Credits: MV Agusta
Credits: MV Agusta

Il WorldSSP ha chiuso il round di Cremona e in questa occasione abbiamo avuto l'opportunità di parlare con Bo Bendsneyder, pilota di MV Agusta al suo primo anno nella categoria, dopo il passaggio dalla Moto2.

La vittoria ad Assen e il ritorno in Italia: “È una bella sensazione”

Reduce dalla vittoria sul tracciato di casa, Bo Bendsneyder ha disputato la prima gara di casa del suo nuovo team, MV Agusta Reparto Corse, portando a casa un settimo posto in Gara 1 e una quinta posizione in Gara 2 sulla pista di Cremona.

Prima di tutto congratulazioni per la tua vittoria ad Assen: due settimane dopo come ti senti?
Mi sento bene, l’inizio di stagione è stato molto positivo, sono contento del team, abbiamo avuto prima la mia gara di casa e ora abbiamo la gara di casa della squadra ed è una bella sensazione.

La tua carriera in Moto2 si è fermata a Misano, ora sei di nuovo in Italia, quasi un anno dopo, con un nuovo team, una nuova moto e in un nuovo campionato: quali sono gli obiettivi per questo 2025?

Quest’anno stiamo lottando per le posizioni di testa e quindi l’obiettivo è quello di continuare a finire le gare nelle prime posizioni, ovviamente vorremmo sempre vincere, ma ci sono dei weekend in cui il massimo che possiamo fare è un quarto o un quinto posto e noi dobbiamo fare il massimo possibile per il campionato. La cosa più importante è quella di restare sempre nelle posizioni davanti.

Su sei gare corse in tre weekend di gara hai già portato a casa cinque podi, ti consideri un potenziale campione del mondo nel tuo anno da rookie?

Spero di esserlo e questo è sicuramente il target, ma dobbiamo vedere weekend dopo weekend. Questo fine settimana sarà la prima volta che correrò su questo circuito con il team e dobbiamo vedere com’è il feeling sulla moto. Gli altri piloti hanno già avuto la possibilità di correre qui e di provare la pista, ma se noi dovessimo riuscire ad essere sempre davanti potremmo lottare anche per il campionato. 

bo bendsneyder in pista a cremona nel 2025
Credits: Bo Bendsneyder su Instagram

Prima volta a Cremona: “Dobbiamo fare più giri per capire il circuito”

Questa è stata la prima volta per il pilota olandese sulla pista italiana e dal suo lato del box è stato necessario prendere confidenza velocemente con il tracciato, in modo tale da mettersi in pari a livello di prestazioni con i suoi diretti avversari. 

Questa è la prima volta in tutta la tua carriera che corri su una moto italiana, in un circuito italiano e davanti ai fan italiani: quali sono le differenze nell’atmosfera che hai potuto notare fino ad ora?

Essere con una moto italiana e con un team italiano è molto bello, penso ci saranno molti ospiti speciali questo weekend e fino ad ora ho avuto solo sensazioni positive.

Tu non hai mai corso su questa pista, ma gli altri piloti si: quali sono le tue aspettative a livello tecnico dopo aver visto i tuoi colleghi guidare?

La cosa principale è che non avremo molti giri prima delle gare, quindi la prima sessione di Prove Libere sarà fondamentale per prendere più confidenza possibile sulla moto, mentre su circuiti che già conosci di solito puoi permetterti di fare meno giri e concentrarti di più set up. Qui dobbiamo fare più giri per capire il circuito e ci vorrà sicuramente più tempo, ma credo che alla fine arriveremo lo stesso al risultato.

Quali sono le aree della moto in cui ancora dovete migliorare rispetto a quelle in cui vi sentite più forti?

Il nostro punto debole sono le partenze e tutti stiamo facendo fatica, credo che il problema sia con la frizione. Dobbiamo migliorare perchè ad esempio in Australia siamo partiti primi e alla prima curva eravamo decimi, Portimao è stato leggermente meglio e abbiamo visto di poter lottare per le prime posizioni, ad Assen in Gara 2 è stata più o meno la stessa cosa, non abbiamo avuto una partenza perfetta, puoi partire secondo ma dopo due curve sei sesto o settimo e stiamo perdendo troppo terreno in partenza. Il lato positivo è che il nostro passo gara è piuttosto buono, quindi possiamo lottare fino all’ultimo e penso che siamo tra i più forti nel fine gara, serve solo migliorare la prima parte.

Nel calendario del 2025 ci sono delle gare in cui speri di fare bene perchè hai un rapporto particolare con il circuito?

La migliore è sicuramente Assen, è il mio Gran Premio di casa, mi piace molto il circuito e credo che siamo riusciti a fare piuttosto bene lì. Anche le gare italiane sono importanti per me, voglio fare bene per il team e avremo due occasioni per farlo, qui a Cremona e a Misano. Ci sono però altri circuiti dove non ho mai corso come Most, Magny-Cours e Donington e questi saranno weekend particolari perchè non conosco il circuito e avrò solo 40 minuti per girare e poi ci sarà direttamente la qualifica.

L'arrivo in Supersport e il futuro della categoria: “In tre anni sarà meglio della Moto2”

Bo Bendsneyder arriva nel mondiale di WorldSSP dopo diversi anni di Moto2 e il primo approccio con la categoria è stato decisamente positivo, a detta del pilota olandese.

Passando dal paddock di Moto2 al paddock di Supersport, quali sono le maggiori differenze che hai notato in termini di atmosfera e di tipologia di piloti che ci corrono?

Preferisco decisamente il paddock di Supersport, anche se credo che il grosso problema sia che da fuori le persone che guardano la MotoGP vedono questo ambiente come inferiore rispetto al motomondiale e sinceramente lo pensavo anch’io prima di venire qua. In questo paddock ci sono persone con molta passione e il livello è piuttosto alto, Manu Gonzalez ad esempio è passato dalla Supersport alla Moto2 e ora sta vincendo. Qui c’è più passione, i team e i piloti si parlano molto tra di loro e ad esempio la sera possono uscire a bere qualcosa insieme, mentre in MotoGP c’è molto più business. 

Molti piloti hanno fatto e stanno facendo il passaggio dalla Moto2 alle Supersport, vedi questa cosa come una tendenza in crescita?

La Supersport sta diventando sempre più popolare e prima di me, dal mio punto di vista, uno dei primi che l’ha fatto e ha fatto una grande differenza è stato Andrea Locatelli e poi dopo di lui Nicolò Bulega e Lorenzo Baldassari. ora credo di essere io quello che sta dimostrando che anche se non hai il pacchetto giusto per correre in Moto2, c’è un’altra possibilità. Molti piloti con cui ho parlato mi hanno già detto che sembra piuttosto promettente e che sembro molto più felice. Credo che nei prossimi anni il livello in Supersport crescerà ancora di più e anche quello di Superbike: se continua così secondo me in tre anni il livello del WorldSSP sarà più alto di quello in Moto2, perchè molti piloti verranno qui. 

Cosa cambia invece in termini di stile di guida e di sensazioni sulla moto?

Non ho avuto grandi sorprese nel fare il cambio, anzi mi aspettavo che il gap di prestazione fosse molto più grande. Alla fine le moto stradali hanno un livello di performance così alto - e anche il prezzo - che in molti circuiti giriamo due secondi più lenti rispetto ai tempi della Moto2 e questo dimostra che anche una moto stradale può essere performante. 

L’allenamento è cambiato in previsione delle gare?

No, ho tenuto lo stesso tipo di allenamento che tenevo in Moto2 e secondo me in Supersport è forse più impegnativo perchè ci sono due gare e alla fine guidi molto di più che in Moto2. 

Nell'anno da rookie si pensa subito alla Superbike: “Tutto dipende da Toprak”

Nonostante questo sia il primo anno di Bendsneyder nel mondiale Supersport, il pilota numero #11 sta già pensando al suo futuro, ponendosi come obiettivo quello di arrivare in Superbike entro i prossimi due anni.

Nonostante sia il tuo primo anno in Supersport, pensi di passare in Superbike nel breve termine?

L’obiettivo è andare in Superbike e lo è sempre stato fin da quando sono arrivato in questo paddock, ora abbiamo un contratto per un anno ed è abbastanza presto nella stagione per parlarne, ma credo che le trattative saranno piuttosto veloci. Il mio obiettivo però è quello di fare bene quest’anno e poi si vedrà, secondo me con dei buoni risultati le offerte arriveranno, ma tutto dipende da cosa farà Toprak. In base a come si muove lui e alle offerte che arriveranno deciderò che cosa fare, ma se rimango in Supersport sarà sempre con lo stesso team e con la stessa gente. 

Da Cremona - Valentina Bossi

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