24H Le Mans | Apoteosi Ferrari, terza vittoria in tre anni: trionfa la #83 di AF Corse
Successo nella maratona francese per la #83 privata con Kubica, Ye e Hanson. Inter Europol Competition e Manthey 1ST Phorm prime in LMP2 in LMGT3

La AF Corse Ferrari privata #83 vince la 24 ore di Le Mans 2025. Dopo i successi della #51 nel 2023 e della #50 nel 2024, stavolta tocca alla “giallona” guidata da Robert Kubica, Yifei Ye e Phil Hanson, che porta alla casa di Maranello la dodicesima vittoria assoluta nella classica francese e la terza consecutiva dal ritorno nella classe regina dell'endurance.
Onore a Porsche-Penske, che con la #6 di Kevin Estre, Matt Campbell e Laurens Vanthoor, chiude al secondo posto dopo aver provato fino all'ultimo a guastare la festa Ferrari. La vettura della Casa di Stoccarda, partita dall'ultima posizione di classe dopo essere stata esclusa delle qualifiche, ha recuperato alla grande, riuscendo ad impedire la tripletta Ferrari, ma non a riportare Porsche al successo. Terza è la Ferrari #51 di Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado, che forse ha sprecato la possibilità di vincere per colpa di alcune penalità nella notte e di un testacoda di Pier Guidi, mentre è appena giù dal podio la #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Niklas Nielsen.
In classe LMGT3 Porsche vince con la #92 di Manthey 1ST Phorm di Richard Lietz, Ryan Hardwick e Riccardo Pera, dopo aver dominato per buona parte della corsa. In LMP2 vince la #43 di Inter Europol Competition di Jakub Smiechowski, Tom Dillman e Nick Yelloly, nonostante nel finale avessero ricevuto un Drive Through che ha rischiato di buttarli giù dal podio.
Ferrari nella leggenda della 24 ore di Le Mans, onore a Porsche
Loro stessi non si consideravano i favoriti alla vigilia. Molto probabilmente non si vedevano come tali dopo le qualifiche, e certamente non si credeva che potesse esserlo la #83, che delle tre era quella che partiva più indietro, in tredicesima posizione. Invece, le vetture del Cavallino già nelle prime fasi di gara sono state in grado di riportarsi davanti, tanto che intorno alla settima ora erano tutte e tre al comando, lanciate verso una tripletta.
A rompere le uova nel paniere a Ferrari ci ha pensato… la stessa Ferrari. Nella notte e nella prima mattinata, la #50 e la #51 hanno dovuto fare i conti con una serie di problemi, principalmente autoinflitti: qualche penalità, un pit stop extra per microforatura per la #51 e un testacoda dello stesso di Pier Guidi hanno rallentato le due vetture ufficiali. Così è uscita alla lunga la vettura privata, aiutata anche da una gara molto lineare con pochissime interruzioni che ha impedito molte possibilità di recupero. Per la vettura gialla è la seconda vittoria dopo quella ottenuta lo scorso anno a Austin, ma soprattutto è il terzo successo consecutivo per Ferrari a Le Mans, che consente alla Casa di Maranello di portare definitivamente a casa il trofeo dei vincitori. La gioia è soprattutto per Robert Kubica, che dopo quattordici anni dall'incidente che rischiò di compromettere per sempre la sua carriera, può finalmente dire di aver vinto una delle gare più importanti del pianeta con Ferrari.
Porsche ci ha provato fino all'ultimo a rovinare la festa in casa Ferrari, soprattutto grazie ad un monumentale Kevin Estre, che nel primo stint era riuscito ad azzerare la penalità riportandosi in lotta per il podio. Alla fine per la #6 è arrivato un secondo posto a soli 14 secondi di ritardo, un risultato comunque poco pronosticabile dopo le prime tre gare del Mondiale. Porsche è comunque riuscita a impedire la tripletta Ferrari, anche se la vittoria a Le Mans manca oramai dal 2017.
La #51 e la #50 chiudono al terzo e al quarto posto, sicuramente deluse per non essersi ripetute dopo i successi dei due anni precedenti. Ma, soprattutto per la #51, sono punti importanti nei campionati piloti e costruttori, che oramai sembra essere solo una formalità per Ferrari.
Peccato per Toyota, che con la #8 aveva lottato per la vittoria fino a qualche ora dalla fine, prima che l'errore di fissaggio di una gomma al pit stop la facesse sprofondare nelle retrovie. Delude Cadillac, che dopo la prima fila in qualifica vede la prima macchina chiudere in quinta posizione a più di 2 minuti dalla #83. Disastro, per BMW (entrambe le vetture ritirate), Alpine (P10 e P11) e Peugeot (fuori dai punti), mentre Aston Martin può essere soddisfatta di aver chiuso al traguardo con entrambe le macchine.
LMGT3: Vendetta di Porsche su Ferrari, peccato per la #46

Porsche può quantomeno consolarsi con la vittoria in classe LMGT3, ottenuta battendo proprio Ferrari. A vincere è infatti la #92 di Manthey 1ST Phorm, che ha preceduto la Ferrari #21 di Vista AF Corse di Francois Herriau, Simon Mann e Alessio Rovera al termine di una battaglia durata tutta la gara.
Il successo della vettura di Stoccarda è stato favorito dal ritiro della BMW #46 di WRT nella notte, a causa di un problema elettrico. La M4 in quel momento si trovava al comando con margine, ma è stata costretta ad alzare bandiera bianca. Beffa per Valentino, che sembrava potesse essere vicino a conquistare il suo più importante successo fuori dalle moto.
Terza è la Corvette #81 di TF Sport, con Tom Van Rompuy, Rui Andrade e Charlie Eastwood. Beffa per l'Aston Martin di Heart of Racing #27 con il nostro Mattia Drudi, che dopo la pole di giovedì chiude la corsa solo al quarto posto.
LMP2: Inter Europol si ripete

Infine, successo nella categoria di mezzo per Inter Europol Competition, che sancisce una giornata di sport straordinaria per la Polonia dopo la vittoria di Kubica, conquistando un altro successo dopo quello ottenuto un paio di anni fa. La squadra dell'est Europa ha lottato per tutta la corsa con la #48 di VDS Panis Racing e con la #199 di AO by TF, prendendo il margine dopo la notte. Nel finale una penalità sembrava poter azzerare tutti gli sforzi, ma alla fine la #43 è riuscita ad imporsi nonostante il Drive Through.
QUI è possibile trovare la classifica completa della gara.
Alfredo Cirelli