F1 | GP Canada, Red Bull: il reclamo non basta, Max tiene il team a galla
Il team di Milton Keynes ora deve guardarsi dal ritorno di Mercedes, che ha portato entrambi i suoi piloti a podio sul San Lorenzo.

Il secondo posto di Max Verstappen è stato sicuramente il risultato migliore possibile per il team Red Bull a Montreal, anche superiore rispetto alle possibilità della vettura stessa. La squadra di Horner ha anche provato in qualche modo a vincere la gara per vie legali, ma il reclamo contro George Russell è stato rigettato dagli stewards. Contro una Mercedes così, però, da qui in avanti la sensazione è che servirà ben altro.
Russell troppo lento dietro la Safety? Non per gli stewards
Il post gara del GP canadese è stato animato da diverse situazioni che sono finite sotto la lente d’ingrandimento del board dei commissari di gara. In particolare, Red Bull ha fatto reclamo contro il vincitore della gara George Russell, reo, secondo gli uomini di Christian Horner, di avere rallentato troppo in regime di Safety Car, uscita in seguito al contatto tra Piastri e Norris, e di avere così messo in difficoltà Max Verstappen alle sue spalle.
L’olandese, nel momento incriminato, era addirittura arrivato ad affiancare il leader della gara mentre entrambi si trovavano dietro la vettura di sicurezza. Eventualità, questa, vietata dal regolamento dopo i fatti di Abu Dhabi 2021. Per questo motivo, l’esposto di Red Bull è sembrato da subito una difesa in vista di una possibile indagine della FIA. Una penalità per Max, infatti, comporterebbe un race ban a causa del raggiungimento dei dodici punti sulla Superlicenza. Come appiglio, Horner ha portato ad esempio l’episodio di Singapore 2022, con i cinque secondi inflitti a Sergio Perez per lo stesso motivo. Nonostante ciò, però, il tutto si è concluso con un nulla di fatto, con gli stewards guidati da Enrique Bernoldi che, dopo aver ascoltato la spiegazione di Mercedes e Russell, hanno deciso di non andare a punire il vincitore.
Accettiamo la spiegazione del conducente della vettura numero 63 (Russell, ndr) riguardo all'incidente e riteniamo che il conducente della vettura numero 63 non abbia guidato in modo errato frenando dove lo ha fatto o nella misura in cui lo ha fatto. Il conducente della vettura numero 63 non ha commesso nessun comportamento antisportivo.
A Red Bull ora serve qualcosa in più
Penso che fosse inevitabile che ci fosse del potenziale gioco di astuzia. È qualcosa di cui abbiamo parlato dopo il briefing dei piloti con il Direttore di Gara. Solo per rendere tutti consapevoli di questa situazione. Perché è chiaro che quel tipo di cose può succedere in pista. A proposito di Max, penso che sia stato impeccabile per tutto il weekend. Ha fatto un’altra gara molto buona oggi.

Queste le parole di Christian Horner al termine della gara e della controversia relativa al reclamo inoltrato agli stewards. Tutto sommato, la condotta di gara di Max è sembrata veramente vicina alla perfezione, come ha sottolineato Horner. L’olandese è stato l’unico ad impensierire fino alla fine George Russell e la Mercedes per la vittoria, in una giornata in cui le McLaren hanno mancato l’appuntamento con il podio, e lo avrebbero mancato anche senza il contatto tra i propri due piloti.
Occorre però essere attenti nelle valutazioni, perché ora Verstappen si trova a 21 punti da Norris e 43 da Piastri, ma la sensazione è che qualcosa sia cambiato in casa Mercedes, con la nuova sospensione che finalmente ha iniziato a lavorare nel modo che Simone Resta e tutti gli altri uomini delle Frecce d’Argento si aspettavano. È qui che deve entrare in gioco in maniera importante Red Bull, e non solo con richiami post gara diretti agli stewards.
Francamente, si continua a far fatica a capire quale sia il reale valore della macchina, considerando che Yuki Tsunoda ha terminato ancora una volta fuori dai punti. Il giapponese, così come chi lo ha preceduto, continua a non essere a suo agio, a faticare in tutto e per tutto. Il secondo posto di Verstappen non può essere considerato come una vittoria, non con i due McLaren fuori dal podio. Ovvio, rosicchiare punti ai leader del campionato è certamente importante, ma essere nella morsa delle due Mercedes deve per forza far scattare qualche campanello d’allarme a Milton Keynes.

Intanto, Verstappen ha scongiurato l’assenza nel primo dei due GP di casa in Austria, e già questo, viste le arie che tirano, è una piccola vittoria.
Nicola Saglia