Colpo di scena in Gara 2 della WorldSBK a Most con la caduta di Toprak Razgatlioglu tradito dal blistering della gomma posteriore quando lottava per la vittoria con Álvaro Bautista.

LA CADUTA ANOMALA DI TOPRAK

Opportunità d’oro per Toprak Razgatlioglu in Gara 2 per riaprire il campionato prima della pausa estiva, dopo la vittoria trionfale al mattino in Superpole Race. Il turco non ha deluso e ha regalato uno dei duelli più entusiasmanti degli ultimi anni contro Álvaro Bautista. Superiore e deciso nelle frenate e nei sorpassi, non ha lasciato spazio a Bautista per rimanere davanti. A sei giri della fine, Toprak è riuscito a prendere un piccolo vantaggio di cinque decimi finché una caduta in curva due l’ha messo fuori gioco.

Quello che dal primo sguardo sembrava uno strano high side dato dallo stress sottoposto alle gomme, è risultato essere sfortuna causata dal blistering della gomma posteriore. In poche parole, si sono create due bolle e la gomma si è sgonfiata all'improvviso. Una caduta molto spaventosa e un episodio anomalo che per fortuna non ha avuto conseguenze per il turco.

PERFOMANCE GOMME: CHIAVE A MOST

Most è senza dubbio uno di quei tracciati che più mettono sotto stress le gomme con 21 curve e tanti cambi di direzione veloci. Nonostante le ristrutturazioni, rimane una pista vecchio stile che regala battaglie al limite. Considerando la sua particolarità, Pirelli aveva deciso di portare a Most, per la prima volta in questa stagione, la nuova gomma posteriore SC1 C0567. Un tipo di pneumatico già testato a Phillip Island e disegnato specificamente per queste piste vecchio style, con una strutta più robusta e consistente rispetto alla SC1 standard.

Giorgio Barbier, Direttore Racing Moto Pirelli, ha parlato dell’accaduto con la gomma di Toprak in un comunicato stampa pubblicato poche ore dopo l’incidente: “Con la nuova specifica posteriore C0567, abbiamo registrato tre casi di blister: Rea, Gardner e Razgatlioglu. Per i primi due, i blister erano molto piccoli e non hanno compromesso la prestazione e il risultato di gara, mentre nel caso di Razgatlioglu il pneumatico presentava due blister più marcati e i dati di telemetria hanno evidenziato un repentino sgonfiamento del pneumatico. Anche se i ritmi di gara del pilota Yamaha sono stati estremamente elevati e i pneumatici di tutti gli altri piloti non presentano alcun segno di stress o usura, è chiaro che episodi di questo tipo non devono accadere, quindi sarà nostra cura analizzare in laboratorio i tre pneumatici posteriori che hanno presentato blistering per capire cosa possa averli innescati”.

RAZGATLIOGLU: “MOLTO STRANO, È LA PRIMA VOLTA CHE MI CAPITA”

È risaputo che Toprak è uno dei piloti in griglia che più mettono a dura prova le gomme per il suo stile di guida, ma lui stesso era stupito dopo la caduta: “Gara molto strana, la gomma posteriore è scoppiata e anche io sono sorpreso. Dopo la caduta ho guardato indietro pensando fosse colpa della catena o qualcosa del genere e ho visto la gomma posteriore. Molto strano, è la prima volta che mi capita. Sono fortunato perché non era una curva veloce e sto bene. Ma, negli ultimi sei giri stavo guidando più calmo, aumentando il gap su Bautista e il feeling era davvero buona sulla mia R1”.

Prima di Gara 2 il campionato sembrava essersi riaperto con un distacco di 49 punti. Dopo lo zero di Toprak e la diciottesima vittoria di Bautista, il campionato torna a punto e capo e il vantaggio dello spagnolo è ora di 74 punti. “È stata una bella gara, mi stavo godendo la lotta e sono stato pulito nei sorpassi, spero che tutti i fan si siano divertiti, soprattutto la prima curva! Ho cercato di dare il meglio ma sono stato sfortunato. Non sono arrabbiato con Pirelli, non so perché questa gomma sia così, sono solo molto sorpreso ed è molto strano. Abbiamo molte gare, e devo guardare al futuro e continuare a lottare”, dichiara Razgatlioglu.

Non è un avvenimento eccezionale, in passato abbiamo visto gomme tradite dal blister non solo in Superbike ma anche in MotoGP. In quest’occasione, diversi fattori possono aver contribuito: la particolarità del tracciato di Most, lo stile di guida di Toprak o lo stress a cui le gomme erano sottoposte per la bagarre accesa. Ora sarà compito di Pirelli analizzare in laboratorio la causa scatenante di questo fenomeno, così da evitare che si creino altre situazioni potenzialmente pericolose.

Victoria Ortega Cabrera

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