F1 | Mercato piloti: Red Bull e Alpine cantieri aperti
Tra i rumors americani a proposito di Palou e la quasi certa chiusura dell'avventura di Colapinto, i due team devono delineare il proprio futuro.

Archiviata la questione Cadillac, resta comunque aperto il mercato F1, anche in vista della prossima stagione. Sono due i sedili più “caldi” al momento, quelli su cui si potrebbe aprire uno spiraglio per possibili sorprese e nuovi ingressi. Si tratta, sostanzialmente, delle seconde guide di Red Bull e Alpine: Yuki Tsunoda e Franco Colapinto, infatti, potrebbero trovarsi senza volante dopo la gara di Abu Dhabi.
Red Bull interessata a Palou? Ganassi smentisce, ma occorre intervenire
Negli ultimi giorni una notizia particolare proveniente dagli Stati Uniti ha cominciato a rimbalzare per il paddock. Red Bull, infatti, stando ad alcune indiscrezioni, avrebbe sondato il terreno per ingaggiare il quattro volte campione IndyCar Alex Palou al fianco di Max Verstappen. Francamente, la cosa non stupirebbe più di tanto; lo spagnolo era già finito nel mirino di McLaren qualche anno fa e ha un solido background nelle gare europee. Ci ha pensato però il team owner Chip Ganassi a gettare acqua sul fuoco, bollando il tutto come mero clickbait.
Ho letto anch’io queste indiscrezioni. Ho parlato con Alex, e lui stesso dice che non ha mai parlato con nessuno al riguardo. Ne ho discusso con il suo management e anche loro non sanno nulla a riguardo, e io a mia volta non ne so nulla. Penso che sia una storia di clickbait e qualcuno deve migliorare le proprie capacità di giornalismo investigativo. Alex ha già avuto l’opportunità di andarsene qualche anno fa e ha deciso di restare. Inoltre, non mi piacerebbe vederlo fare il secondo pilota da nessuna parte.

Pista inconsistente, dunque? Staremo a vedere, ma una cosa è certa. Red Bull su questa situazione deve intervenire in qualche modo, altrimenti si fa veramente grigia. Le prestazioni di Tsunoda sono palesemente inaccettabili, e la decisione di metterlo al posto di Lawson dopo solo due gare, come era facilmente pronosticabile (e come abbiamo più volte ribadito in tempi non sospetti), si è rivelata un boomerang. Palou sarebbe la soluzione ai problemi? Forse sì, a patto che tutto l’entourage Red Bull entri in un mood totalmente diverso di concezione delle gare, abbandonando l’impostazione Verstappen-centrica e dando ai piloti il giusto tempo di crescere.
Oggi è veramente complicato dire chi potrebbe sostituire Tsunoda, anche perché, nonostante il salto verso l’ignoto del 2026, c’è sempre la paura di vedere un altro talento “bruciato”. In tanti danno già per fatto l’esordio di Linblad in Racing Bulls nella prossima stagione, ma al posto di chi? E se Lawson o Hadjar dovessero saltare, sarebbe per una promozione alla casa madre? A rimetterci in questo caso sarebbe proprio il giapponese, che nel frattempo ha perso tutta la sua spavalderia fuori luogo e potrebbe essere costretto a restare in panchina per almeno un anno o a cercare un sedile altrove, magari aiutato dalle buone entrature garantite da Honda. La sensazione, al momento, è che Red Bull debba guardarsi in casa più che altro per necessità: nessuno sembra infatti impaziente di salire su una macchina che pare inguidabile e fatta su misura solo ed esclusivamente di Max Verstappen.
Alpine: Colapinto ai saluti

L’esperienza di Franco Colapinto in F1 potrebbe essere agli sgoccioli. Da più parti, infatti, arrivano conferme in merito al fatto che la pesante valigia carica di soldi e sponsor non dovrebbe essere sufficiente a garantirgli il posto anche nel 2026. Non ce ne voglia il buon Franco, ma le sue prestazioni in pista non hanno certo aiutato: il botto effettuato lo scorso 6 agosto durante i test Pirelli all’Hungaroring potrebbe aver contribuito a peggiorare ulteriormente la situazione, soprattutto per i danni riportati dalla vettura e per il rallentamento pesante del programma, con un conseguente ingente esborso economico.
Intendiamoci, non che l’argentino abbia tutte le colpe: Alpine ha messo in mostra in questa stagione lacune importanti, e anche la prima guida Pierre Gasly si è trovato spesso in grande difficoltà. A partire dal prossimo anno, poi, è ovvio che tutto potrebbe cambiare, soprattutto grazie all’avvento della PU Mercedes, e allora ecco che il sedile potrebbe diventare più appetibile per diversi piloti. Il primo della lista, per pura logica, dovrebbe essere Mick Schumacher, attualmente impegnato nel WEC proprio con i colori di Alpine e terzo pilota nei weekend di gara. Per il tedesco, dunque, si riaprirebbe una porta nel Circus, dopo l’esperienza non certo positiva con Haas.
Oltre a Schumacher, però, è chiaro che diverse potrebbero essere le possibilità per il secondo sedile della scuderia guidata da Flavio Briatore. In primo luogo, si aprirebbe una possibile pista per il pilota “fuoriuscito” da un rimescolamento in casa Red Bull. Un'altra possibilità potrebbe invece portare a Mercedes, con un sedile mantenuto come contropartita per la fornitura di PU, quasi una posizione da riservare ad un possibile ingresso dalla Academy. Vedremo cosa deciderà il board di Enstone, che si troverà comunque a breve a dover prendere una decisione in una direzione o nell’altra.
Insomma, al momento anche Alpine deve guardarsi intorno per decidere chi affiancherà Gasly nel 2026. Con buona pace dei sostenitori di Colapinto, infatti, la sua esperienza è giunta pare giunta al capolinea, a dimostrazione di come una valigia piena di dollari spesso non significa che sia anche carica di talento. Chissà che qualcuno non inizi veramente a ripensare il modo di assegnare i sedili in un Circus sempre meno propenso a premiare chi meriterebbe una chance seria.
Nicola Saglia