Credits: Jorge Martín Instagram
Credits: Jorge Martín Instagram

Pole position? Certo. Vittoria? Ben due. Sprint? Quante ne vuoi. Battere Bagnaia nel corpo a corpo? Fatto. Il weekend di Jorge Martín ha legittimato, ancora una volta, il talento cristallino del pilota Prima Pramac Racing. Eppure, la sella in Ducati factory MotoGP non è sicura: quale futuro per “Martinator”?

Vittoria scaccia-fantasmi a Le Mans

Inutile girarci intorno: dopo la caduta di Jerez de la Frontera, quando Jorge Martín era serenamente al comando delle operazioni, ha fatto dubitare in molti. Era quasi fin troppo semplice pensare come gli errori dello spagnolo potessero allontanarlo dalla corona di campione del Mondo, così come in parte è successo lo scorso anno. Questi dubbi non sono venuti solo ad appassionati ed addetti ai lavori, ma anche al pilota stesso. 

Invece, il weekend del Gran Premio di Francia è stato a dir poco perfetto per il campione mondiale Moto3 2018. Jorge Martín si è dimostrato il più veloce del lotto partire dal Venerdì, passando per la pole position di Sabato mattina e la successiva vittoria nella Sprint pomeridiana. Infine, per chiudere al meglio, Domenica il #89 si è imposto nel corpo a corpo con Francesco Bagnaia e Marc Márquez. Non c'era modo migliore per rifarsi dopo la Spagna.

Jorge Martín a cuore aperto

Essere un pilota di MotoGP non deve essere il lavoro più facile del Mondo, sotto certi punti di vista. Lo sa bene anche Jorge Martín, il quale ha confessato tutti i dubbi che ha avuto nel corso di queste ultime due settimane.

Vincere oggi è stato davvero importante per me. Tutti i piloti hanno dei dubbi prima di cominciare la gara: so di essere forte, ma a volte ho troppi dubbi. Credo di non sapere quanto realmente io sia bravo. Sono migliore rispetto all'anno scorso: cerco di migliorare gara per gara, sia come persona che come pilota.

“Gigi, cosa devo fare ancora?”

Ce lo immaginiamo come sopra il dialogo tra Jorge Martín e Luigi Dall'Igna, ovvero colui che (tra gli altri), avrà l'arduo compito di scegliere chi affiancare a Francesco Bagnaia nella prossima stagione di MotoGP. Come già scritto nell'introduzione, l'iberico ha tutte le carte per poter andare nella squadra ufficiale di Borgo Panigale, così come a fine 2022. Purtroppo per lui, il parterre di contendenti in Ducati è sempre più ampio: due anni fa fu Enea Bastianini a rubargli la sella. Il pilota di Rimini, forte del 4° posto di oggi, scende in 4ª posizione in classifica iridata. Il ritardo di “Bestia”, però, è di 40 punti: gli stessi di Marc Márquez e solo due in meno rispetto a Bagnaia. Oltre al #23, pure Márquez contende la sella ufficiale a Martín: dal canto suo, però, il pilota non ha alcun dubbio su chi dovrebbe avere quel posto.

Non ho niente da dimostrare riguardo il mio futuro: che io vinca o cada nelle prossime gare, credo di aver già dimostrato a tutti il mio valore. Sono lo stesso pilota di ieri dopo la vittoria di oggi, così come lo ero Giovedì prima dell'inizio del weekend. Credo che i vertici Ducati abbiano già deciso: io vorrei tanto diventare un pilota ufficiale, ma se non mi vorranno sarò pronto a cambiare casa. 

Bisognerà aspettare solo qualche settimana per capire chi affiancherà Francesco Bagnaia nel Ducati Lenovo Team. Indipendentemente dalle scelte del reparto corse bolognese, rimangono i 38 punti di vantaggio in classifica. Jorge Martín si è stancato di pregare Ducati ed ora guarda tutti dall'alto verso il basso.

Valentino Aggio

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