F1 | Violazione budget cap 2024: cosa sappiamo dei due team coinvolti
Dal Messico arrivano notizie che non lasciano certo tranquille almeno due delle squadre del paddock, mentre si attendono le conformità.

La notizia è rimbalzata nelle ultime ore dal paddock di Mexico City, dove il Circus della F1 si sta preparando a vivere il weekend del GP messicano, che potrebbe essere decisivo per l’assegnazione del titolo piloti 2025. Ma, al momento, i fari si sono accesi più che altro sulla stagione 2024, con un paio di team che sarebbero risultati fuori dai rigidi parametri imposti dal budget cap, il tetto alle spese che le squadre possono sostenere. Ecco cosa sappiamo al momento.
Aston Martin nei guai per una firma
Il regolamento attuale prevede che tutti i team debbano presentare alla FIA la necessaria documentazione volta al controllo e al rispetto dei limiti fissati dal budget cap della stagione precedente entro il 31 marzo. La quota massima di spesa fissata ad oggi è di 135 milioni di euro; da questa sono esclusi, come è ben noto, i tre stipendi più alti del team. Quindi, salvo casi eccezionali, le cifre relative agli accordi con i piloti e i team principal non vanno a inficiare sul budget cap.
Ovviamente, non solo le cifre, ma tutta la documentazione deve rispondere a canoni precisi ed essere in regola. E sarebbe proprio questo aspetto ad avere messo nei guai Aston Martin, sanzionata per una problematica di tipo procedurale. Sarebbe infatti mancata una firma essenziale, non arrivata entro i termini prestabiliti; mancanza spiegata dal team attraverso circostanze attenuanti che sarebbero state fuori dal controllo appunto della squadra inglese. La scuderia di Silverstone se l’è cavata con una multa, quindi un procedimento di lieve entità, trattandosi comunque di una minor breach, di una violazione leggera, addirittura procedurale. Ma ci sarebbe un altro team, secondo quanto riportato dalla testata inglese Autosport, a rischio sanzioni.
Un team di vertice sotto la lente della FIA?
Ancora una volta, quelle che arrivano dal Messico non sono notizie certe, ma solo voci di paddock, anche perché la Federazione, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. Anzi, si è riservata di attendere ulteriormente per rilasciare tutte le conformità necessarie; un vero paradosso, se si considera che la stagione 2025 è ormai agli sgoccioli e ancora non siamo certi che tutto fosse regolare nel... 2024.
Da quello che filtra, ci sarebbe, oltre ad Aston Martin, un secondo team nell’occhio del ciclone, e si tratterebbe di uno dei top. Questa volta, però, l’infrazione parrebbe essere non di tipo procedurale, ma sostanziale, e potrebbe portare a conseguenze ben più gravi, almeno stando a quanto dice il regolamento. Proprio per questo motivo, probabilmente, la FIA sta prendendosi tutto il tempo necessario per effettuare ogni controllo possibile. Secondo alcune voci pare che sia proprio McLaren ad essere “investigata”, ma non ci sono conferme a riguardo.

Nelle prossime ore, probabilmente, arriveranno ulteriori sviluppi. Guardando al recente passato, torna ovviamente alla memoria il caso Red Bull, con quella multa affibbiata al team anglo-austriaco nel 2022 dopo una lunga querelle che per diversi weekend l’aveva fatta da padrona nel paddock. Questioni extra-pista, certo, ma che hanno una grande importanza e potrebbero avere ripercussioni gravi per almeno uno dei team coinvolti. Restiamo in attesa di ulteriori novità, sperando che tutto si risolva senza andare ad intaccare quanto visto nel corso della passata stagione F1.
Nicola Saglia