MotoGP | GP Repubblica Ceca: altro caso pressioni nella Sprint
Ancora una volta Michelin nell'occhio del ciclone: Márquez e Bagnaia costretti a rallentare per alzare la pressione della gomma.

È esploso un altro “caso pressioni” nella Sprint di Brno in MotoGP. Le due Ducati ufficiali di Marc Márquez e Francesco Bagnaia si sono viste costrette a rallentare per mettersi dietro ad un avversario e alzare la pressione della gomma anteriore. Nonostante non ci siano state penalizzazioni, Michelin finisce ancora nell'occhio del ciclone.
Márquez attento, Bagnaia fregato dal dashboard
Al quinto dei dieci giri previsti nella Sprint del Gran Premio di Repubblica Ceca, una mossa di Francesco Bagnaia ha sconvolto tutti. Il ducatista ha rallentato vistosamente, facendosi superare da Pedro Acosta: quello che all'inizio sembrava un problema tecnico, è stato confermato dalla mossa di Marc Márquez nel giro successivo. Così come il compagno di box, anche il leader della classifica si è fatto superare da Acosta. Evidentemente, i dashboard delle Desmosedici GP25 hanno avvisato i piloti di una pressione troppo bassa della gomma anteriore, costringendoli a mettersi dietro altre moto per alzare sia la temperatura che la pressione: “Ho deciso di aspettare Acosta e mettermi nella sua scia per alzare temperatura e pressione - dichiara il vincitore ai microfoni di Sky Sport - Standogli dietro ho visto che mi trovavo all'interno del range indicato, così ho ricominciato a spingere ed ho superato Acosta”. Márquez poi rivela: “Non sapevo di essere sotto investigazione, l'ho scoperto solo al podio. Ero sicuramente al limite, così la Direzione Gara ha deciso di fare un controllo più approfondito”.
È andata peggio a Bagnaia, il quale ha dovuto rallentare per lo stesso problema del compagno di squadra, ma con una differenza. La pressione della gomma anteriore del torinese era perfettamente regolare: un “corto circuito” della Desmosedici #63 ha tolto a Bagnaia una potenziale vittoria nella Sprint ceca. Pecco ha poi fatto chiarezza: “Già in griglia avevo avuto un intoppo elettronico. La pressione della gomma anteriore era corretta, ma mi è comunque arrivato il messaggio sul dashboard: non avrei dovuto cedere posizioni”. Bagnaia ha poi proseguito: “Quando sono arrivato ai box, non riuscivo a capire perché non fossi sotto investigazione, come mi diceva il dashboard. Dalla telemetria, invece, si vedeva come fossi in range già dal secondo giro”.
Poco asciutto e asfalto nuovo le motivazioni
È quindi evidente che sia stato un problema che ha afflitto solamente la formazione ufficiale Ducati Lenovo. Marc Márquez ha difeso la decisione degli ingegneri di Borgo Panigale davanti ai microfoni: “Ieri non abbiamo girato in condizioni di asciutto, poi il nuovo asfalto cambia di molto il modo in cui la moto va guidata. Queste due cose hanno reso la vita degli ingegneri molto più difficile. Loro rischiano per dare un vantaggio al pilota: per loro sarebbe facile mettere una pressione alta per essere pienamente in regola”. Quello verificatosi in Repubblica Ceca è un episodio simile al Gran Premio della Thailandia, dove Marc Márquez si era fatto sfilare dal fratello Álex per rimettere a norma la pressione sull'anteriore.
Una pessima abitudine made in Michelin
Lo spettacolo nel 2025 in MotoGP non è stato certo all'ordine del giorno: con Marc Márquez tornato a pieno regime, di lotte per la vittoria ce ne sono state poche. Con il malcontento degli appassionati, ci si aggiunge pure il caos gomme: evidentemente, vedere i due piloti al comando della corsa rallentare appositamente non è di certo un bel biglietto da visita per il Motomondiale.
Una situazione che si sta verificando ininterrottamente da diversi anni in MotoGP ed alla quale Michelin non ha saputo mettere un freno, sperimentando diverse regole che hanno fatto infuriare volti illustri come il quattro volte iridato WorldSBK Carl Fogarty: “Questa regola della pressione è una f*****a barzelletta! A chi c***o interessa della pressione con cui corri?” ha tuonato l'inglese sul proprio profilo X. Una problematica che non verrà certo risolta dal fornitore francese di pneumatici, che rimarrà in MotoGP fino al termine della propria stagione prima di spostarsi nel paddock delle derivate dalla serie.
Valentino Aggio
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