Il campionato IndyCar 2023 vedrà in calendario cinque gare su ovale, che andranno a sommarsi agli altri dodici appuntamenti tra stradali e cittadini. Roger Penske, però, non si accontenta, e sta già lavorando per aggiungerne altri a partire dal 2024, anno in cui, tra l’altro, saranno implementare le power unit ibride.

Milwaukee pronta ad entrare

Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, ma a partire dalle prossime stagioni potremo quasi sicuramente vedere molte più gare su ovale della massima serie americana a ruote scoperte. Tra questi, da qualche tempo si era sparsa la voce nel paddock del ritorno di uno di quegli speedway che ha fatto per certi versi la storia della serie: il Milwaukee Mile.

“Al momento non abbiamo ancora nessun accordo”, ha dichiarato il patron della IndyCar, il Capitano Roger Penske. “Sicuramente, però, stiamo guardando con interesse a Milwaukee e ad altri ovali da aggiungere al calendario a partire dal 2024. Si è corso lì in passato, e tornarci porterebbe tanto valore aggiunto alla nostra categoria, anche per la grande storia che si porta appresso”.

Penske, però, mantiene uno sguardo realista: “Lo ripeto, non abbiamo ancora nessuna certezza in merito. C’è ancora tanto lavoro da fare, prima che le condizioni siano a noi favorevoli. Abbiamo un’idea chiara di dove vogliamo andare, ma dobbiamo mettere insieme tutti i tasselli”.

Un futuro tutto da scrivere

Il ritorno di una pista storica come quella del Winsconsin sarebbe certamente un punto importante per il movimento IndyCar, che sta vivendo un momento assolutamente positivo. La crescita della categoria dopo anni bui è sotto agli occhi di tutti, e i numeri stanno dando sempre più ragione alle politiche attuate da Penske e dal suo entourage. L’arrivo di tanti piloti anche dall’Europa non può che essere l’ennesima conferma di questo trend positivo.

Già da qualche tempo, in realtà, con il ritorno della popolarità, in America si pensava di aumentare gli speedway in calendario. A testimonianza di ciò, nel 2022 era già stato reinserito l’Iowa Corn, eliminato l’anno precedente, addirittura con una doppia gara. Il weekend nello stato del Midwest, con tante iniziative pensate per i tifosi, come i concerti di star del livello di Gwen Stefani e Tim McGraw, ha avuto un grande successo. Si sono calcolate circa 80000 presenze, e si è deciso di riproporre il format anche nel 2023.

Allo stesso modo, il rinnovo con il Texas Motor Speedway di Fort Worth è un segnale molto importante. “E’ molto importante per i team avere una gara su circuiti ad alte velocità prima di andare ad Indianapolis. Per questo, aver raggiunto l’accordo per correre in Texas in aprile è stata una grande soddisfazione. Continueremo ad investire tanto in questo tipo di gare, perché sono una componente fondamentale del nostro sport”.

Questa inversione di tendenza potrebbe portare al rientro in IndyCar anche altri ovali storici, come Phoenix e Pocono, anche se sul Tricky Triangle permangono seri dubbi sulla sicurezza. Come dichiarato da Penske, c’è tanto lavoro da fare per arrivare ai risultati sperati, ma la strada imboccata sembra senza dubbio essere quella giusta.

Kanaan a Indy con McLaren

Intanto, c'è chi guarda a un futuro più prossimo. Stiamo parlando, ovviamente, di Tony Kanaan. Il brasiliano prenderà parte alla prossima 500 Miglia di Indianapolis con la quarta vettura del team McLaren SP, affiancandosi ai titolari O'Ward, Rosenqvist e il neo arrivato Alexander Rossi.

L'arrivo di Kanaan è stato sicuramente propiziato dalla sponsorizzazione di NTT Data, storico partner dell'esperto driver di Salvador de Bahia, che saluta così il team Ganassi. Un altro grande veterano, dunque, dopo Marco Andretti, che proverà a qualificarsi per "The Greatest show in Motor Racing".

Nicola Saglia