FX Racing Weekend | Paddock Walk Varano - 31/5/2025

GP Spagna
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Il weekend del GP Spagna era attesissimo, oltre che per l'introduzione di nuovi aggiornamenti da parte di quasi tutti i team, anche per la temutissima (per alcuni team) direttiva tecnica della FIA sulla flessibilità della ali anteriori che, nelle intenzioni dei competitors della McLaren, avrebbe dovuto ridurre, se non annullare, il vantaggio tecnico del team di Woking. Ma la prima giornata del Montmelò appena andata in archivio non sembra aver ribaltato le gerarchie in pista mostrate nei primi otto appuntamenti stagionali.

MCLAREN DAVANTI MA OCCHIO A MAX

Prima al mattino con Lando Norris, prima al pomeriggio con Oscar Piastri. E' stata questa la risposta della McLaren alla ridda di voci e indiscrezioni che l'avrebbero voluta soccombere agli avversari in virtù della Direttiva Tecnica sulla flessibilità della ali anteriori e controlli molto più stringenti delle stesse. Come se nulla fosse successo, le vetture papaya fin dai primi metri percorsi sul circuito del Montmelò hanno ricominciato esattamente da dove avevano terminato il GP Monaco, con sia Norris, sia Piastri apparsi immediatamente a proprio agio e dettando immediatamente il ritmo, a tratti insostenibile per il resto della concorrenza. A fare da terzo incomodo, però, non è da escludere assolutamente Max Verstappen che, come a Imola, si è inserito tra i due orange, segnando lo stesso tempo di Norris nelle FP2 e con un buon passo gara nelle simulazioni effettuate sia con gomma morbida che con gomma media, a dimostrazione di un buon bilanciamento trovato sulla sua Red Bull.

GP Spagna
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

RUSSELL MINA VAGANTE, FERRARI ENIGMATICA

Chi può sorridere in questa prima giornata di attività in pista è sicuramente George Russell. L'inglese della Mercedes, dopo l'opaco weekend monegasco, si è ripresentato nelle posizioni di alta classifica piazzando la sua W16 in seconda posizione a 286 millesimi dalla vetta una volta montata la gomma soft nel pomeriggio, con il lavoro della mattinata concentrato principalmente nei long run, il vero tallone d'Achille del team di Brackley, con tempi decisamente altalenanti e crescenti di pari passo con il degrado gomme. Chi cercava risposte in queste weekend, per il momento non trovate, è la Ferrari. I team di Maranello, dopo il fine settimana quasi perfetto di Montecarlo, è ritornata alle prestazioni pre Monaco chiudendo in P4 con Charles Leclerc e in P11 con Lewis Hamilton, con entrambi i piloti che non hanno trovato il cosiddetto giro perfetto nella simulazione qualifica, regredendo in maniera piuttosto inspiegabile anche nella simulazione sul passo gara (che in mattinata aveva dato ottimi riscontri) per via di una macchina definita inguidabile soprattutto dal sette volte Campione del Mondo.

GP Spagna
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

BENE ALONSO E GASLY

La piena presa dei poteri da parte di Adrian Newey sembra aver rivitalizzato l'Aston Martin e Fernando Alonso. L'asturiano, dopo l'ottima prestazione di Montecarlo seppur non culminata con la top 10 per via di un ritiro, anche nel venerdì catalano ha certificato la netta ripresa del team di Lawrence Stroll che, soprattutto con Alonso, può ambire alla zona punti. Zona punti che sembra essere alla portata anche di Pierre Gasly che, dopo il ritiro di Monaco, ha riportato l'Alpine alle spalle dei top team sfruttando la giornata no di Yuki Tsunoda, solamente 13°, e delle due Williams che hanno chiuso le FP2 in P14 e in P15 rispettivamente con Carlos Sainz davanti ad Alexander Albon.

GAMBERO HAAS

Anche nelle retrovie le gerarchie non sono variate, con Lance Stroll (16°), Gabriel Bortoleto (17°) e Franco Colapinto (20°) distantissimi dai rispettivi compagni di squadra, mentre è ritornata ad essere altalenante la Haas solamente in P18 e P19 con Esteban Ocon e Oliver Bearman, con quest'ultimo finito anche in testacoda (fortunatamente senza danni per la sua vettura) in uscita dalla curva 3.

Vincenzo Buonpane