Marcus Armstrong vince la Sprint Race di Zandvoort al termine di una gara che sicuramente non ha brillato per spettacolo. Il pilota neozelandese ha preceduto il poleman Clement Novalak e la Prema di Dennis Hauger. Il giro più veloce regala un punto a Drugovich mentre Pourchaire si rende ancora protagonista in negativo.

Armstrong sfrutta la partenza per vincere a Zandvoort

Terzo successo in Sprint Race per Marcus Armstrong che diventa sempre più uno specialista della gara più breve del weekend. Con il risultato odierno il pilota Hitech GP riesce ad agganciare Frederick Vesti nella classifica generale, al decimo posto. La gara si è decisa al via, quando Armstrong è riuscito a centrare un’ottima partenza che lo ha portato davanti al poleman Novalak già in curva 1. Il resto della corsa è stata una lunga gestione in vista di un tranquillo finale di gara, mantenendo il primo rivale sempre al di fuori della zona drs.

Perde la pole posizione ma sorride Novalak che riesce ad ottenere il suo primo piazzamento a podio nella categoria. Il risultato arriva alla ventottesima gara disputata in Formula 2 dal classe ’00. Dopo un lungo digiuno, ritorna a podio Dennis Hauger, un risultato che mancava dalla vittoria della Feature Race di Baku.

Una partenza aggressiva permette a Liam Lawson di concludere ai piedi del podio, seguito da Juri Vips e Ayumu Iwasa. Il pilota DAMS ha sfruttato una safety car negli ultimi giri della corsa per sfruttare il ricompattamento e sopravanzare Richard Verschoor (settimo) nel giro conclusivo. L’ultimo pilota a punti è Logan Sargeant mentre sono Jack Doohan e Felipe Drugovich a chiudere la top ten, i due piloti che scatteranno dalla prima fila domani.

Drugovich fa il suo, altro errore per Pourchaire

Sembrava dover finire 0-0 la sfida a distanza tra Drugovich e Pourchaire ma il pilota brasiliano proprio nel finale di gara è riuscito a strappare il giro veloce, conquistando un punto nonostante l’arrivo in decima posizione, piazzamento che in gara-1 non garantisce punti. Ancora in difficoltà Pourchaire, incappato in un lungo nelle prime fasi della corsa che lo ha relegato al fondo dello schieramento.

Una pista tecnica e stretta che limita l’azione

La gara non ha offerto grande spettacolo, con un lungo serpentone di vettura a contraddistinguere l’intera durata dei 29 giri di gara. Non hanno concluso la corsa Ollie Caldwell, dopo aver pizzicato le barriere a seguito di un uscita di pista in curva 1 e Tatiana Calderon che, rimasta insabbiata, ha costretto una breve neutralizzazione della gara nel finale.

Scattando dalla pole position, la Feature Race di domani a Zandvoort potrebbe consegnare quasi aritmeticamente la vittoria del campionato a Drugovich ma siamo certi che, pur scattando dalle retrovie, troveremo un Pourchaire pronto a non lasciare nulla d’intentato. I semafori si spegneranno domattina alle 10:20.

Samuele Fassino