Formula E | San Paolo, qualifiche: Dennis in pole dopo penalità a Wehrlein
Il tedesco della Porsche ottiene la migliore prestazione ma paga lo slittamento in pit lane. Dramma per i brasiliani e il Campione del Mondo in carica

La nuova stagione di Formula E è partita nel segno dell'imprevisto e del dramma sportivo. Sul circuito di Anhembi, a San Paolo, Jake Dennis eredita la pole position dopo la penalità inflitta a Pascal Wehrlein, autore di una prestazione maiuscola poi vanificata da tre posizioni di penalità per slittamento delle ruote in pit lane. Un epilogo amaro per il tedesco della Porsche, che per la terza volta consecutiva aveva conquistato la pole sul tracciato brasiliano.
Un avvio nel caos
Un problema tecnico alle comunicazioni radio ha portato all'annullamento della prima sessione di prove libere. Un'anomalia che ha costretto team e piloti a concentrare tutto il lavoro di messa a punto nelle FP2. Situazione tutt'altro che ideale per approcciare il nuovo campionato, con le squadre che hanno dovuto condensare il lavoro previsto.
Nelle prove libere disputate, Wehrlein aveva già dato un assaggio della sua velocità, chiudendo davanti a Nyck de Vries e Dan Ticktum. Un segnale chiaro delle sue intenzioni, che si sono poi concretizzate nelle qualifiche con una prestazione da urlo.
Gruppo A: Da Costa impressiona, Rowland crolla
Il Gruppo A ha subito offerto uno dei verdetti più sorprendenti della giornata. Antonio Felix da Costa, al debutto assoluto con i colori della Jaguar TCS Racing dopo anni in Porsche, ha dominato la sessione con autorità, chiudendo con 279 millesimi di vantaggio su Jake Dennis. Una prestazione che ha testimoniato l'ottimo lavoro di integrazione fatto dalla squadra britannica e che proietta il portoghese tra i favoriti per il titolo.
Ottimo anche Jean-Eric Vergne, secondo classificato con la Citroën Racing. Il francese ha dimostrato che il costruttore transalpino ha preparato bene la stagione e può recitare un ruolo da protagonista. Terzo Edoardo Mortara, sempre competitivo con la sua Mahindra, seguito da Dennis che ha strappato l'ultimo posto disponibile per i duelli.
Ma la vera notizia del Gruppo A è stata l'eliminazione di Oliver Rowland. Il campione del mondo in carica, alla guida della sua Nissan, ha mancato l'accesso ai duelli qualificandosi solo quinto, beffato nel finale quando normalmente i piloti utilizzano la massima potenza. Un inizio di stagione da incubo per il britannico, che dovrà già inseguire fin dalla prima gara. Dietro di lui, altra delusione per Nico Müller (Porsche) sesto, mentre Pepe Martí ha chiuso settimo al debutto con la CUPRA KIRO, seguito da Maximilian Günther ottavo con la DS PENSKE. Male anche Joel Eriksson (Envision) nono e Zane Maloney, ultimo con problemi tecnici sulla sua Lola Yamaha ABT.
Gruppo B: il dramma dei brasiliani
Se il Gruppo A ha regalato sorprese, il Gruppo B è stato teatro di una vera e propria tragedia sportiva per i colori di casa. A meno di tre minuti dal termine, Felipe Drugovich è andato a muro in curva 6 causando bandiera rossa. L'impatto ha danneggiato la sospensione anteriore destra della sua GEN3 EVO, costringendolo al ritiro e a una partenza dal fondo della griglia. Un esordio amaro in Formula E per il pilota che aveva mostrato buon passo nelle prove libere, rovinato da un errore nel momento cruciale davanti al pubblico di casa.
La giornata nera del Brasile è proseguita con Lucas di Grassi, costretto ad abbandonare la sua Lola Yamaha ABT senza nemmeno completare un giro valido e chiudere, quindi, in penultima posizione seguito solamente dalla vettura gemella di Maloney.
Nei dieci minuti a disposizione, ridotti a poco più di due dopo l'incidente di Drugovich, sono riusciti a passare il turno Norman Nato (Nissan), miglior tempo del gruppo, Pascal Wehrlein (Porsche), Nyck de Vries (Mahindra) e Dan Ticktum (CUPRA KIRO). Eliminati a sorpresa Mitch Evans, storicamente competitivo a San Paolo, e il vice campione uscente Nick Cassidy, a conferma di quanto il nuovo formato delle qualifiche sia spietato e imprevedibile.
I duelli: Wehrlein inarrestabile
Nei quarti di finale si è delineato il quadro dei favoriti. Edoardo Mortara ha liquidato Vergne con oltre mezzo secondo di vantaggio, chiudendo in 1:10.291 con un giro pulito e preciso. Più combattuta la sfida tra Dennis e Da Costa, con il britannico capace di recuperare uno svantaggio iniziale nel secondo e terzo settore per eliminare il portoghese e vendicare l'eliminazione nel Gruppo A.
Wehrlein ha iniziato a fare sul serio nel suo quarto, dominando De Vries con un tempo di 1:09.882 che lasciava presagire la prestazione finale. Il compagno di squadra del pilota Porsche ha pagato un gap di oltre tre decimi, evidenziando la superiorità del tedesco. Ticktum ha invece battuto Nato di quasi tre decimi, qualificandosi per le semifinali con la CUPRA KIRO in 1:10.137.
Le semifinali hanno regalato emozioni pure. Dennis ha eliminato Mortara per appena 29 millesimi grazie a un terzo settore straordinario, recuperando il tempo perso nei primi due segmenti con una prestazione al limite. Sul filo dei centesimi si è giocata anche l'altra semifinale, con Wehrlein che ha stabilito il nuovo record del circuito in 1:09.804, staccando Ticktum di soli 78 millesimi e conquistando l'accesso alla finale.
La finalissima ha confermato lo stato di grazia di Wehrlein, capace di chiudere il giro in 1:09.812 e conquistare per la terza volta consecutiva la pole position a San Paolo. Una prestazione maiuscola, che ha testimoniato ancora una volta il feeling speciale del tedesco con il tracciato di Anhembi e la competitività del pacchetto Porsche.
Ma il motorsport sa essere crudele. La penalità di tre posizioni in griglia per slittamento delle ruote in pit lane ha ribaltato completamente la situazione, consegnando la pole position a Jake Dennis. Un verdetto che lascia l'amaro in bocca al pilota della Porsche, punito per un'infrazione tecnica che non toglie nulla alla prestazione cronometrica. I punti per la pole potrebbero comunque andare a Wehrlein, considerato il pilota più veloce della sessione.
Ordine d'arrivo
Ecco l'ordine della griglia di partenza per il primo EPrix stagionale:
Lo schieramento di partenza vedrà quindi Dennis in prima fila con Ticktum al suo fianco, mentre Wehrlein scatterà dalla quarta posizione. Entrambi i protagonisti della finale si candidano come favoriti per la vittoria dell'E-Prix, mentre la Mahindra può sorridere per essere stata l'unica squadra con due vetture qualificate nei duelli.
Grande delusione per Oliver Rowland, eliminato nella fase a gruppi in quella che doveva essere la sua gara di riscatto da campione del mondo. La stagione è appena iniziata, ma il britannico della Nissan dovrà già rimontare.
Appuntamento per le 18:05 con il primo EPrix stagionale, a San Paolo. Chi sarà il primo vincitore dell'anno?
Anna Botton