincere non è stata però la #50, che era sembrata la favorita almeno fino ad una mezz'oretta dalla fine, ma la #51, che ha avuto una gara decisamente più travagliata.

Se la #50, infatti, partita dalla pole, era rimasta stabilmente nelle prime due posizioni per tutta la corsa, la #51 era stata più ingarbugliata, venendo risucchiata nel gruppo durante la prima parte di gara. Nella seconda metà di gara è riuscita però a ritornare in lotta per il podio con la #50 e con la #36.

La svolta della gara è arrivata nell'ultimo quarto di gara, a meno di un'ora e mezza dalla fine: tutte le vetture in classe Hypercar hanno effettuato un pit stop consce di dover effettuare uno splash and go, mentre la #50 ha allungato il più possibile arrivando a fermarsi a 58 minuti dalla fine. Nielsen è quindi entrato in gestione, mentre Pier Guidi ha iniziato a girare velocissimo per cercare di colmare i 35-40 secondi del pit stop che avrebbe dovuto fare in più rispetto ai compagni di squadra. Lo stint del pilota italiano è stato fenomenale, e quando ha effettuato l'ultimo rabbocco a un quarto d'ora dalla fine è riuscito a balzare davanti alla vettura gemella di Nielsen, fino a quel momento impegnato nella gestione. Questa, a sua volta, è riuscita comunque a tenersi dietro l'Alpine #36 anche grazie a due FCY nel finale, portando a casa il secondo podio stagionale dopo la vittoria di Lusail, anche se certamente la delusione è stata tanta visto che il successo era alla portata.

L'unico neo della gara per Ferrari e AF Corse è stata la gara della #83 di Kubica-Ye-Hanson, che, partita in seconda posizione, nella prima parte di corsa ha sofferto tantissimo, prima di dover rientrare nel garage per un problema allo scarico. Alla fine è riuscita a concludere la gara, seppur a 39 giri di ritardo dalla vetta della corsa.

Alpine sul podio, gran rimonta di Toyota

Chiude al terzo posto l'Alpine #36, che durante la gara si era dimostrata molto in forma, tanto da lottare per la vittoria. Makowiecki nei primi giri è stato scatenato, e la vettura francese era riuscita a passare al comando grazie ad un undercut nel corso della seconda sosta. Dopo aver perso la posizione a due ore dalla fine, dopo aver fatto un pit stop più lento delle due Ferrari per aver cambiato le gomme, nel finale Schumacher ha provato a scombinare le carte anticipando la penultima sosta per levarsi dal traffico, ma non è riuscito ad essere abbastanza veloce da colmare il pit stop in più rispetto alla #50. Dopo essere rientrato alle spalle della Ferrari, non è però riuscita ad attaccarla, perdendo anche un po' di tempo in una lotta con la Toyota di De Vries. Nonostante una vittoria sfuggita, è comunque il secondo podio consecutivo per l'Alpine #36, che conferma il grande inizio di stagione per la squadra francese.

Chiude al quarto posto la Toyota Gazoo Racing #8 di Buemi-Hartley-Hirakawa, che dopo una qualifica disastrosa è riuscita a rimettersi in carreggiata grazie ad una buona rimonta e ad un'ottima strategia. La vettura giapponese ha preceduto le due Cadillac di Jota, la #12 e la #38, mentre terminano la zona punti la Toyota #7, l'Alpine #35, la Porsche-Penske #9 e la BMW WRT #15.

LMGT3, due AF Corse sul podio, seconda la Mustang

6h Spa WEC
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Vittoria per la Ferrari #21 di Vista AF Corse, che nonostante un Drive Through ottenuto nella prima parte di gara, è riuscita a recuperare anche grazie agli incidenti e ai problemi tecnici che hanno colpito i rivali. La 296 GT3 ha chiuso la gara con ben 40 secondi di vantaggio sulla Mustang #88 di Proton Competition, mentre non è stata completata la rimonta della #54, che nel finale ha provato a prendere la Ford senza riuscire però a farcela. Il distacco tra le due è stato inferiore ai 2 secondi.

Completano la zona punti anche Proton Competition #77 (Sousa-Tuck-Barker), Heart of Racing #27 (James-Robichon-Drudi), Racing Spirit of Leman #10 (De Boer-Barrichello-Hasse Clot), Mathey 1ST Phorm #92 (Hardwick-Pera-Lietz), Akkodis ASP Team #78 (Robin-Gehrsitz-Nakayama), WRT #46 (Al Harthy-Rossi-Van Der Linde) e Iron Dames #85 (Martin-Frey-Gatting).

Le classifiche dopo la 6 ore di Spa del WEC

Classifica WEC 6h Spa
La classifica della 6 ore di Spa © AlKamelSystems.com

In Hypercar Ferrari comanda in tutte le classifiche: tra i piloti la #51 è prima con 75 punti, davanti alla #50 a 57 e alla #83 a 39; tra i costruttori, il Cavallino ha 136 punti, contro i 71 di Toyota. Primato anche nella classifica dedicata ai privati, con la #83 di AF Corse che, comunque, ha battuto ancora una volta la #99 di Proton Competition (88 a 45 punti).

In classe LMGT3 la #33 di TF Sport di Keating-Juncadella-Edgar resta ancora in testa alla classifica con 44 punti, ma la #21 sale in seconda posizione a 40.

Il prossimo appuntamento del Mondiale Endurance sarà nel weekend 14-15 giugno, e sarà quello più atteso, ossia la 24 ore di Le Mans.

Alfredo Cirelli