Carlos Sainz, terzo a Suzuka. Credits: Ferrari Official X page
Carlos Sainz, terzo a Suzuka. Credits: Ferrari Official X page

La Scuderia Ferrari può certamente guardare al fine settimana giapponese con maggior soddisfazione rispetto a quanto avveniva fino a qualche anno fa. Il terzo posto di Sainz e il quarto in rimonta di Leclerc sono un buon segnale, che dimostra quanto il lavoro sul passo gara effettuato in questo inizio di 2024 stia iniziando a dare i suoi frutti. Certo, restano alcune lacune da colmare; in particolare, i venti secondi rimediati da Red Bull e una qualifica da sistemare per poter partire da posizioni migliori la domenica. 

Il passo c’è, Vasseur elogia il lavoro fatto

Il venerdì di Suzuka aveva fatto sobbalzare dalla sedia i tifosi Ferrari. Il passo mostrato dai rivali sembrava infatti essere di molto inferiore rispetto a quello delle Rosse, e anche Red Bull pareva essere alla portata. Ora, la domenica di Suzuka, ricca di sole, ha riportato un po’ tutti sulla terra, ma ha confermato in parte quanto visto nella prima giornata. Le due Ferrari, infatti, hanno mostrato di avere un ritmo in gara decisamente superiore rispetto ai diretti rivali di McLaren e Mercedes. 

Un fatto non da poco, considerando il passato recente della Scuderia di Maranello. Da sottolineare anche come l’azzardo strategico effettuato con Leclerc abbia funzionato alla perfezione. Il monegasco, infatti, è stato uno dei pochi ad effettuare una sola sosta, ed ha terminato in quarta posizione alle spalle del team mate. Non male considerando lo start in ottava piazza e la conseguente mischia in partenza. Non ha mancato di sottolineare tutti questi progressi Frederic Vasseur nel dopo gara, quando ha fatto un bilancio della tre giorni giapponese. 

La gara è andata bene, abbiamo fatto un bel lavoro di squadra. Con Leclerc abbiamo effettuato una strategia diversa per evitare il traffico dopo il pit stop. Con Carlos, invece, abbiamo perso terreno all’inizio per non restare troppo tempo nell’aria sporca di Norris, e siamo riusciti a tenere il degrado sotto controllo, cosa non scontata. Abbiamo guadagnato venti secondi alla Red Bull, ma siamo ancora distanti. A questo punto dobbiamo migliorare tanto sulle qualifiche. 

Sabato da migliorare per ottenere di più in gara

Credits: Ferrari Official X page

Guardando e valutando quanto avvenuto in gara, risulta evidente come Vasseur sia andato a toccare un tasto fondamentale. In particolare, è Charles Leclerc che in questa fase soffre in maniera pesante la difficoltà a far funzionare le gomme nel momento di far segnare il giro veloce. Una pesante inversione di tendenza rispetto al passato, che però ha la conseguenza di inficiare pesantemente poi le prestazioni in gara. 

Siamo tornati forti in gara. Abbiamo fatto grandi passi in avanti, anche se ovviamente non posso essere soddisfatto di un quarto posto e del weekend in generale. Il ritmo durante il GP è stato sicuramente ottimo, devo trovare il grip ideale. 

C’è tanta amarezza nelle parole e nel sorriso di Leclerc, nonostante una gara comunque solida e, lo ricordiamo, coronata da una rimonta tutt’altro che scontata e che per pochi giri lo ha anche portato fino alla prima posizione. Di tutt’altro tenore le dichiarazioni di Sainz, chiaramente contento del podio e in stato di grazia in questa fase del Mondiale. 

Abbiamo fatto un grande lavoro in una gara difficile anche per il degrado. Il ritmo che abbiamo avuto è stato ottimo, arriveranno tante gare in cui potremo giocarcela anche per la vittoria.

Dichiarazioni dello spagnolo all’insegna dell’ottimismo per il futuro, che non fanno altro che accendere ancora di più le speranze dei ferraristi. Già in Cina, pista in cui non si gira dal 2019, potranno arrivare indicazioni importanti, in attesa degli sviluppi previsti tra Miami e Imola. 

Red Bull ancora lontana, ma…

In tutto ciò però, va sottolineato come la Red Bull resti in questo momento imprendibile. I problemi di Melbourne non si sono ripresentati a Suzuka, e questo ha permesso ai due di Milton Keynes di riprendersi le prime due piazze in gara. Detto questo, le Ferrari hanno avuto il merito di dimezzare il distacco rispetto a sei mesi fa sulla stessa pista. Non male, considerando soprattutto che stiamo parlando di Suzuka, uno dei tracciati più probanti dal punto di vista dell’aerodinamica. 

E allora è vero, le due vetture blu sono ancora distanti, ma il lavoro sta piano piano pagando, e chissà che veramente le parole di Carlos Sainz non possano poi trovare riscontro in un futuro prossimo. 

Nicola Saglia