Sono già passati 12 mesi dal debutto di Monza della Peugeot 9X8 nel FIA World Endurance Championship ad oggi. Sono tante le dinamiche che sono cambiate nel corso di un anno così come i chilometri effettuati dai francesi per perfezionare un progetto unico nella top class del Mondiale.

Paul Di Resta/Mikkel Jensen/Jean-Éric Vergne #93 e Loic Duval/Gustavo Menezes/Nico Müller #94 tornano all'attacco in Lombardia, determinati per confermare quanto di buono mostrato in Francia a Le Mans nelle scorse settimane.

I problemi non sono mancati sul 'Circuit della Sarthe', ma i transalpini possono in ogni caso vantare una serie interessante di giri al comando ed un discreto passo gara a più riprese. Con la gara più importante dell'anno già scavalcata tutto è ora differente, Monza, Fuji e Bahrain saranno delle prove atipiche per Peugeot Sport che finalmente potrà attaccare senza particolari problemi anche nelle 'sfide Sprint'.

La pista dovrebbe essere favorevole alle caratteristiche del futuristico prototipo transalpino, il condizionale resta in ogni caso d'obbligo. Le differenze sono molteplici tra Le Mans e Monza a partire dalla presenza di alcuni cordoli che sono ben più alti rispetto al mitico impianto francese in cui annualmente si tiene la competizione automobilistica più importante al mondo.

Nico Müller: "Ci sono di segnali positivi, la 9X8 è progredita"

L'elvetico ha riportato ai nostri microfoni: "Le Mans è andata bene, il risultato ovviamente non ci soddisfa. Ovviamente ci sono dei segnali positivi, le cose stanno andando per il verso giusto. Era di fatto la prima corsa da un giorno che abbiamo disputato, possiamo essere felici. Dall'ultima gara ad oggi non abbiamo effettuato modifiche sostanziali visto il poco tempo a disposizione, sicuramente conoscere la pista non è ignota per noi".

L'ex portacolori di Audi Sport, presente con Peugeot Sport dalla prova del Fuji dello scorso anno, ha continuato dicendo: "La 9X8 è progredita, ma è difficile capire dove si trovano gli altri. Siamo cresciuti sotto vari aspetti, nello stesso tempo gli avversari sono diventati sempre di più con il passare dei mesi".

Il 31enne ha ripercorso la propria prima esperienza a Le Mans nella classe regina del FIA WEC: "Correre a Le Mans nella top class è stato molto bello, di notte ho potuto provare delle condizioni difficili. Guidare la corsa è indubbiamente un'emozione speciale, nonostante i problemi nel finale siamo stati soddisfatti di come sono andate le cose. Le Mans è una pista molto particolare, siamo stati abbastanza competitivi a più riprese".

Mueller ha concluso il proprio intervento paragonando l'ultima generazione del DTM alle attuali Hypercar, auto che apparentemente potrebbero sembrare agli antipodi: "Sono rimasto sorpreso onestamente, ma le due vetture sono abbastanza simile. Ovviamente vi sono le dovute differenze, l'effetto aereodinamico si modifica in differenti parte del tracciato. Il feeling però non è molto differente".

Da Monza - Luca Pellegrini