F1 LIVE 🔴 GP USA 2025 - Gara

Credits: Ferrari Official X page
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Diciamolo subito: Ferrari non torna da Austin con la certezza di aver risolto i propri problemi. Nessuna resurrezione Rossa è avvenuta in Texas, terra in cui le speranze e i sogni di team e piloti F1 si sono infranti contro quel muro blu e giallo costruito da Max Verstappen con gli attrezzi forniti da Red Bull. Semplicemente, dalla Music City è arrivata una boccata d’ossigeno, una ventata d’aria fresca che dalle parti di Maranello mancava ormai da troppo tempo. 

Charles resiste più che può: il terzo posto è oro

Indiani, cowboys e enormi praterie in cui cavalcare: questi sono gli ingredienti di ogni film western che si rispetti. E in quella prateria dei motori che è il Circus of the Americas, Charles Leclerc si è preso la parte del nativo in fuga, braccato ma mai domo, costretto a cedere nel finale, quando ormai si preparano a scorrere i titoli di coda. Scattato con le gomme rosse contro le medie degli altri per cercare di sparigliare le carte, ha subito preso la seconda posizione sopravanzando Norris, che gli si è subito messo negli scarichi cercando un varco in cui infilarsi. Cosa che, però, è risultata essere più complicata del previsto. 

I primi venti passaggi di Charles Leclerc sono stati una vera goduria per tutti gli appassionati. Il monegasco ha messo in pista un vero e proprio corso di difesa contro gli attacchi di un pilota alla guida di una vettura nettamente più performante. Norris ha provato a infilarsi sempre in curva 12, alla staccata dopo il lungo rettifilo dell’impianto texano; qui Leclerc ha sempre resistito, perlomeno fino a quando le gomme glielo hanno consentito, andando a chiudere ogni varco in maniera impeccabile. Al 21° passaggio, poi, ha ceduto, e un giro più tardi è stato richiamato ai box. 

Tornato in pista con gomma media, ha introdotto il nuovo set con calma, senza forzare, per poi attestarsi sul passo del 1:38 basso, trovandosi in seconda piazza quando tutti gli altri intorno a lui si sono fermati per effettuare la propria sosta e montare gomme soft. A questo punto, il copione si ha ripetuto, con Norris a caricare alle sue spalle. Dopo i primi attacchi andati a vuoto, l’inglese si è trovato a dover far raffreddare la vettura, e per Leclerc il secondo posto sembrava essere alla portata. Il disturbo aerodinamico causato dalla vicinanza tra i due, infatti, soprattutto nel primo settore, sembrava aver avuto la meglio sulle chances di Lando. Nel finale, però, le gomme rosse più fresche hanno fatto il loro, e il cowboy Lando ce l’ha fatta ad avere la meglio a cinque giri dal termine con una bella manovra, ma che fatica. Per Leclerc, in ogni caso, il terzo posto è grasso che cola, in una stagione complicata come quella attuale, portare a casa un trofeo è un boost non indifferente. 

Ero l’unico con la soft all’inizio e l’ho sfruttata per avere un po’ più di aria pulita; recuperare una posizione subito ci ha certamente aiutato. Andare sul podio qui era certamente molto importante. Devo dire che nella battaglia con Lando mi sono divertito molto. Difficile fare di più, non credo che ne avessimo per la seconda posizione. 

Lewis quarto con brivido finale

Credits: Scuderia Ferrari Official X page

Il buon weekend di Hamilton ha fatto il paio con la gara di Leclerc. L’inglese ha optato per una strategia più “classica”, montando le gomme medie in partenza per poi fermarsi al 32° passaggio per montare le soft. Anche nel suo caso, la partenza è stata ottimale, con il sorpasso su Russell fondamentale per l’andamento della gara. Un Gran Premio, quello di Lewis, vissuto tenendosi alle spalle la McLaren leader del campionato, quella di Piastri, mai sembrato particolarmente in grado di attaccarlo. Nella prima fase, con Leclerc sulle rosse davanti a fare un po’ da tappo, era quasi parso che l’attacco su Norris potesse essere possibile. Anche il duello con il team mate, dopo il sorpasso dell'inglese, non ha portato particolari conseguenze. Nel secondo stint, Hamilton ha dovuto accontentarsi di gestire la quarta piazza, fino al brivido finale, con quella foratura che lo ha tenuto col fiato sospeso fino alla bandiera a scacchi. 

Soddisfatto anche il team principal Vasseur, da diversi giorni nell’occhio del ciclone nonostante le dichiarazioni del Presidente Elkann. La prestazione di oggi cambia poco, molto poco; ma si tratta sempre di un podio, di un terzo posto che se non altro prova ad invertire il trend. 

Abbiamo ottimizzato la prestazione con un focus sulle gomme. Siamo riusciti a metterle nella finestra giusta. Sono molto fiero del team, abbiamo cercato di essere aggressivi con la strategia e abbiamo fatto bene. Sicuramente è difficile superare ad inizio gara, se avessimo tenuto anche Max dietro saremmo rientrati velocemente per montare le medie. Abbiamo fatto questa scommessa e abbiamo fatto bene, il secondo posto non era lontano. La situazione è chiara, anche internamente; a volte non è facile gestire la situazione, ma noi ci dobbiamo concentrare sulle prossime cinque gare per chiudere al secondo posto. Il podio di oggi è bello per il team e per Charles, è stato molto aggressivo e questo ha pagato, ha fatto una gran bella prestazione che sarà una grande spinta per le prossime cinque gare. 

Una rondine non fa primavera, lo ripetiamo; specialmente in quell’inverno lungo e freddo che si sta vivendo in Ferrari. Ma vedere una sorta di reazione fa sempre piacere, anche se resta il dubbio che il discorso della finestra di utilizzo “centrata” in questo caso sia ancora un aspetto difficile da comprendere, anche quando i risultati arrivano. Staremo a vedere; il Messico, forse, ci darà qualche certezza in più. 

Nicola Saglia