F1 | Cadillac ha fatto bene a scegliere Perez e Bottas?
Cadillac F1 ha annunciato la coppia Perez - Bottas come piloti titolari per il 2026: come valutare la scelta della scuderia americana?

Cadillac F1 ha finalmente reso ufficialmente nota la coppia di piloti che scenderà in pista nella prossima stagione, nonostante la scelta del duo Sergio Perez e Valtteri Bottas fosse già nell'aria da parecchie settimane. Per la stagione di debutto, la scuderia americana impiegherà un approccio di "usato sicuro" con chi si metterà al volante: come possiamo valutare questa scelta?
Esperienza…sicura

Per qualsiasi nuovo team che approda in F1 (e Cadillac rappresenta la prima compagine totalmente nuova in griglia dai tempi del debutto della Haas) l'esperienza sul fronte piloti è fondamentale, genericamente per il numero limitato di test in pista, nel caso specifico per l'ingresso in una nuova era tecnica e regolamentare, tra l'altro senza la disponibilità di vetture degli anni precedenti (sempre utili per ottimizzare le procedure operative).
Bottas e Perez insieme portano in casa Cadillac quasi una ventina di vittorie in F1 e l'esperienza di centinaia di GP, parte dei quali disputati all'interno di scuderie in strisce dominanti, seppure con ruoli da comprimari. Considerando l'iter che ha portato Cadillac in griglia e i piani sul medio termine di ben figurare nel sistema ormai a "franchigie" del Circus, probabilmente il team prevede di arrivare ultimo nella prima stagione, con una linea di apprendimento piuttosto ripida per consolidare un determinato livello di infrastruttura e comprensione della massima Formula.
Quest'ultima considerazione potrebbe costruire uno scenario in cui un pilota "giovane" viene stritolato dalla pressione, cosa comunque deleteria per la crescita della scuderia. Sulla base di questa osservazione, Cadillac potrebbe avere scelto l'opzione "esperienza" per entrambi i piloti, contravvenendo allo storico approccio (per i nuovi team con prospettive serie per il futuro) della combinazione pilota con esperienza e pilota da fare crescere, molto meglio bilanciato su una prospettiva a medio-lungo termine.
Giudizio a gomme fredde

Haas ai tempi aveva giocato la carta Grosjean - Gutierrez, ma nel caso di Cadillac dobbiamo tenere in considerazione anche il non avere un programma junior o nel radar un giovane "con le spalle adeguatamente coperte". Probabilmente non hanno potuto nemmeno "pescare" nel mercato USA, vista la mancanza di piloti con punteggio giusto per la superlicenza o lo scarso appeal (le ultime speculazioni parlano di un Alex Palou vicino all'orbita Red Bull). Peccato, perché l'undicesima scuderia avrebbe dovuto garantire facce nuove...
Come sottolineato in precedenza, da un paio di settimane radio box aveva dato per imminente l'annuncio, tuttavia da mesi si vociferava a favore di uno o dell'altro, soprattutto pensando alla spendibilità di entrambi i nomi sul mercato USA. Bottas attualmente ricopre il ruolo di terzo pilota in Mercedes, mentre Perez sta vivendo un anno sabbatico dopo la fuoriuscita da Red Bull Racing.
Esperienza a parte, entrambi sembrano avere qualche "lacuna": Valtteri nell'ultimo anno in Stake Sauber è stato letteralmente impalpabile, Sergio da mesi non guida una F1. Per non avere visto nemmeno un giro in pista, va detto che Bottas pareva aver perso lo smalto dimostrato negli anni Mercedes una volta chiusa l'esperienza con la Casa di Stoccarda, mentre Perez ha sicuramente pagato più del dovuto un assetto interno totalmente sballato nel contesto Red Bull Racing, pur avendo dato vita a risultati dignitosi anche nell'ultima stagione disputata.
A nostro giudizio (totalmente arbitrario e basato su quello che conosciamo al momento), qualora la collaborazione Bottas - Perez con Cadillac fosse "a termine", nel senso che la scuderia ha già definito un periodo di rodaggio dove fare molto lavoro "sporco", la scelta operata dagli americani avrebbe senso (anche per gli stessi piloti). Se ci fosse un progetto più a lungo termine, la scelta intrapresa, ad oggi, sarebbe molto discutibile.
Luca Colombo