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Andrea Kimi Antonelli, reduce da un round non perfetto a Melbourne in Formula 2 © Prema
Andrea Kimi Antonelli, reduce da un round non perfetto a Melbourne in Formula 2 © Prema

Il weekend australiano di Andrea Kimi Antonelli si è svolto tra alti e bassi, anche se appaiono evidenti i segni di crescita da parte del giovane talento bolognese. Il pilota Prema, dopo un'eccellente qualifica che l'aveva visto chiudere secondo, è riuscito a conquistare un positivo quarto posto nella Feature Race, dopo che nella Sprint del sabato era stato costretto al ritiro in seguito ad un testacoda.

Dalle stelle alle stalle

Le premesse sembravano presagire un weekend da incorniciare per Antonelli: dopo un terzo posto nelle libere, in qualifica il bolognese era riuscito a piazzarsi secondo, alle spalle del solo Hauger, su una pista difficile e in cui non aveva mai girato. Anche nella Sprint Race, dopo la partenza dalla nona piazza per la griglia invertita, Antonelli ha subito sfoderato gli artigli, guadagnando qualche posizione al via e sembrando in grado di poter arpionare il podio.

Ma così non è stato. Antonelli è incappato in un raro errore, forse uno dei più gravi da lui commessi da quando corre in monoposto (e non sono molti): mentre era in battaglia si è girato nell'ultimo settore, finendo così la gara nella ghiaia. Uno zero abbastanza pesante, causato da una sua leggerezza, e che lo ha privato di quello che sarebbe potuto essere un buon risultato, soprattutto considerando la penalità in seguito inflitta ad Hadjar.

“La partenza è stata buona, così come il nostro passo. Mi sentivo davvero a mio agio e sono arrivato fino in quarta posizione, ma mentre lottavo per la P3 ho perso la macchina in curva 12, finendo nella ghiaia. E' un vero peccato perché credo che oggi il podio fosse alla nostra portata considerando il ritmo che avevamo.

Occasione mancata nella Feature?

Domenica c'è stata la Feature Race, in cui Antonelli partiva in prima fila. E all'inizio sembrava in grado di poter lottare per la vittoria, duellando con Hauger; anzi, quando il norvegese è andato a sbattere dopo la sosta di entrambi, inizialmente sembrava che Antonelli fosse passato virtualmente al comando.

Andrea Kimi Antonelli © Prema
Andrea Kimi Antonelli © Prema

In realtà, proprio l'errore di Hauger si è trasformato in un piccolo colpo di sfortuna: la Safety Car ha permesso infatti ad Hadjar di rientrare a cambiare le gomme perdendo meno tempo, facendolo così finire davanti all'italiano. Mentre il pilota di Campos risaliva il gruppo di chi non si era fermato, Antonelli faceva più fatica a sbarazzarsi degli avversari, e anzi, è stato anche ripreso da Aron e da Maloney, che hanno saputo far funzionare meglio le gomme Medium per buttarlo giù dal podio.

Cos'è successo? La sensazione è che Antonelli non abbia saputo sfruttare appieno le gomme più dure: forse una guida eccessivamente conservativa, o forse sotto Safety Car non è riuscito a portarle perfettamente in temperatura. Fatto sta che si è perso un podio che poteva essere tranquillamente alla portata, oltre ovviamente punti che avrebbero potuto rilanciarlo in campionato.

Una gara nel complesso piuttosto difficile. Il primo stint è stato davvero buono, sono riuscito a tenere il passo dei primi, ma dopo il nostro pit-stop abbiamo sicuramente faticato molto, non avevamo il ritmo che avevamo ieri ed era davvero difficile guidare la macchina, che era abbastanza imprevedibile. Sembrava che avessimo subito un degrado molto maggiore rispetto agli altri. È un peccato perché le cose andavano bene, ma ci è mancato per poco il podio.

In ogni caso, ci sono dei lati positivi: Antonelli dimostra un trend di crescita costante, e non bisogna dimenticare che non aveva mai corso in nessuna delle tre piste affrontate finora. Quando la F2 tornerà, lo farà a Imola, tra due mesi, su una pista che conosce decisamente meglio per averci corso in F4 e in Regional, e in mezzo ci sarà anche una sessione di test collettivi a Barcellona. Senza dimenticare il probabile test, sempre a Imola, che dovrebbe disputare questo weekend con la Mercedes W13.

Alfredo Cirelli