Motomondiale | Balaton Park 2025 - Commento LIVE Gara

Credits: Scuderia Ferrari Official website
Credits: Scuderia Ferrari Official website

Da diversi mesi è ormai apparso evidente all’interno del paddock F1 come Ferrari si trovi troppo spesso a combattere con un problema di altezza da terra che influenza in maniera pesante la prestazione della vettura. Alla vigilia della ripresa del campionato dopo la pausa estiva, anche il team principal Frederic Vasseur, in una intervista rilasciata a The Race, ha finalmente analizzato la situazione, dopo mesi di silenzio e verità evidenti non dette. 

I millimetri che fanno la differenza

Dal famigerato Gran Premio della Cina in poi, gli uomini Ferrari hanno vissuto un vero e proprio incubo dal punto di vista tecnico. La doppia squalifica inflitta a Leclerc e Hamilton, infatti, ha imposto da lì in poi una condotta di gara condizionata in gran parte da una vettura nata con un evidente problema di altezze da terra che non consentono di arrivare al termine delle gare senza il rischio di venire esclusi in sede di verifica. Un problema non da poco in una F1 in cui i millimetri fanno veramente la differenza, dal momento che si traducono in centesimi di secondo che, a loro volta, comportano guadagni o perdite in termini di posizioni in griglia e, di conseguenza, sotto la bandiera a scacchi.

Abbiamo perso un po' di terreno con la squalifica all'inizio. Da lì in poi abbiamo dovuto tenerci un margine, e la sensibilità dell'altezza di guida su queste auto è enorme. Ogni millimetro è una posizione sulla griglia. Questo significa che se inizi a dover prendere precauzioni perché non sei in pieno controllo, allora ciò va ad impattare massicciamente sulle prestazioni. È sempre una combinazione di fattori a fare la differenza, perché quando spendi più tempo a gestire questo, sei un po' meno concentrato sul giro di uscita, sulla preparazione delle gomme, su qualunque altra cosa. E se non sei concentrato sulla cosa giusta al momento esatto, perdi tantissimo terreno. 

Intendiamoci: Vasseur non ha rivelato nessun mistero particolare, ha semplicemente confermato sensazioni e impressioni che da parecchio tempo circolavano all’interno del paddock. È però interessante notare come finalmente anche il team principal sciolga la riserva, diciamo così, su questo aspetto, che fino ad ora era parso praticamente tabù. L’ennesima conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il telaio di Leclerc a Budapest, in realtà, non ha patito nessun tipo di danno, come invece dichiarato dal monegasco appena sceso dalla sua monoposto. 

Credits: Scuderia Ferrari Official Fb page

Carico aerodinamico e guidabilità: un equilibrio da trovare

Una variazione di altezze da terra, per quanto infinitesimale essa sia, ha conseguenze che impattano sul comportamento di tutta la vettura. E, soprattutto, comporta una perdita di carico aerodinamico e di guidabilità da parte del pilota, che hanno come conseguenza la perdita di quei millesimi di cui ha parlato Vasseur. In questa F1 senza test e con il budget cap attivo, intervenire in una situazione del genere diventa molto complicato, se non impossibile, senza andare a toccare la piattaforma, il telaio e il fondo della vettura. Per questo motivo, anche i nuovi pezzi che vengono portati spesso faticano a dare i risultati sperati, proprio perché rischiano di non integrarsi in maniera corretta con il resto della vettura. Esempio ne sia la nuova sospensione arrivata sulle Ferrari a Spa: una situazione non certo ideale, come ha spiegato Vasseur stesso. 

Abbiamo sviluppato la vettura con un'altra sospensione, quindi scegliendo una direzione specifica. Cambiando la sospensione posteriore, abbiamo fatto qualche aggiustamento, ma è evidente che non abbiamo potuto ripartire da zero con lo sviluppo completo. Abbiamo fatto tutti i test, a livello di scansioni e simulazioni, con la configurazione precedente e questo certamente non ci ha aiutato. Ero un po' preoccupato quando sono arrivato a Spa, perché si trattava di un weekend sprint con tante prove da fare e solo una sessione di prove libere a disposizione. Ma alla fine è andata abbastanza bene, e credo che abbiamo fatto un bel salto in avanti. 

Ora resta da capire come far ritrovare la fiducia nella guidabilità della vettura ai piloti, perché entrambi al momento sembrano essere persi da questo punto di vista. Nelle fasi di transizione, le più delicate, Hamilton e Leclerc sembrano essere veramente sul ghiaccio in tante situazioni, e questo non è certamente ideale. Anche in Ungheria, con la nuova sospensione, sembra in realtà che poco sia cambiato da questo punto di vista, e i prossimi appuntamenti di Zandvoort e Monza, seppur dalle caratteristiche completamente diverse tra di loro, potrebbero rivelarsi parecchio complicati. 

Le parole di Vasseur certamente non aprono ad uno spiraglio di speranza per i tifosi della Rossa. Hanno però il merito di segnare un’inversione di tendenza nella comunicazione ufficiale da parte del team, che fino ad ora era stata a dir poco lacunosa. 

Nicola Saglia