Bagnaia sul gradino più alto del podio in Qatar | Credits: MotoGP
Bagnaia sul gradino più alto del podio in Qatar | Credits: MotoGP

Archiviato il primo GP della stagione, è tempo di fare i primi bilanci per la MotoGP. Nel deserto di Lusail, Francesco Bagnaia ha trionfato da Campione del Mondo, riprendendosi alla grande dopo una Sprint poco brillante. Bene anche Brad Binder, molto consistente in sella a un'ottima KTM, e Jorge Martin, come al solito specialista della Sprint (ma non altrettanto in gara). Grande show per il debuttante Pedro Acosta, nono dopo una gara tutta all'attacco; applausi anche per Marc Marquez, tornato a lottare e divertirsi in sella alla Ducati del team Gresini. 

Meno bene Marco Bezzecchi, ancora poco a suo agio in sella alla GP23. Rimandata anche Aprilia, soprattutto dopo le buone cose viste nella Sprint ma non confermate in gara. Poco da dire su Yamaha e Honda, ancora lontane dalle prime della classe.

I promossi | Bagnaia implacabile, Acosta-show 

FRANCESCO BAGNAIA: 10. Una gara vinta (e dominata) in maniera magistrale. Una prestazione da Campione del Mondo, che si è subito riscattato dopo una Sprint Race opaca. Una prova che conferma la potenza del binomio Pecco-Ducati: è solo la prima gara, è vero, ma chi ben comincia… 

BRAD BINDER: 9. Consistente e veloce, il sudafricano piazza due secondi posti tra Sprint e gara lunga che gli permettono di essere secondo in classifica generale. Un ruolo da “eterno secondo” che inizia a stargli un po' stretto: visto il potenziale di KTM, la prima vittoria in gara potrebbe non tardare molto ad arrivare. 

JORGE MARTIN: 8.5. Il dominatore delle Sprint Race, a cui è mancato il guizzo giusto in gara. Colpisce la “nuova” maturità di ‘Martinator’, che ha preferito non rischiare inutilmente e portare a casa un buon piazzamento. Istinto sì, ma anche testa: sarà l'anno buono per Jorge? Le premesse per fare bene ci sono tutte.

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Binder e Martin in lotta per il podio | Credits: MotoGP

PEDRO ACOSTA: 8. Meriterebbe 10 per lo show della prima metà di gara, dove il rookie maravilla ha mostrato al mondo perché gli è stato dato questo soprannome: sorpassi e giri veloci (fino a sfiorare il podio) non sono certo alla portata di tutti gli esordienti. Poi il (traumatico) risveglio: gomma posteriore crollata e addio sogni di gloria. Tutta esperienza guadagnata per un pilota che, siamo certi, ci farà divertire.

MARC MARQUEZ: 8. Dategli una moto (performante) e tornerà a lottare: quante volte abbiamo sentito dire questa frase negli ultimi anni? Ora la moto che la moto c'è, ecco che è tornato pure Marquez: due quarti posti sono un ottimo punto di partenza per un pilota che, nelle ultime stagioni, ha faticato a stare in top ten, figuriamoci a lottare per il podio. Il suo sorriso a fine gara la dice lunga: MM is back.

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Acosta e Marquez, uno scontro generazionale | Credits: MotoGP

ENEA BASTIANINI: 7. Tra i piloti “ritrovati” anche la ‘Bestia’: bello vederlo competitivo dopo un anno sfortunato e complicato. C'è ancora molto lavoro da fare per lottare con quelli davanti, ma la strada è quella giusta. 

ALEIX ESPARGARO: 6. Sufficiente grazie al podio della Sprint, conquistato con carattere e (giusta) aggressività. Delude in gara, dove la brutta partenza lo ha pesantemente condizionato: alla fine risale fino all'ottava posizione, ma non basta. Resta la soddisfazione di essersi confermato ‘Capitano’ di Aprilia in pista, tenendo dietro il compagno. 

FABIO QUARTARARO: 6. Un voto per premiare l'impegno di un pilota che ce la mette tutta, ma che nulla può contro i limiti tecnici della sua moto. Spiace vedere un ragazzo col suo talento soffrire così: Yamaha deve dargli in fretta un mezzo competitivo, o il rischio di perderlo è davvero alto.

I bocciati | Bez, che succede? Yamaha e Honda, un'altra stagione in salita 

MAVERICK VINALES: 5. Un weekend anonimo per lo spagnolo, perennemente alle spalle del compagno Aleix e mai realmente in grado di lottare per le posizioni che contano (se non nel warm-up). La prima gara va presa con le pinze, è vero, ma è bene per lui invertire la rotta in fretta. 

MARCO BEZZECCHI: 4.5. Un weekend in ombra: il quattordicesimo posto in gara è l'emblema di un Qatar particolarmente indigesto per ‘Bez’, ancora alle prese con la comprensione della GP23. Per lui c'è anche l'aggravante di aver chiuso la corsa molto lontano dal compagno Di Giannantonio (settimo), nuovo innesto del team VR46. Rimandato (per ora). 

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Marco Bezzecchi, weekend difficile in Qatar | Credits: MotoGP

YAMAHA e HONDA: 4. Insufficienti le giapponesi, ancora lontane dai costruttori europei. Per loro si prospetta un'altra stagione di sofferenza: la speranza è quella che le concessioni possano aiutarle nell'accorciare il gap tecnico, ma la strada per tornare competitivi è ancora molto lunga. 

FRANCO MORBIDELLI: RIMANDATO. Impossibile dargli un voto: sarebbe da 10 per essere tornato in pista a poco più di un mese dalla commozione cerebrale rimediata a Portimao, ma anche da 2 per i soli risultati in pista. Impossibile, però, giudicare le sue prestazioni su una moto nuova, che non ha nemmeno potuto provare nei test: giudizio rimandato almeno fino alla prossima gara.

Giorgia Guarnieri

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