F1 | GP Abu Dhabi: il venerdì perfetto di Norris, con Max e Oscar a rincorrere
Giornata ideale per il leader del campionato, mentre Piastri arranca con la gomma soft e Verstappen cerca il passo ideale.

Il weekend decisivo della stagione 2025 F1 si è aperto nel migliore dei modi per il leader del Mondiale Lando Norris, apparso deciso e pronto a ghermire il titolo. L’inglese ha chiuso in testa entrambe le sessioni, con una McLaren essenzialmente superiore a tutti i rivali. Max Verstappen ha terminato invece in seconda piazza, pur mostrando anch’egli un ottimo passo nella simulazione di gara.
Lando perfetto, Oscar non morde
In entrambe le sessioni disputate oggi, Lando Norris si è preso la miglior prestazione, lanciando un chiaro segnale agli inseguitori. Nella FP2, tenutasi in pratica nelle stesse condizioni che i piloti troveranno domenica in gara, il pilota di Bristol ha fatto segnare il crono di 1:23.083 nella simulazione di qualifica, rifilando 363 millesimi al rivale più vicino, quel Max Verstappen che continua ad essere lo spauracchio maggiore. Nella parte finale di sessione, poi, Lando ha lavorato tanto sulla simulazione gara, effettuando nove passaggi con la gomma media usata, che probabilmente sarà la mescola principe del Gran Premio di domenica. I tempi registrati dalla McLaren #4 sono stati sicuramente ottimi, tutti al di sotto del 1:29.5, con un paio di 1:29.0 a testimonianza di una vettura molto ben bilanciata e che non teme troppo usura e degrado. Un gran brutto segnale per i rivali.
Guardando i tempi al momento va tutto bene. Voglio qualcosa in più, non sono totalmente a mio agio, credo ci sia ancora del margine e della prestazione da estrarre. Dobbiamo lavorare per estrarre qualcosa in più dalla vettura.
Sessione di segno opposto, invece, quella disputata da Oscar Piastri. L’australiano ha iniziato la sua giornata al muretto, cedendo il volante per la FP1 a Pato O’Ward, come McLaren era tenuta a fare da regolamento. Difficile dire se questa situazione potrà avere ripercussioni nel corso del weekend, in particolare confrontando le sue prestazioni con quelle del team mate; francamente risulta complicato crederlo. Nella seconda sessione di prove libere Oscar non è però andato oltre l’undicesimo posto, con il tempo di 1:23.842. Molto breve la sua simulazione passo gara, con alcuni passaggi sul tempo dell’1:29 alto, quindi molto poco indicativi rispetto a quanto mostrato dal team mate. La sensazione è che nelle FP3 di domani debba lavorare per trovare qualcosa di speciale, altrimenti pare complicato per lui ottenere un buon risultato.
Sono andato abbastanza bene con le medie, mentre con le soft non ho estratto il meglio del grip. Penso di dover cambiare solo minimi dettagli, la macchina sembra buona, anche se non è stato tutto perfetto. Mi sento abbastanza bene, devo semplicemente estrarre il giro buono.
Verstappen ci prova, Red Bull consistente

Trovandosi a dodici punti di distacco dal leader della classifica, Max Verstappen sa benissimo che per vincere questo campionato avrà bisogno di diversi fattori che dovrebbero giocare a suo favore. Oggi, sia lui che la sua Red Bull sono apparsi abbastanza costanti nella prestazione, certamente molto migliori rispetto al venerdì in Qatar. Al termine della FP2 sono stati 363 i millesimi di differenza tra lui e Lando davanti, mentre l’olandese si è concentrato molto di più sul passo gara. Sono stati quattordici i passaggi completati con gomma gialla, con una buona costanza, da Verstappen, anche se è da segnalare il crollo nel finale, quando i suoi tempi si sono alzati oltre l’1:30.
Sono abbastanza contento della vettura, ma possiamo essere più veloci. Non è andata male, e direi che siamo in una buona finestra di utilizzo. Abbiamo un discreto divario da colmare, ma stiamo lavorando per colmarlo, perché ad oggi siamo abbastanza indietro sia nel giro secco che sul passo gara.
Anche Max, dunque, sa che ci sono ancora tanti aspetti da migliorare per poter stare vicini a Norris. Sappiamo però che il team Red Bull, con Verstappen, è forse il migliore nel trovare quella che può essere una reazione tra il venerdì e il sabato, per poi dare il meglio in gara. Come detto, però, Max dovrà per forza contare su aiuti esterni che si frappongano fra lui e Lando Norris; fattore, questo, che rende la sua impresa ancora più ardua. Ma sappiamo che nella F1, fino a che non cala la bandiera a scacchi, nulla è deciso, e proprio Abu Dhabi, in passato, ci ha insegnato come la storia sia tutta da scrivere.
Nicola Saglia