Credits: KTM Media
Credits: KTM Media

Escludendo per un attimo Pedro Acosta, il GP delle Americhe ad Austin è stato sicuramente il peggior weekend della stagione per KTM in MotoGP. Brad Binder non sembrava nemmeno il lontano parente di quello visto in Qatar, mentre Jack Miller ha dovuto ancora una volta fare i conti con la gestione gomme, mentre Augusto Fernández è lontano. 

Il rookie Pedro Acosta stupisce ancora

Alla prima gara poteva essere una sorpresa, ma dopo i due podi di Portimão e Austin ormai è una certezza. Pedro Acosta sulla sua GasGas Tech3 lotta già per la vittoria con i veterani della categoria, non sfigurando affatto. Dopo il quarto posto nella Sprint, anche a causa di una partenza non eccelsa, ce lo si aspettava nuovamente combattivo per il podio in gara. E così è stato, a partire dalla sua straordinaria partenza. Dopo essersi difeso dagli attacchi di Jorge Martín nelle prime battute di gara, è stato costretto a cedere, perdendo posizioni anche su Marc Márquez e Francesco Bagnaia. Pedro, però, è riuscito rapidamente a guadagnare le posizioni perdute, attaccando Martín e prendendo la testa della corsa. Testa che ha poi ceduto a Marc Marquez, che è però caduto dopo poche curve. Sfortunatamente per Acosta, Maverick Viñales è rientrato come una furia, sorpassandolo e andando a vincere la gara con il pilota GasGas Tech3 che si è dovuto accontentare del secondo posto, diventando il più giovane della storia ad ottenere due podi consecutivi in top class. Ciò è stato possibile anche per la scelta della media al posteriore, in controtendenza con la maggior parte dei piloti in griglia che ha optato invece per le soft.

Oggi mi sono divertito come un bimbo: era dalla Moto3 che non mi divertivo così. Ieri a fine gara la gomma posteriore era completamente finita. Oggi abbiamo provato la media e ringrazio il team per la fiducia. Non mi pongo una data per la vittoria in questo momento, non voglio mettermi pressione.

Credits: Tech3 Racing

Le altre KTM deludono le aspettative

Se per Acosta questo è stato un weekend positivo, non lo si può dire per gli altri piloti KTM. A partire dal loro pilota di punta Brad Binder, che si è complicato la qualifica con una caduta. Ciò lo ha costretto a partire dalla 17ª posizione, non permettendogli di centrare la zona punti nella Sprint. In gara ha fatto una partenza incredibile, ma un contatto ha provocato la rottura di due alette. La rimonta non è andata oltre il nono posto assoluto. In classifica generale il sudafricano passa, quindi, dalla seconda alla sesta posizione, con 31 punti di svantaggio dal leader Jorge Martín e 5 da Acosta. Non è stato un weekend positivo nemmeno per Jack Miller, settimo nella Sprint e solo tredicesimo in gara. L'australiano ha nuovamente faticato con la gestione gomme, suo difetto da sempre. Anche Augusto Fernández non può dirsi soddisfatto per il quattordicesimo posto in gara. Entrambi i piloti dovranno darsi da fare se vogliono mantenere la sella, essendo in scadenza di contratto.

La prossima gara sarà a Jerez, dove l'anno scorso le KTM sono andate davvero forte come dimostra la Sprint vinta da Brad Binder e il doppio podio in gara. Inoltre sarà presente pure la wildcard d'eccezione Daniel Pedrosa. Che possa già arrivare a Jerez il primo successo per Pedro Acosta? Ciò lo renderebbe il più giovane vincitore della storia della MotoGP.

Francesco Sauta

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