WorldSBK | Le pagelle di metà stagione, HRC: la crisi continua
Con Lecuona e Vierge destinati a separarsi alla fine dell'anno dopo quattro anni senza grandi exploit, il colosso di Tokyo rimane col cerino in mano.

Fin dal proprio ritorno in forma ufficiale nel WorldSBK, HRC ha faticato: il 2025 non è certo un'eccezione nonostante i risultati incoraggiati nella seconda metà dello scorso anno. La crisi continua e si prospetta un doppio cambio di pilota in vista, mentre MIE Racing fatica a trovare un posto.
Lecuona e Vierge pronti all'addio
Arrivati insieme per la stagione 2022, la coppia spagnola formata da Iker Lecuona e Xavi Vierge ha fin da subito stuzzicato l'interesse degli addetti ai lavori. Soprattutto l'ex MotoGP, sputato dalla macchina trita-talenti di KTM alla fine del 2021, avrebbe potuto rifarsi tra le derivate dalla serie sotto l'effige di una Casa importante come Honda. A tre anni da quel momento il bilancio è a dir poco insoddisfacente: Lecuona ha conquistato solo una pole position e due podi, nessuno dei quali nel 2025. Quest'anno il #7 ha avuto i soliti problemi di infortunio che lo hanno accompagnato durante tutto il percorso tra le derivate: prima a Phillip Island, poi a Balaton Park. In mezzo diversi risultati incoraggianti, ma Lecuona (voto 5.5) si trova dietro al compagno di squadra in classifica.
Xavi Vierge (voto 6.5) ha mantenuto alto l'onore di Honda con quattro risultati all'interno della top 5, anche se è sempre mancato il podio (per lui un solo 3° posto a Mandalika nel 2023, ndr). Rispetto al compagno di squadra, però, Vierge non ha mai goduto di tanta stima da parte dell'ambiente. Lavoratore solido ed instancabile, il #97 probabilmente lascerà l'Ala Dorata per far posto a Jake Dixon ed un altro profilo ancora da individuare (Somkiat Chantra?) e momentaneamente non ha opzioni per il 2026. Un vero peccato.
MIE Racing: perché?
È una domanda spontanea quando si parla di MIE Racing: valutare i tre piloti che hanno corso per la squadra giapponese diventa veramente difficile quando si è obbligati a considerare l'operato inadeguato dei box. Il primo esempio è Tarran Mackenzie (voto 6.5): l'ex campione del BSB ha corso con la CBR fino al round di Misano quando, tra Superpole Race e Gara 2, la squadra non è riuscita a rimettere in sesto la moto dopo una caduta. Fino a quel punto dell'anno Mackenzie aveva conquistato per tre volte la zona punti grazie ad un weekend di grande sostanza ad Assen. Appena salito sulla Panigale V4R di MGM Bonovo per sostituire Scott Redding, Mackenzie è andato a punti nelle tre gare ungheresi a Balaton Park: sarà un caso?

Valutare le prestazioni di Esteve “Tito” Rabat e Zaqhwan Zaidi sembra perfino crudele. Il primo è senza dubbio a fine corsa: fin da quando ha calcato per la prima volta il paddock delle derivate dalla serie nel 2020, Rabat non è mai sembrato il pilota che si era visto tra Moto2 e MotoGP. La chance datagli da Motoxracing all'inizio della stagione sapeva di ultima spiaggia, ma al peggio non c'è mai fine. Discorso diverso per Zaidi, uno dei grandi misteri di questo paddock: il malese ha dimostrato fin da Phillip Island di non appartenere ad un contesto di livello mondiale, così come recita anche il suo palmarès.
Valentino Aggio
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